di Patrizia Maciocchi
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Lui non aveva avuto nessun atteggiamento contrario alle regole giuridiche, morali e sociali, ma lei lo picchiava. Approfittava della sua forza, facendone un uso del tutto inappropriato, per risolvere le normali controversie che sorgono nella convivenza. Per questo la Cassazione, esclude, sulla base degli atti, la legittima difesa, e nega l’attenuante, punendo la donna per lesioni. La Suprema corte, con la sentenza 33585, nel respingere il ricorso contro una condanna considerata di «un’ingiustificata severità» dalla difesa della donna, valorizza la personalità negativa dell’imputata «incline a usare in modo sconsiderato la sua forza per risolvere le controversie della normale convivenza».
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