Sport24
Pubblicità

Sport24

Calcio europeo, i 15 club quotati in Borsa comunicano poco sulla sostenibilità

di Marcello Frisone

Champions League, eliminata la Juventus

Fanno meglio Juve e Borussia Dortmund. Dal 28 marzo debutta lo SE European Football Index creato da Standard Ethics che emette rating non-finanziari di Esg

25 marzo 2022
Pubblicità

3' di lettura

I club europei di calcio quotati in Borsa rivelano poco sui temi legati alla sostenibilità . Soltanto 2 team (Juventus e Borussia Dortmund) hanno politiche davvero Esg (Environmental, social and governance) mentre altri 2 (Roma e Ajax), nonostante il livello di disclosure sia molto basso, vanno a migliorarsi. Delle 3 italiane quotate in Borsa, poi, la Lazio è l’ultima ancora a non essere al passo con i criteri della sostenibilità. È l’analisi che Standard Ethics, agenzia indipendente che emette rating non-finanziari di sostenibilità, ha fatto in concomitanza del debutto del suo SE European Football Index. Ma andiamo per ordine.

Il debutto dello SE European Football Index

Pubblicità

I componenti dell'indice sono 15 tra le maggiori società europee di calcio attualmente quotate.L'indice, calcolato alla chiusura dei mercati del 25 marzo 2022, sarà attivo da lunedì 28 marzo 2022, con aggiornamenti semestrali (a settembre e marzo).
I pesi dei componenti saranno derivati dagli Standard ethics rating (Ser, non ha funzioni predittive e non è un modello probabilistico): più il corporate Ser sarà elevato, maggiore sarà il peso del titolo nell'indice. I componenti sono stati prevalentemente selezionati in base alle loro dimensioni economiche.

Read more!

Gli elementi presi in considerazione

Oltre alle dimensioni economiche, sono stati considerati altri fattori:
- eventuale disponibilità di dati Esg (Environmental, social, governance);
- la rendicontazione extra-finanziaria e finanziaria;
- la qualità della disclosure e la disponibilità di documentazione multilingua.

L'analisi si è basata soltanto su documentazione pubblica ed è stata effettuata direttamente da analisti, non attraverso software. Da un lato, l'obiettivo dell'Indice è fornire una panoramica della sostenibilità all'interno del settore e della comunità calcistica e, dall'altro, monitorare i passi che i club europei stanno compiendo in questo ambito.

L’analisi di Standard Ethics

Da quanto emerge dall'analisi, il livello di disclosure delle grandi società calcistiche quotate circa i temi legati alla sostenibilità è basso. Come detto, soltanto in 2 casi si riscontrano politiche strutturate e chiaramente orientate alla sostenibilità e una rendicontazione extra-finanziaria standard (Borussia Dortmund e Juventus Football Club). Nel caso della Roma, e in parte minore dell'Ajax, gli analisti di Standard Ethics hanno riscontrato evidenze circa l'avvio di un percorso in quella direzione.

Calcio, settore indietro su Esg

In generale, il settore delle squadre calcistiche quotate non offre una rendicontazione pubblica qualitativamente alta (soprattutto sui temi extra-finanziari) e raramente offre anche una adeguata e piena traduzione in lingua inglese del proprio sito e della documentazione rilevante (nonostante siano entità quotate e di caratura internazionale). Infine, non appaiono diffusi (oppure non ben strutturati) i principali strumenti di governance della sostenibilità, come Codici etici e policy Esg.
La percezione è che – tranne alcune eccezioni - le società calcistiche quotate, sebbene coinvolte in business che vanno oltre il mero ambito sportivo (merchandising, pubblicità, diritti televisivi, gestione degli stadi e altro ancora) non seguono l'esempio di altri settori economici.

Le squadre italiane

Per quanto riguarda le squadre italiane, «la Juventus - analizza Jacopo Schettini Gherardini, Ceo e Direttore di ricerca di Standard Ethics - è una delle due società dell’indice dotate di una rendicontazione extra finanziaria standard e che tratta i temi Esg secondo le migliori pratiche. Osservando poi la documentazione resa pubblica da parte della Roma - continua Schettini Gherardini -, i nostri analisti hanno rilevato delle attività e pubblicazioni recenti che indicano di come l’azienda sembri - almeno da questi documenti - andare nella direzione di una reportistica Esg (secondo gli standard internazionali) e soprattutto verso la redazione di politiche e strumenti di governo della sostenibilità. Occorrerà valutare il loro allineamento alle indicazioni Onu, Ocse e Ue. In generale - osserva il Ceo e Direttore di ricerca di Standard Ethics -, la sensazione è che il movimento del calcio italiano mostri interesse verso la sostenibilità, almeno osservando anche casi di società non quotate. Ma questo verrà appurato nel corso dei prossimi mesi con una analisi più approfondita».
Ma a cosa serve il “SE European Football Index”? «Vorremmo fornire a tutti gli stakeholder - conclude Schettini Gherardini - un punto di riferimento su cui misurare il proprio grado di sostenibilità. Questo riguarda non soltanto i nostri clienti o i club che richiederanno il nostro rating, ma in generale tutti gli stakeholder, anche fuori dal mercato finanziario».

I punti dolenti

Ritornando infine all’esame complessivo dei 15 club europei quotati questi stentano a:
- analizzare professionalmente il proprio impatto sociale, ambientale ed economico;
- offrire una rendicontazione Esg standard;
- articolare soprattutto un convincente sistema di governo della sostenibilità (anche a livello apicale e di gestione dei rischi) che sia in linea alle indicazioni internazionali di Onu, Ocse, Ue.
Standard Ethics, nel prossimo futuro, valuterà l'estensione della propria analisi alle società calcistiche non quotate, con particolare attenzione a Francia, Germania, Italia, Uk e Spagna.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy