di Redazione
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Il focus principale del primo numero del 2023 di 24 Hours si concentra su quegli orologi che, per design e caratteristiche tecniche, sono stati in grado di diventare delle icone e su quelli che, da nuove proposte, assimilando le evoluzioni compiute nell'arco della storia della maison di appartenenza, ne esprimono il dna. Si comincia con il protagonista della Cover story, il cronografo Jumbostar di Wyler Vetta, lanciato per la prima volta nel 1968. Poi è il turno di una delle superstar dell'orologeria, il Nautilus di Patek Philippe di cui, sul finire dell'anno scorso, sono state introdotte quattro nuove versioni. Sempre a proposito di grandi hit, ecco un nuovo Royal Oak di Audemars Piguet nell'iconica declinazione “Jumbo” dal suggestivo quadrante. Poi, l'ultimo erede della grande tradizione nell'orologeria subacquea di Rolex, l'Oyster Perpetual Deepsea Challenge, il primo realizzato in titanio dalla casa della corona, diretta emanazione di quello in dotazione al regista di Avatar James Cameron nella sua spedizione nella Fossa delle Marianne del 2012.
Bulgari rilancia con dei modelli preziosi il suo impagabile background gioielliere e il suo fortissimo legame con Roma. Blancpain festeggia il 70° anniversario di Fifty Fathoms, il primo diver in commercio della storia delle lancette. Chanel si ispira a uno degli oggetti più usati da Coco, il puntaspilli da polso, con cinque modelli i cui quadranti sono delle opere d'arte che richiamano altrettanti elementi che hanno caratterizzato la storia della maison.
Louis Vuitton celebra il suo fondatore con un pezzo unico spettacolare che guarda verso lo spazio, e che non poteva che essere un Tambour, il segnatempo simbolo della casa. Grand Seiko omaggia con due modelli in edizione limitata un importante movimento meccanico che all'epoca del suo lancio è stato il punto di partenza nella realizzazione di tanti sofisticati calibri introdotti in seguito. Hublot continua nella sua ricerca in fatto di materiali, introducendo un modello con cassa in Saxem di colore giallo. Tag Heuer ritorna con una versione futuristica del suo Monza, orologio nato negli anni '70 per festeggiare un Mondiale di Formula 1 vinto dalla Ferrari.
Omega, per i 60 anni dalla prima apparizione cinematografica di 007, ha lanciato un orologio speciale che richiama quello che aveva debuttato nel 1996 nel film Goldeneye. Nomos Glashütte aggiunge un grande datario con numeri romani in una variante della sua conosciuta collezione Ludwig Neomatik. Poi ecco una gallery con cinque modelli moderni di Vacheron Constantin, Cartier, Longines, Chopard ed Eberhard & Co. che hanno attinto dalla storia delle proprie maison.
Non può mancare uno spazio riservato ai connected watch: ecco allora un Garmin che unisce digitale e analogico. Infine, il viaggio si chiude in una delle più importanti boutique d'Italia: 24 Hours fa tappa nel bergamasco, a Bergamo e a Dalmine, da Cornali Gioiellerie.
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