di Sara Magro
L'eco resort Nayara Springs in Costa Rica
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Negli ultimi tre anni il settore dei viaggi di lusso ha dovuto dimostrare tutta la sua tenacia e intraprendenza per resistere alla pandemia e alle crisi globali legate ai cambiamenti climatici e alla politica. Tuttavia, anche le circostanze più drammatiche spesso possono innescare cambiamenti positivi, innovazione e crescita. Durante il periodo di lockdown, per esempio, hanno preso il volo il commercio elettronico, le consegne a domicilio e le pratiche sostenibili, dando il via a una nuova era anche per i viaggi. All'ultima edizione della fiera del turismo di lusso ILTM, lo scorso dicembre a Cannes, le compagnie internazionali dell'alta ospitalità hanno presentato dati di inaspettata ripresa per il settore. Non appena hanno riaperto gli alberghi e sono ripartiti gli aerei senza l'incubo dei covid test e delle mascherine, chi poteva aveva una priorità: ripartire. Il turismo, come è concepito oggi, non può più essere considerata un'attività velleitaria o uno svago, bensì una necessità, una condizione esistenziale dell'uomo.
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