di Stefano Biolchini e Andrea Chimento
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Due gang: i giovani immigrati portoricani Sharks, capeggiati da Bernardo, e gli americani bianchi Jets, con a capo Riff, lottano per il controllo del territorio del West Side newyorkese e si scontrano ripetutamente per le strade. Durante un ballo a cui partecipano entrambe le fazioni, Maria, sorella di Bernardo, e Tony, un bravo ragazzo ex membro dei Jets, si innamorano a prima vista.
Si apre sulle macerie di un quartiere dismesso il «West Side Story» di Steven Spielberg, con una magnifica ripresa che fa da panoramica della zona prima di avvicinarsi alle prime persone che entreranno in scena. È solo l'inizio di un grande film che torna ad adattare lo splendido musical di Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Arthur Laurents del 1957 (a sua volta ispirato a «Romeo e Giulietta» di Shakespeare), già portato in scena da Robert Wise e Jerome Robbins nel 1961, per riflettere tanto sul passato quanto sul presente. Sette nomination e la certezza che qualcosa si porterà a casa.
Stefano Biolchini
redattore
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