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Vacanze e sorprese: occhio alla formula «all inclusive», non sempre è come sembra

di Daniela Russo

Caro-estate, dai biglietti aerei agli ombrelloni e' pioggia di aumenti

I pacchetti tutto compreso possono attrarre i clienti, ma la formula nasconde qualche insidia

30 maggio 2022
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2' di lettura

L’aumento delle temperature che interessa la maggior parte delle città italiane anticipa l’estate. Per chi non l’avesse ancora fatto, è tempo di prenotare le vacanze.

Meglio se “tutto incluso” e all’insegna del relax. Hotel, villaggi vacanze, crociere: per non incappare in spiacevoli sorprese al momento del check out, prima di firmare qualsiasi contratto, è bene prestare attenzione alle note in piccolo e agli asterischi.

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«I pacchetti vacanze, che in alcuni casi comprendono anche il trasporto verso la meta prescelta – spiega Giovanna Capuzzo, vice presidente Federconsumatori -, possono prevedere clausole a cui prestare attenzione, riportate in caratteri più piccoli rispetto a quelli della promozione o segnalate attraverso asterischi che rimandano altrove. Quando si parla di all inclusive, in particolare, una delle principali voci extra è la club card, necessaria per accedere a tutti i servizi offerti dal villaggio: dall’intrattenimento all’accesso alle piscine».

Dalle bevande al parcheggio, cosa controllare prima

Attenzione anche alle bevande comprese con i pasti, alcune proposte fanno riferimento solo ad acqua e vino durante pranzo e cena. Bibite gasate, cocktail o caffè potrebbero essere esclusi dalla promozione, un aspetto da non sottovalutare e che interessa anche la possibilità di usufruire durante la giornata dei servizi del bar senza dover necessariamente far ricorso alla tessera ricaricabile. In questo caso, ad esempio, il consumo di una granita al limone potrebbe rientrare nel pacchetto all inclusive, l’aperitivo, invece, solo se analcolico.

«Non sempre il parcheggio è gratuito o magari lo è solo quello all’aperto – continua Capuzzo -, anche la compagnia degli animali domestici può richiedere un supplemento che varia in funzione della taglia. Le pulizie finali, soprattutto quando si alloggia in appartamento, possono essere a carico dell’ospite, senza dimenticare le tasse di soggiorno, che non dipendono dalle singole strutture ma vanno considerate come costi extra».

I dettagli “nascosti” sugli ombrelloni

Ombrellone e lettini? Compresi nell’offerta ma, il più delle volte, a partire dalla terza fila. Le prime, infatti, sono riservate a chi opta per il pagamento dell’apposito supplemento. Escursioni, Spa, centri estetici, shopping: sono tutti estranei ai pacchetti vacanze. E per i più piccoli? I bambini fino a tre anni, nella maggior parte dei casi, non pagano, ma meglio verificare il costo giornaliero della culla, la presenza o meno di una voce forfettaria per l’uso della biberoneria e la necessità, in presenza dell’aree ristoro per i bambini, di portare da casa omogeneizzati e latte crescita.

«Il prezzo dell’offerta è il primo elemento da analizzare per verificare la possibile presenza di voci extra – conclude Capuzzo -. Leggere bene le condizioni, le note e l’elenco dei servizi offerti è fondamentale prima di firmare il contratto. Inoltre, in caso di dubbi, è sempre opportuno domandare se il servizio di cui si vuole usufruire è compreso o meno nel pacchetto acquistato».

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