Maltempo a Catania, morto annegato un 53enne
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Il maltempo investe la Sicilia orientale, colpita da piogge insistenti e un profondo ciclone mediterraneo. Fenomeni che interesseranno l’isola anche nelle prossime ore. Si conta intanto un morto in provincia di Catania. La situazione più critica nel capoluogo etneo, travolto da una e vera e propria alluvione che ha investito l’intero territorio cittadino, comprese le vie del centro storico.
A Catania chiuse scuole, negozi e uffici fino a venerdì mentre il governatore siciliano Nello Musumeci ha decretato lo stato di emergenza e chiesto al governo il riconoscimento dello stato di calamità nazionale.
Nella notte tra martedì e mercoledì è caduta poca acqua, mentre il vento continua a soffiare con una certa costanza. Ma si teme sia una pausa per il ventilato arrivo, da giovedì, di un ciclone in formazione tra la Sicilia e Malta che si teme possa assumere caratteristiche tropicali diventando un uragano mediterraneo, mediaticamente chiamato «MediCane».
«Sappiamo che questa attenuazione potrebbe durare oggi e parte di domani, ci attendiamo da giovedì-venerdì un peggioramento sensibile», ha detto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio parlando con i giornalisti al termine di una riunione nella Prefettura di Catania.
Elaborando dati dell'European Severe Weather Database, la Coldirretti ha calcolato che in appena tre giorni di maltempo si sono abbattute su Sicilia e Calabria ben 20 bombe d'acqua, causando vittime e danni nelle città e nelle campagne.
«Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è in costante contatto con il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, per monitorare gli sviluppi dell'emergenza dovuta al maltempo che sta investendo il Sud Italia, in particolare la provincia di Catania. Il presidente esprime vicinanza alle popolazioni colpite e cordoglio per le vittime dei nubifragi di questi ultimi giorni». Lo comunica Palazzo Chigi in una nota.
Scuole e negozi resteranno chiusi a Catania fino a venerdì a causa del maltempo. Lo ha stabilito e annunciato il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, al termine di un vertice in Prefettura. «State a casa, non uscite se non per emergenze», ha ribadito Pogliese. «Il prefetto è al nostro fianco e sono convinto che vinceremo questa ennesima prova.Le vittime registrate hanno colpito al cuore tutti e mi auguro non ve ne siano altre. Grazie a tutti coloro che sono vicini alla nostra città».
Il sindaco, a conclusione del vertice in prefettura con il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, ha infatti annunciato la firma un provvedimento di chiusura generalizzata, per le giornate del 28 e 29 ottobre, delle scuole, degli uffici pubblici e degli esercizi commerciali non essenziali ai fini del pubblico servizio ai cittadini, come le farmacie e le attività commerciali di prodotti alimentari.
Sui social network sono numerosi i video che testimoniano i gravi danni dell’alluvione che nella giornata di martedì 26 ottobre ha investito la città, con ospedali, negozi e palazzi allagati, auto sommerse dall’acqua e decine di richieste di aiuto.
La pioggia incessante ha trasformato la via Etnea di Catania in un fiume in piena e piazza Duomo in un lago, mentre un distacco dell’energia elettrica ha fatto rimanere al buio il centro storico, compreso il palazzo del Municipio, e anche la Scogliera. Nella zona sud della città ci sono stati allagamenti diffusi: al porto, al villaggio Santa Maria Goretti nella zona industriale e in quelle marinare della Plaia e di Vaccarizzo.
Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha espresso il suo sentito «ringraziamento a tutti gli operatori del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco incessantemente impegnati nelle attività di soccorso alle popolazioni dei territori interessati da forti avversità metereologiche», evidenziando come «nella sola provincia di Catania siano stati effettuati oltre 600 interventi e siano attualmente impiegati più di 180 uomini, alcuni dei quali provenienti da altre regioni». La titolare del Viminale, in costante contatto con i vertici del Dipartimento dei Vigili del fuoco per seguire l’evolversi della situazione, ha manifestato «vicinanza alle comunità duramente colpite dal maltempo».
E’ un uomo di 53 anni (e non una giovane come si era appreso in un primo momento) la persona morta a Gravina di Catania. Il corpo è stato trovato da volontari della Misericordia sotto l’auto. Inutili i tentativi di rianimazione cardiopolmonare. Secondo una prima ricostruzione, sembra che la vittima, originaria di Pedara ma residente a Catania, sia scesa da una vettura, forse dopo un incidente stradale, in via Etnea e sarebbe stata travolta dall’acqua. Sul posto sono intervenuti anche vigili del fuoco, carabinieri, polizia municipale e personale del 118.
Sempre nella giornata di martedì sono dovuti intervenire con dei gommoni i vigili del fuoco per soccorrere degli automobilisti rimasti bloccati nelle loro auto sommerse dall’acqua in uno degli svincoli dell’Asse dei servizi di Catania. Le persone sono state prelevate dalle vetture, vicino a un centro commerciale, e messe in sicurezza. Scene simile, di auto sommerse dall’acqua, si sono registrate in diversi rioni della città.
Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha espresso il suo sentito «ringraziamento a tutti gli operatori del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco incessantemente impegnati nelle attività di soccorso alle popolazioni dei territori interessati da forti avversità metereologiche», evidenziando come «nella sola provincia di Catania siano stati effettuati oltre 600 interventi e siano attualmente impiegati più di 180 uomini, alcuni dei quali provenienti da altre regioni».
La Protezione Civile ha quindi esteso l’allerta emessa nei giorni scorsi. L’avviso prevede il persistere di venti da forti a burrasca dai quadranti orientali, sulla Sicilia, con raffiche di burrasca forte o tempesta, specie sui settori sud-orientali. Previste forti mareggiate lungo le coste. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Per la giornata di mercoledì 27 ottobre, allerta arancione su parte della Sicilia e gialla sulle restanti aree della Sicilia e sugli estremi settori della Calabria.
La situazione meteo purtroppo non promette nulla di buono. «Giungono sempre più conferme sulla formazione di un profondo ciclone mediterraneo nei prossimi giorni, che potrebbe assumere caratteristiche tropicali diventando quello che mediaticamente viene chiamato Medicane (da MEDiterranean HurriCANE)” – afferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che avverte – purtroppo il maltempo alluvionale dei giorni scorsi in Sicilia potrebbe essere solo un antipasto di una nuova e ancora più severa ondata di maltempo che tra giovedì e venerdì potrebbe colpire l'Isola.
Saranno così possibili nuove forti piogge e nubifragi, in particolare su ragusano, siracusano e catanese, con venti burrascosi, raffiche di Levante talora superiori ai 70-80km/h e violente mareggiate sulle coste ioniche con onde talora di oltre 2-3 metri. In parte coinvolta anche la Calabria, in primis il reggino, ma piogge talora abbondanti potrebbero interessare pure il resto del versante ionico specie tra Locride e catanzarese.
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