Italia
Pubblicità

Italia

Cambia la scuola media: addio al voto in condotta, sarà un giudizio sintetico

di Claudio Tucci

Immagine non disponibile
(FOTOGRAMMA)

(FOTOGRAMMA)

11 ottobre 2017
Pubblicità

2' di lettura

Addio al voto in condotta alle scuole medie: la novità è illustrata dal Miur in una circolare inviata poco fa a tutti gli istituti in attuazione delle nuove regole sulla valutazione degli studenti del primo ciclo di istruzione, primaria e scuola media, introdotte dalla legge 107.

Le nuove norme
Le nuove modalità di valutazione mettono al centro l'intero processo formativo e i risultati di apprendimento, con l'obiettivo di dare più valore al percorso fatto dagli alunni, e sono improntate ad una loro presa in carico complessiva per contrastare le povertà educative e favorire l'inclusione, attivando tutte le strategie di accompagnamento necessarie. Sarà il collegio dei docenti a deliberare criteri e modalità di valutazione di apprendimenti e comportamento. I criteri saranno resi pubblici e inseriti nel Piano triennale dell'offerta formativa. Le scuole, per rendere più completa e chiara la valutazione anche alle famiglie, dovranno accompagnare i voti in decimi con la descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto.

Pubblicità

Addio al voto in condotta
In quest'ottica, a cambiare è poi la valutazione del comportamento che d'ora in poi sarà espressa con giudizio sintetico e non più con voti decimali, per offrire un quadro più complessivo sulla relazione che ciascun studente ha con gli altri e con l'ambiente scolastico. Come si ricorderà, la valutazione decimale della condotta era stata re-introdotta dall'ex ministro Mariastella Gelmini con la riforma entrata in vigore nel 2009. Tra le conseguenze il fatto che il 5 in condotta, assegnato dal consiglio di istituto nel caso di gravi violazioni dei doveri definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, comportava, fino all'anno scorso, la non ammissione dello studente all'anno successivo. Secondo il Ministro Gelmini il voto della condotta in decimi poteva servire per isolare e punire i comportamenti scorretti in classe.

Rimane il cartellino rosso per i “bulli convinti”
Con la reintroduzione del giudizio scompare, quindi, la norma che finora prevedeva la non ammissione alla classe successiva per chi conseguiva un voto di comportamento inferiore a 6/10, ma resta ancora confermata la non ammissione alla classe successiva nei confronti di coloro a cui è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale. Insomma, per i “bulli convinti” il cartellino rosso rimane. La promozione alla classe successiva viene preclusa se ci si trova di fronte a gravi infrazioni al regolamento che richiedono l'intervento del consiglio di istituto.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy