di Marta Casadei
(IMAGOECONOMICA)
1' di lettura
Centocinquanta posti di lavoro riservati a rifugiati ucraini. È questo il cuore del nuovo progetto umanitario che la Camera Nazionale della Moda Italiana ha lanciato per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone che, scappate dall’Ucraina dopo l’invasione da parte dei russi, si sono rifugiate in Italia. Non è la prima iniziativa umanitaria: fin dall’inizio del conflitto, scoppiato proprio mentre si svolgeva la fashion week di Milano, i brand del settore (e la Cnmi) hanno inviato aiuti e stanziato fondi.
«L’Europa sta vivendo una forte crisi politica e umanitaria. Come istituzione e come individui sentiamo tutti la necessità di offrire un nostro contributo concreto e diretto alle persone - spiega Carlo Capasa, presidente di Cnmi -. Grazie all’impegno, alla sensibilità e alla generosità dei nostri associati, siamo in grado di attivare un progetto che offre speranza e getta dei ponti per un futuro pacifico, collaborativo, inclusivo». In attesa della circolare interpretativa del Dpcm 28 marzo 2022, che indica le disposizioni in merito ai permessi di soggiorno per i rifugiati, Camera Moda con le Regioni e gli enti locali dei comuni segnalati dalle aziende moda, indicando loro il numero di posti di lavoro disponibili sul territorio, al fine di poter entrare in contatto diretto con i rifugiati presenti in loco e interessati al progetto.
Marta Casadei
redattore
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy