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Ucraina ultime notizie. Russia, bozza su sabotaggio Nord Stream a Consiglio Onu. Macron, l’Europa si armi se vuole difendersi

Ucraina, colpi di mortaio contro le postazioni russe a Bakhmut

Macron, l’Europa si armi se vuole difendersi. Via libera dell’Eurocamera alla risoluzione in cui si chiede di fornire a Kiev «aiuti militari per tutto il tempo necessario». Zelensky respinge l’ipotesi di negoziati con Putin. Joe Biden terrà un discorso in vista del primo anniversario dell’inizio della guerra il 21 febbraio a Varsavia: è lo stesso giorno in cui è previsto il discorso di Vladimir Putin

17 febbraio 2023
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Russia, bozza su sabotaggio Nord Stream a Consiglio Onu

La Russia ha preparato una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza Onu che chiede al segretario generale Antonio Guterres di istituire una commissione internazionale indipendente per indagare sul sabotaggio degli oleodotti Nord Stream 1 e 2. Lo riferiscono fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro. La bozza afferma che è stato stabilito oltre ogni ragionevole dubbio che le esplosioni di settembre sono state un atto di sabotaggio, piuttosto che un disastro tecnologico. E richiede che il segretario generale riferisca al Consiglio entro 14 giorni raccomandazioni per l’istituzione della commissione.

Blinken, profonda preoccupazione Usa per Moldavia

Gli Stati Uniti nutrono «profonda preoccupazione» per gli sforzi della Russia di destabilizzare il governo della Moldavia. A dichiararlo è stato il segretario di Stato americano Antony Blinken: «Siamo profondamente preoccupati per alcune macchinazioni che abbiamo visto provenire dalla Russia per cercare di destabilizzare il governo», ha dichiarato Blinken in un incontro con la presidente moldava Maia Sandu in Germania a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. «Siamo risolutamente con la Moldavia, per sostenere la sua sicurezza, la sua indipendenza, la sua integrità territoriale, gli importantissimi sforzi di riforma che il presidente e il governo stanno compiendo». Sandu ha descritto il 2022 come un «anno incredibilmente difficile per la Moldavia» e ha ringraziato gli Stati Uniti per il loro sostegno.

Gentiloni: «Dobbiamo mettere Kiev in condizione di resistere»

«Quando si parla di tregua e di pace non si intende girarsi dall’altra parte. Noi non decidiamo per conto dell’Ucraina ma certamente bisogna metterla in condizione di resistere» così il Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni (Pd), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. «Mi colpisce oggi la straordinaria unione dei governi europei riguardo la guerra - aggiunge - Penso che la maggioranza dei cittadini capisca che dobbiamo difendere un Paese aggredito che sta alle frontiere dell’Europa, che non significa entrare in guerra. Penso sia un dovere condiviso da moltissimi in Europa e sicuramente dai governi, compreso quello italiano, cosa molto positiva».

«Macron - aggiunge - vuole una difesa comune europea. Penso che abbia ragione, è una questione di cui si discute da più di 25 anni ed è ormai matura. Non possiamo delegare alla Nato e agli Stati Uniti la nostra sicurezza. Certamente la Nato, come gli Usa, sono centrali, ma se l’Unione europea vuole avere un futuro deve avere una difesa comune».

Bbc: «A febbraio quintuplicato numero soldati russi uccisi»

Il numero di soldati russi rimasti uccisi in Ucraina si è quintuplicato dall’inizio di febbraio. Lo scrive l’edizone russa della Bbc, che ha raccolto informazioni sui caduti in collaborazione con Mediazona attraverso l’esame di fonti aperte. Il forte aumento delle perdite viene interpretato come un possibile segnale dell’inizio dell’offensiva russa nel Donbass. «Le perdite confermate hanno iniziato a salire sin dalla metà di dicembre. Durante l’intero 2022, le fonti russe riportavano 250-300 soldati uccisi. Questi numeri sono raddoppiati in gennaio», scrive la Bbc, riferendosi a dati su base settimanale.

Nelle prime due settimane di febbraio Bbc, Mediazona e un team di volontari sono riusciti a confermare la morte di 1.679 soldati, un dato cinque volte più alto della consueta media settimanale. «Questi sono i dati raccolti e controllati su fonti aperte, il vero numero di perdite è senza dubbio molto più alto», viene sottolineato. Secondo la Bbc, la metà dei mobilitati russi rimasti uccisi, i cui nomi sono stati identificati, è morta nel 2023.

Usa, prossima settimana telefonata Biden-Meloni

La prossima settimana Joe Biden avrà colloqui telefonici sull’Ucraina con la premier italiana Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Rishi Sunak. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con la stampa.

Mosca convoca ambasciatore Olanda, stop accuse per volo MH17

L’ambasciatore dell’Olanda in Russia, Hilles Pluh, è stato convocato il 16 febbraio dal ministero degli Esteri di Mosca. Lo si legge in un comunicato dello stesso Ministero, come riporta l’agenzia Tass. Mosca ha «chiesto di fermare i tentativi ossessivi delle autorità olandesi di ritenere irragionevolmente la Federazione Russa responsabile dello schianto del volo MH17», si legge nella nota. «All’ambasciatore è stato detto che la pratica promossa dalle autorità olandesi che impedisce all’ambasciata russa in Olanda di adempiere alle sue funzioni dirette, comprese quelle relative al lavoro con organizzazioni pubbliche e storiche e commemorative, nonché piattaforme di scienze politiche in cui i temi chiave della l’agenda internazionale che interessa la Russia, è inaccettabile», ha aggiunto il Ministero.

Ministero Esteri Brasile: no munizioni a Kiev, pensiamo a dialogo

Il Brasile non intende ancora consegnare munizioni per i carri armati all’Ucraina, preferendo pensare a «spazi di dialogo» che possano portare a dei colloqui di pace. Lo ha detto il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Luis Iecker Vieira, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera. «Preferiamo parlare di pace», ha spiegato Vieira, affermando che il Brasile è pronto a lavorare su negoziati che possano portare prima ad un cessate il fuoco e successivamente alla pace. Per i negoziati, è necessario creare il «giusto contesto», ha detto ancora Vieira, secondo cui si può partire dalle cose apparentemente più piccole ma comunque importanti, come nel caso degli accordi sul grano, per poi arrivare a veri colloqui per la pace.

Mosca, con ambasciatore Italia discusso di armi a Kiev

Il ministero degli Esteri russo riferisce in una nota dei temi affrontati con l’ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace, convocato oggi. «Discutendo alcuni aspetti delle questioni internazionali, il diplomatico italiano è stato informato delle valutazioni russe sulle continue forniture di armi e attrezzature militari al regime di Kiev, comprese quelle offensive, sull’addestramento del personale militare ucraino e, in generale, sulla linea occidentale di intensificazione del conflitto», si legge nella nota.

Berlusconi, Ppe apra subito tavolo per pace

«Con il mondo sull’orlo di una guerra nucleare tra Russia e i Paesi della Nato, io vengo criticato perché sto chiedendo che insieme ai sostegni per l’Ucraina, da sempre condivisi e votati da Forza Italia, si apra immediatamente un tavolo per arrivare alla pace. Questo è un dovere per un partito come il Ppe. Ritengo che il tema non sia più rinviabile e chiedo che venga messo subito all’ordine del giorno nelle riunioni del Ppe». Così il presidente di FI, Silvio Berlusconi su Facebook.

Ministro Difesa tedesco Pistorius: «Non credo a grande offensiva russa, Mosca vuole guerra logoramento»

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius non si aspetta una grande offensiva russa in Ucraina in un futuro immediato. Per quanto riguarda le speculazioni su una possibile grande operazione nell’anniversario dell’attacco russo all’Ucraina, il ministro - in un’intervista a Welt Tv a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco - ha parlato di «una certa inclinazione ad aspettarselo. Personalmente non ci credo», ha detto. «Penso - ha poi spiegato - che la Russia stia prendendo tempo e voglia continuare questa guerra di logoramento».

Macron, l’Europa si armi se vuole difendersi

«Se l’Europa vuole poter difendere l’Europa deve armarsi. Dobbiamo reinvestire massicciamente nella difesa europea»: lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, in un tweet a cui ha allegato il video di un suo intervento alla conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Minsk chiede a Polonia di ridurre presenza diplomatica in Bielorussia

Il ministero degli Esteri della Bielorussia ha chiesto oggi al governo polacco di ridurre la propria presenza diplomatica nel suo consolato a Grodno, città vicina alla frontiera con la Polonia. Ad annunciarlo è stato il governo di Minsk, dopo che l’incaricato d’affari ad interim della Polonia in Bielorussia è stato convocato al ministero degli Esteri, dove ha ricevuto critiche per la chiusura del valico di frontiera di Bobrowniki, misura ritenuta «disumana» da Minsk e legata da Varsavia a motivi di sicurezza. «0Il personale del consolato polacco a Grodno deve avere parità di rappresentanza con quello bielorusso a Bialistok. Anche la Bielorussia non vede alcun motivo per avere un ufficiale di collegamento del servizio di frontiera polacco sul proprio territorio”, afferma una nota.

Gas chiude sotto i 50 euro, prima volta da dicembre 2021

Il prezzo del gas scivola sotto i 50 euro al megawattora per la prima volta dal dicembre 2021. I future Ttf, punto di riferimento per il prezzo del metano in Europa, hanno chiuso ad Amsterdam in calo del 5,98% a 48,9 euro. Dal picco di 340 euro al megawattora, segnato alla fine dello scorso agosto in scia al taglio delle forniture russe, il gas ha perso oltre l’85% del suo valore per effetto di un inverno mite, della riduzione dei consumi, della diversificazione degli approvvigionamenti e di un ricorso più massiccio al gas liquefatto.

Milizia Wagner: «Conquistato villaggio strategico a nord Bakhmut»

I miliziani russi della Wagner hanno preso «completamente sotto il loro controllo» l’insediamento di Paraskovievka, situato immediatamente a nord di Bakhmut, posto sull’autostrada M-03, l’unica importante via di rifornimento rimasta finora per le truppe ucraine rimaste a difendere la città. Lo ha affermato il capo della milizia privata, Yevgeny Prigozhin, in una dichiarazione diffusa dal suo servizio stampa. «Nonostante pesanti perdite, i ragazzi hanno occupato l’intero territorio di Paraskovievka, grazie a loro, eroi!», dichiara Prigozhin.

Generale russo responsabile fallimento Vuhledar nominato comandante Distretto orientale

Il generale russo Rustam Muradov, responsabile o della 155esima brigata dei fanti di marina nel fallito assedio a Vuhledar, odiatissimo dai mercenari della Wagner per le sue azioni in Siria, noto per rimanere lontano dal fronte dove altrimenti sarebbe assalito dai suoi uomini, è stato spostato al comando del Distretto militare orientale, come ha confermato il ministero della Difesa. Confermate anche le nomine di Andrey Mordvichev alla guida del distretto militare centrale al posto del generale Alexander Lapin, che il mese scorso è stato promosso capo di Stato maggiore delle forze di terra russe.

L’anno scorso Mordvichev aveva guidato le truppe russe alla conquista della città portuale meridionale di Mariupol, culminata con la presa delle acciaierie Azovstal dopo un lungo assedio. Sergey Kuzovlev è comandante del Distretto meridionale dallo scorso gennaio, ha reso noto sempre oggi il ministero oggi, insieme alla nomina di Evgheny Nikiforov, comandante del Distretto Occidentale.

Incontro Macron-Kamala Harris,’impegno per Kiev prioritario’

Il presidente francese Emmanuel Macron e la vice presidente americana Kamala Harris si sono incontrati a margine della conferenza sulla sicurezza di Monaco, sottolineando il comune impegno prioritario a favore dell’Ucraina. «Bello vederci di nuovo a Monaco e parlare, come priorità, del nostro impegno di partner a favore del popolo ucraino», ha detto Harris nel salutare Macron, secondo quanto riferisce la Cnn.

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La videpresidente Usa Kamala Harris insieme al presidente francese Emmanuel Macron durante l’incontro odierno. (Michael Probst / POOL / AFP)


Pentagono, 4 soldati Usa feriti in raid contro Isis in Siria

Quattro soldati americani sono rimasti feriti in un raid contro l’Isis in Siria. Lo riferisce il Pentagono.

Bielorussia pronta a produrre aerei Su-25

La Bielorussia è pronta a costruire aerei d’attacco Sukhoi Su-25. Lo ha annunciato il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko al termine del suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin, nella sua residenza vicino Mosca. Il nostro governo «è pronto per la produzione di aerei d’attacco Sukhoi Su-25, che si sono dimostrati efficenti in Ucraina. Siamo pronti a produrli in Bielorussia se la Federazione Russa ci darà supporto tecnologico», ha detto Lukashenko, citato dall’agenzia stampa bielorussa BeLta.

Kiev, 142 raid su territorio Zaporizhzhia in ultime 48 ore

Sono stati registrati 142 attacchi russi nelle ultime 48 ore sul territorio di Zaporizhzhia, sede della più importante centrale nucleare dell’Ucraina. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri ucraino, secondo cui “edifici residenziali sono stati danneggiati e parzialmente distrutti in 20 zone”.

Kiev sollecita residenti Bakhmut a lasciare immediatamente la città <br>

Il governo ucraino sollecita tutti i residenti rimasti a Bakhmut, la città del Donbass accerchiata dai russi, seimila persone, la maggior parte delle quali anziani, a lasciare le loro case e fuggire. “Se siete razionali, rispettosi della legge e patriottici, dovete lasciare la città immediatamente”, ha affermato la vice Premier, Irina Verseshchuk. Bakhmut, in cui prima della guerra vivevano 70mila persone, è sotto il costante bombardamento delle forze russe.

Tajani, Ue difende Kiev per difendere diritto e libertà

“L’Europa vuole essere portatrice di pace, dello stato di diritto. Difendiamo la libertà e il diritto internazionale e per questo difendiamo l’Ucraina, è un paese candidato e vogliamo che anche lì arrivi la pace”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla presentazione dello spazio “Esperienza Europa” a Roma, dedicato a David Sassoli. “Se noi aiutiamo quel Paese lo facciamo perché noi vogliamo che non ci sia una resa ma perché ci sia una trattativa”, aggiunto Tajani lanciando un appello ad “essere ottimisti, dobbiamo impegnarci tutti noi perché si arrivi ad un accordo”.

Sánchez, proposte Zelensky siano base per la pace <br>

“Se non abbiamo mai voluto la guerra, come non dovremmo scommettere sulla pace? Noi vogliamo la pace, ma la base di questa pace si deve poter definire attorno alle proposte che ha fatto chi è vittima dell’aggressione, ovvero il presidente Zelensky e il suo Paese”: lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sánchez, in conferenza stampa dopo un incontro a Lubiana con il primo ministro sloveno, Robert Golob. “Qui nessuno voleva una guerra, salvo una persona”, ha aggiunto Sánchez in riferimento al presidente russo Vladimir Putin, “è molto importante non dimenticare l’origine della guerra”, che è quella del “puro imperialismo”. “In nessun aspetto della vita si può essere equidistanti tra aggressore e aggredito”, ha osservato poi Sánchez. “Qui c’è un aggressore e un aggredito, e noi stiamo dalla parte dell’aggredito”.

Macron, «pronti a conflitto prolungato, ma preparare la pace»

“Siamo pronti ad un conflitto prolungato”. Lo ha detto Emmanuel Macron, nel suo intervento all’apertura della conferenza per la Sicurezza di Monaca, sottolineando che “dobbiamo assolutamente intensificare il nostro sostegno e i nostri sforzi per permettere agli ucraini di lanciare la controffensiva” che potrebbe portare a negoziati “alle condizioni” poste da Kiev. Il presidente francese ha poi affermato che “allo stesso tempo ci dobbiamo impegnare alla preparazione della pace, dobbiamo da subito preparare i termini della pace”.

Zelensky, «Europa non sia pedina di scambio, su libertà no compromessi»

’’L’Europa non sia pedina di scambio’’ e ’’non ci siano compromessi sulla libertà’’. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervendo in collegamento video alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. ’’Non c’è alternativa a una eliminazione completa dell’aggressione russa, alla liberazione di tutto il territorio e del popolo, perché i cittadini vengono ancora tenuti prigionieri in alcune zone’’, ha aggiunto Zelensky sottolineando la necessità di ’’liberare l’intera Ucraina ed Europa’’ perché ’’quando le armi russe ci colpiscono stanno già colpendo anche i nostri vicini’’.

Stoltenberg, «Kiev può vincere, alleati forniscano tank e mezzi corazzati»

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha espresso la convinzione che l’Ucraina possa rispondere in modo vincente all’invasione russa. “E’ per questo che li sosteniamo”, ha detto ancora intervenendo alla conferenza sulla Sicurezza di Monaco, chiedendo agli alleati di inviare tank e mezzi corazzati. “Chiedo agli alleati di fare tutto quello che è in loro potere per inviare armi moderne, compresi mezzi corazzati e tank da combattimento”, ha detto Stoltenberg, ribadendo che se la guerra finirà ad un tavolo negoziale, tutto dipenderà dalla forza dell’Ucraina sul campo di battaglia. Perché - ha concluso il segretario generale - Vladimir Putin deve capire che nei negoziati deve accettare che l’Ucraina sopravviva come nazione sovrana ed indipendente”.

Scholz, chi può mandare tank a Kiev lo faccia ora

«Chi può mandare tank all’Ucraina lo faccia adesso». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel suo intervento a Monaco. «Nella politica sulle armi l’Unione europea deve remare nella stessa direzione», ha aggiunto.

«Abbiamo la preoccupazione che non si arrivi a una guerra fra la Nato e la Russia. Continueremo a mantenere l’equilibrio fra il migliore sostegno possibile all’Ucraina e l’evitare una escalation non voluta. E sono contento e grato del fatto che anche il presidente Biden e molti altri alleati la pensino esattamente come me».

Evacuata stazione a Mosca a causa di un uomo con ordigni

Il piano seminterrato della stazione ferroviaria “Kurskiy” di Mosca è stato evacuato a causa di un uomo con mine e un ordigno esplosivo: lo riferiscono i media russi citando fonti nell’ufficio stampa delle ferrovie russe. Secondo Ria Novosti, un rappresentante dei servizi di emergenza ha riferito che la polizia ha arrestato un uomo alla stazione ferroviaria perché stava cercando di passare dai metal detector con due mine antiuomo. La Tass afferma che le forze dell’ordine hanno riferito che diverse mine e un ordigno esplosivo sono stati sequestrati a un uomo arrestato all’ingresso della stazione ferroviaria “Kurskiy”.

Media, spia tedesca rivela a Mosca dati Himars in Ucraina

Un dipendente dei servizi segreti federali tedeschi (Bnd) arrestato perchè sospettato di essere una spia avrebbe rivelato a Mosca le posizioni dei sistemi d’arma statunitensi in Ucraina. Lo scrive lo Spiegel, rivelando che l’uomo avrebbe ricevuto dalla Russia una ricompensa principesca: pare che addosso gli sia stata trovata una somma in contanti a sei cifre. L’agente del Bnd sarebbe stato reclutato da Mosca per trasmettere i dati Gps ottenuti dai sistemi missilistici a lancio multiplo Himars e dal sistema di difesa aerea Iris-T ricevuti da Kiev. Secondo le fonti, la Russia non avrebbe avuto il tempo di ottenere le coordinate.

Russia, ambasciatore italiano convocato al ministero Esteri

L’ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace, è stato convocato oggi al ministero degli Esteri russo. Lo riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti citando il ministero degli Esteri russo, secondo il quale all’ambasciatore italiano è stato espresso ’’sconcerto in relazione alla recente cancellazione delle esibizioni di alcuni artisti russi in Italia’’. Nella nota del ministero si legge che ’’la Russia non intende imporre restrizioni alle personalità della cultura provenienti dall’Italia’’.

Cessato allarme che era scattato per l’intero Paese

E’ rientrato da pochi secondi l’allarme aereo che era scattato in Ucraina per tutto il territorio nazionale. In questa occasione l’allarme è durato 33 minuti.

Mattarella: «Cina eserciti sua influenza per pace in Ucraina»

Un invito alla Cina affinchè faccia valere la sua influenza per la pace e la fine della guerra in Ucraina è venuto oggi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella - si apprende - durante il colloquio di stamane al Quirinale con il direttore dell’ufficio della commissione centrale degli affari esteri del comitato centrale del partito comunista cinese Wang Yi.

L’allarme aereo annunciato in tutto il Paese <br>

L’allarme aereo è scattato in tutte le regioni dell’Ucraina dalle 12,49 italiane, secondo la mappa degli allerta. Le persone stanno scendendo nei rifugi.

Kiev, Mosca schiera undici navi da guerra nel Mar Nero

La Marina russa ha aumentato da sette a undici il numero di navi da guerra schierate nel Mar Nero, tre delle quali trasportano missili da crociera Kalibr, la cui salva totale è di circa 24 missili. Lo ha riferito l’ufficio stampa delle forze navali ucraine, citato da Unian. Un’altra nave da combattimento della Federazione si trova nel Mar d’Azov, e dieci sono nel Mediterraneo, cinque delle quali sono portaerei Calibre, la cui salva totale è di 72 missili.

Kiev, «10mila soldati russi al confine con Sumy»

Diecimila soldati russi sono concentrati nel territorio russo al confine di Sumy, nell’Ucraina nord orientale. Lo riferisce il Times che cita soldati ucraini di guardia nella regione. “Dall’altra parte del confine con Sumy, sono concentrati 10.000 soldati russi. Questa è la più grande concentrazione che ci sia mai stata qui”, riporta il Times citando il tenente delle forze armate ucraine Andrii Gulakov. Gulakov ha aggiunto che i russi hanno costruito un ospedale da campo nella loro sede e questo indica il fatto che i russi stanno pianificando azioni offensive.

Podolyak, «vittoria Ucraina necessaria per sicurezza globale» <br>

“Per la vera sicurezza globale, la guerra deve finire con la vittoria dell’Ucraina”. Lo ribadisce Mykhailo Podolyak, il consigliere politico del presidente ucraino Zelensky, che poco prima dell’inizio della Conferenza di Monaco lo scrive su Twitter. “Negoziati possono iniziare quando la Federazione Russa ritirerà le sue truppe dal territorio dell’Ucraina. Altre opzioni danno solo alla Russia il tempo di raggruppare le forze e riprendere le ostilità in qualsiasi momento”, sottolinea.

Mosca, missili su Ucraina hanno colpito fabbriche militari

Gli attacchi missilistici russi di ieri sull’Ucraina hanno colpito “aziende che rifornivano di carburante e munizioni le forze ucraine” e hanno centrato gli obiettivi. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca. Di conseguenza, aggiunge il ministero, citato dall’agenzia Ria Novosti, “la fornitura alle unità delle forze armate ucraine è stata scompaginata e le capacità di produzione di esplosivi e carburante solido per missili in Ucraina sono state significativamente ridotte”.

Media, primo ministro olandese è a Kiev <br>

Il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte, è a Kiev per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo ha riferito l’emittente Nos, precisando che questa mattina Rutte ha visitato il memoriale dedicato ai soldati ucraini caduti e ha deposto una corona di fiori. Rutte si era già recato a Kiev lo scorso luglio e in quell’occasione aveva visitato anche Irpin, Bucha e Borodyanka, alcune delle località più colpite dai russi.

Intelligence Nato, «Mosca fatica a montare l’offensiva»

I russi stanno affrontando “enormi difficoltà” nel mettere in piedi l’offensiva di febbraio in occasione del primo anniversario del conflitto in Ucraina. E’ quanto riporta l’intelligence Nato sugli ultimi sviluppi. A Bakhmut gli ucraini sono “sotto pressione” ma i russi stanno pagando “costi astronomici” in termini di vite umane, con circa “2.000 soldati” morti solo lo scorso weekend per strappare “pochi metri”. L’offensiva poi non si sta dipanando lungo tutto il fronte ma su “piccoli punti di pressione”. Le truppe russe sono “male equipaggiate e mal addestrate” e al momento gli ucraini sembrano avere la situazione “sotto controllo”

Kuleba, «nessuno ci ha ancora promesso i jet» <br>

“Nessun paese ha ancora promesso all’Ucraina jet da combattimento” ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un’intervista ai media del gruppo tedesco Funke, prima dell’apertura della Conferenza di Monaco.

Podolyak, «Russia potrebbe lanciare 3 ondate di missili per anniversario» <br>

L’Ucraina si prepara ad affrontare “tre ondate di raid missilistici” il prossimo 24 febbraio, primo anniversario dell’invasione russa. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, in un’intervista all’emittente locale Channel 24. “Tre ondate di raid missilistici potrebbero colpire il Paese”, ha dichiarato.

Mosca, Varsavia spinge molti polacchi a combattere in Ucraina

“Molti cittadini” polacchi stanno partecipando al conflitto in Ucraina al fianco delle truppe di Kiev “con l’incoraggiamento diretto” delle autorità di Varsavia. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Varsavia - ha affermato la portavoce, citata dall’agenzia Tass - cerca di nascondere le prove del fatto che un gran numero di suoi cittadini partecipano alle attività militari in Ucraina con l’incoraggiamento diretto delle autorità, nonostante ciò sia una flagrante violazione delle leggi polacche”.

Mosca, Usa incitano Kiev a colpire territorio russo

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno incitando l’Ucraina a colpire direttamente il territorio russo.
“Ancora una volta, dobbiamo affermare il coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto in Ucraina. Forniscono armi in quantità enormi, forniscono intelligence, partecipano direttamente alla pianificazione delle operazioni militari, addestrano le formazioni armate ucraine. Ora i guerrafondai americani si sono spinti oltre: stanno incitando il regime di Kiev a un’ulteriore escalation, semplicemente per trasferire la guerra sul territorio del nostro Paese”, ha detto Zakharova nel briefing con la stampa riportato dal Guardian.

Ue, già congelati 21,5 mld a oligarchi russi <br>

“Per il momento abbiamo potuto congelare 21,5 miliardi di euro di beni di entità e oligarchi” inclusi nelle sanzioni dell’Ue all’Ucraina, e continuiamo a lavorare su diversi livelli “come la riserva della Banca centrale russa che è stato possibile immobilizzare. Ci sono state alcune transazioni congelate in diverse istituzioni”. Lo ha detto il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders nel punto stampa con il procuratore generale dell’Ucraina Andiy Costin in un punto stampa prima della riunione della task force. “Vogliamo essere sicuri che tutti gli autori di questi crimini abbiano la certezza di rischiare per il resto della loro vita” di esserne ritenuti responsabili, ha detto. “E’ molto importante per noi combattere l’impunità ed essere sicuri che nessun autore di questi crimini possa essere punito”. “14 Stati membri hanno avviato le loro indagini con la Corte penale internazionale”, ha affermato precisando anche di essere “al lavoro sul crimine di aggressione”.

Allarme antiaereo a Zaporizhzhia

Un allarme antiaereo è stato dichiarato a Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, dove si trova la più grande centrale dell’Europa. Lo ha annunciato il segretario del consiglio comunale di Zaporizhzhia Anatoly Kurtev, che sul suo canale di Telegram ha parlato di una “incursione aerea nella regione di Zaporizhzhia. Resta sintonizzato per ulteriori messaggi”.

Ue, al lavoro per confisca beni per chi viola sanzioni

“Stiamo lavorando su una proposta di direttiva per attuare l’estensione dell’elenco degli eurocrimini al tentativo di eludere le sanzioni ed è stata approvata dal Consiglio e dal Parlamento. Ora è importante attuare questa direttiva e trasporla negli Stati membri per evitare qualsiasi forma di ’shopping’ da parte delle persone nell’elenco delle sanzioni. Poi sarà possibile organizzare un processo di confisca dei beni, naturalmente se c’è un reato”. Così il commissario Ue alla Giustizia, Didier Reynders, in un punto stampa con il procuratore generale dell’Ucraina, Andriy Kostin, in vista della riunione della Task Force Freeze and Seize.

Tajani, Xi terrà discorso di pace in vista del 24 febbraio

Il presidente cinese, Xi Jinping, farà “un discorso di pace” in occasione dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina. E’ quanto ha riferito il capo dell’Ufficio della Commissione Centrale Affari Esteri del Partito Comunista Cinese, Wang Yi, al ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante l’incontro di ieri a Roma. Secondo quanto ha detto dal vicepremier italiano a Radio Anch’io, l’alto diplomatico cinese gli ha detto che Xi “farà un discorso di pace in occasione del primo anno di guerra”. “Ha insistito sulla pace - ha detto Tajani- ha detto che la Cina vuole la pace, io mi auguro che la Cina faccia reali pressioni su Mosca”.

Procuratore, giustizia solo in Corte internazionale

“La piena responsabilità” sui crimini di guerra in Ucraina “può essere raggiunta solo con l’uso di meccanismi complementari per il bene della giustizia” e “la Corte penale internazionale è uno dei più importanti, per le indagini e per il perseguimento di tutti i crimini di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità e il tribunale speciale per il crimine di aggressione da istituire per punire i più alti dirigenti politici e militari dello Stato aggressore”. Lo ha detto il procuratore generale dell’Ucraina Andriy Kostin incontrando la stampa con il commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders in vista della riunione della task force ’Congelamento e sequestro’ a Bruxelles. “Il 99% e oltre più di tutti i casi di crimini di guerra è e sarà indagato e perseguito in Ucraina - ha sottolineato comunque Kostin -. Abbiamo già 25 condanne contro i criminali di guerra dalla Russia. abbiamo tutti i giorni altri rinvii a giudizio e altri potenziali criminali di guerra russi” indagati.

Kiev, istruttori iraniani a Luhansk per addestrare russi su droni <br>

Una squadra di istruttori iraniani è “da poco” arrivata a Luhansk, città dell’Ucraina orientale occupata dai russi, “per addestrare l’esercito di Mosca nell’uso dei droni Shahed”. Lo ha riferito lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine nel suo bollettino quotidiano. I droni Shahed sono relativamente poco sofisticati, ma hanno un’autonomia di 2.500 chilometri e possono volare a oltre 185 chilometri all’ora. Centinaia di questi velivoli, prodotti dalla Iran Aircraft Manufacturing Industries - società inserita nella lista delle sanzioni occidentali per la sua collaborazione al programma nucleare - sarebbero già stati consegnati all’esercito russo. Gli Shahed-136, definiti anche droni kamikaze, sono in grado di trasportare fino a 40 chilogrammi di esplosivo.

Decimo pacchetto sanzioni Ue non atteso per lunedì prossimo

Il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina “non sarà adottato” lunedì prossimo, quando si terrà il Consiglio Affari Esteri, perché ci sono ancora delle questioni da risolvere, ma “l’idea” è quella di “adottarlo il 23 febbraio”, in modo che siano efficaci dal 24, anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Lo spiega un alto funzionario Ue, in vista della riunione dei ministri degli Esteri a Bruxelles all’inizio della prossima settimana.

Procuratore Kiev, 67mila casi crimini guerra, già 25 condanne

“Sottolineo non solo la dimensione politica del sostegno che riceveremo dalla Commissione europea, ma anche i passi pratici per consentire ai nostri investigatori e pubblici ministeri di indagare su 67.000 episodi di crimini di guerra. L’Ucraina, che sta resistendo in questa guerra, ha tutte le autorità governative che lavorano attivamente su questo dal 24 febbraio”. Così il procuratore generale dell’Ucraina, Andriy Kostin, in un punto stampa presso la Commissione europea con il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, in vista della riunione della “Task Force Freeze and Seize”. “Questa è una questione di giustizia per gli ucraini. Il 99% in più di tutti i casi di crimini di guerra è e sarà indagato e perseguito in Ucraina. Al momento abbiamo già 25 condanne contro criminali di guerra russi”, ha precisato.

Moldavia: Ue monitora situazione, lunedì Popescu in Consiglio <br>

Mentre la guerra in Ucraina va avanti, la situazione in Moldavia, altra ex repubblica sovietica con truppe russe su parte del suo territorio, in Transnistria, approda al tavolo dei ministri degli Esteri dell’Ue. Lunedì prossimo a Bruxelles il Consiglio Affari Esteri, spiega un alto funzionario Ue, discuterà della situazione nel Paese, insieme al ministro degli Esteri Nicu Popescu, che “spiegherà a che punto siamo”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito di aver trasmesso alla presidente moldava Maia Sandu un piano russo, intercettato dall’intelligence di Kiev, nel quale si progetterebbe il rovesciamento della democrazia moldava. A Chisinau è cambiato il primo ministro pochi giorni fa: a guidare il governo al posto di Natalia Gavrilita è arrivato il capo del Consiglio nazionale di sicurezza, Dorin Recean, filo occidentale e con un background nel campo dell’intelligence e della sicurezza. La Moldavia, ricorda l’alto funzionario, “è già stata obiettivo di attacchi russi: abbiamo visto tattiche ibride, con attacchi cyber e disinformazione. Stiamo lavorando per irrobustire le difese moldave in questi campi”. Un eventuale “attacco militare è un’altra cosa: seguiamo la situazione con attenzione e reagiremo di conseguenza”, conclude.

Kiev: «Presto negoziati per estendere accordo sul grano»

Cominceranno la prossima settimana i negoziati per estendere l’accordo sul grano che, con il sostegno dell’Onu, era stato raggiunto per consentire l’esportazione di grano dall’Ucraina dai porti bloccati a causa dell’invasione russa. Lo conferma a Kiev il viceministro ucraino per le infrastrutture, Yuriy Vaskov, citato da alcuni media internazionali fra cui Reuters.

«I negoziati cominceranno fra una settimana e lì capiremo la posizione di tutte le parti», ha detto Vaskov.

Von der Leyen: «All’Ucraina serve ponte di speranza verso Ue»

«È passato quasi un anno da quando la Russia ha portato una guerra imperialistica nel nostro continente. Alla Conferenza di Monaco rinnoviamo il nostro impegno per un ordine globale governato dallo stato di diritto e non dalla ragione della forza. Attendiamo con ansia gli scambi e gli incontri dei prossimi due giorni».

Lo scrive sui social la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla Conferenza di Monaco. «Dobbiamo costruire un ponte di speranza per il popolo ucraino, dagli orrori della guerra a un futuro migliore in mezzo a noi - aggiunge -. L’Ucraina è una nazione definita non solo dalla sua storia e dal suo patrimonio. È una nazione definita dai suoi sogni. E l’Europa è uno di questi sogni».

Mosca: il coinvolgimento della Nato nel conflitto è massimo

Il coinvolgimento dei paesi della Nato nel conflitto in Ucraina è massimo: lo ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova durante un briefing, come riporta la Tass.

«I Paesi della Nato stanno facendo gli innocenti, cercando di dimostrare che non sono parte del conflitto (ucraino, ndr). Il coinvolgimento (dei Paesi della Nato) è massimo, hanno svolto attività provocatorie per molti anni. Ora controllano direttamente la leadership del regime di Kiev».

Russia: Mordvichev nominato comandante distretto militare centrale

Il tenente generale Andrey Mordvichev è stato nominato comandante del distretto militare centrale della Russia. Lo ha riferito il portale d’informazione Rbc, precisando che prende il posto del generale Alexander Lapin, che il mese scorso è stato promosso capo di Stato maggiore delle forze di terra russe.

L’anno scorso Mordvichev aveva guidato le truppe russe alla conquista della città portuale meridionale di Mariupol, culminata con la presa delle acciaierie Azovstal dopo un lungo assedio.

Istruttori Iran nel Lugansk per addestramento nuovi droni

Secondo lo Stato maggiore dell’esercito ucraino, istruttori militari dall’Iran sono arrivati nella zona del Lugansk occupata per addestrare le truppe russe all’uso di nuovi sistemi aerei senza pilota in grado di lanciare missili aria-terra e sganciare bombe.

Lo scrive Unian. «Un’altra squadra di istruttori dall’Iran è recentemente arrivata nella Lugansk per addestrare l’esercito russo all’uso di droni», ha riferito su Facebook lo Stato maggiore ucraino, spiegando che negli ultimi tempi l’esercito della Federazione ha iniziato a combinare lanci di missili e droni sull’Ucraina per calcolare le posizioni della difesa aerea ucraina.

«Inoltre, di recente, i russi hanno iniziato a utilizzare droni modificati: le nuove testate hanno un effetto cumulativo radiale». Intanto, secondo i media ucraini, «l’Iran ha trasferito segretamente droni bombardieri avanzati alla Russia, diversi dai più noti droni Shahed 131 e 136, ossia droni di attacco in grado di lanciare missili aria-terra e sganciare bombe».

Intelligence inglese: ucciso il 50% dei detenuti reclutati da Wagner

Secondo l’intelligence britannica, i reclutati tra i detenuti russi dal gruppo di mercenari Wagner hanno subito il 50% di perdite: uno su due di loro sarebbe rimasto ucciso in battaglia in Ucraina.

Si legge nel report quotidiano del ministero della Difesa britannico pubblicato su Twitter. «I militari dell’esercito russo e dei contractor privati (Wagner) hanno subito tra i 175 e 200.000 tra morti e feriti, di cui circa 60mila uccisi». «Per gli standard, queste cifre rappresentano un’alta percentuale di persone uccise rispetto ai feriti: ciò è dovuto a un’assistenza medica estremamente rudimentale», si legge nel report.

Tajani: «Xi farà discorso di pace in anniversario guerra»

Il capo della diplomazia cinese Wang Yi «ha pronunciato molte parole di pace» durante l’incontro di ieri sera a Roma con il ministro degli Esteri Antonio Tajani al quale ha detto che il presidente cinese «Xi Jinping farà discorso di pace in occasione del primo anno di guerra».

Lo ha detto il titolare della Farnesina intervenendo a Radio anch’io. «Mi auguro che faccia reali pressioni nei confronti della Russia perché Pechino ha una grande influenza nei confronti di Mosca», ha aggiunto.

Wang: cercare soluzione accettabile per tutti

Di fronte a una situazione complicata come quella della guerra in Ucraina bisogna insistere per trovare una «soluzione accettabile per tutti». È quanto ha detto il capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Wang Yi, nel colloquio avuto ieri a Roma con il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

«Quello che la Cina ha sempre fatto è di promuovere la pace e i negoziati», ha affermato Wang, secondo una nota della diplomazia cinese diffusa nella notte. Quanto più complicata è la situazione, «tanto più è necessario insistere negli sforzi politici e diplomatici per trovare una soluzione accettabile per tutte le parti».

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Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, durante l’incontro alla Farnesina (Ansa)

Zelensky: «Mosca ci attacca da diversi fronti, Minsk non la segua»

Le forze armate russe «ci stanno già attaccando da diverse direzioni», il che si significa che sul terreno la temuta offensiva russa sia già iniziata. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista alla Bbc, dicendo di sperare che la Bielorussia «non si unisca alla guerra». Ma, ha detto Zelensky, «se succede, combatteremo e sopravviveremo».

Zelensky respinge ipotesi negoziati con Putin: «Non mi fido»

Zelensky respinge l’ipotesi di negoziati con Putin: «Non posso dialogare con lui, perché non mi fido». Mosca intanto espelle quattro diplomatici austriaci e avvia il quindicesimo attacco su vasta scala contro l’Ucraina nel nord e nell’ovest del Paese. Nuovo bombardamento su Kharkiv.

Risoluzione Ue spinge su invio jet a Kiev

Via libera dell’Eurocamera alla risoluzione in cui si chiede di fornire a Kiev «aiuti militari per tutto il tempo necessario» e si invita la Commissione a «prendere in seria considerazione la fornitura di aerei da combattimento, elicotteri, sistemi missilistici e un aumento delle munizioni».

Mosca, sostegno attacco Crimea è conferma coinvolgimento Usa

«Le dichiarazioni rilasciate da un alto funzionario del Dipartimento di Stato (il sottosegretario per gli affari politici Victoria Nuland, ndr) in merito al sostegno agli attacchi dell’Ucraina in Crimea sono una chiara conferma del fatto che gli Stati Uniti sono direttamente coinvolti nel conflitto. Mosca considera questa posizione come una chiara manifestazione dell’atteggiamento bellicoso nei suoi confronti». Lo dichiara - secondo quanto riferito dalla Tass - il portavoce dell’ambasciata russa negli Stati Uniti, Igor Girenko.

«L’amministrazione Usa sta alimentando le ambizioni del regime di Kiev - ha aggiunto - di attaccare il nostro Paese. Dovrebbe finalmente diventare ovvio per l’intera comunità internazionale che gli Stati Uniti sono il vero istigatore del conflitto in Ucraina».

Raid russi su Bakhmut: uccisi 5 civili

Sono cinque i civili che hanno perso la vita nei raid aerei che la Russia ha sferrato su Bakhmut, mentre sono nove le persone che sono rimaste ferite. Secondo funzionari locali le vittime sono tre uomini e una donna di età compresa tra i 32 e i 66 anni.

L’ufficio del procuratore di Donetsk ha aggiunto che nel raid aerei sono anche stati danneggiati diversi edifici. La premier ucraina Iryna Vereshchuk ha chiesto ai civili che si trovano ancora a Bakhmut di lasciare immediatamente la città.

Discorso Biden su anniversario Ucraina il 21/2, come Putin

Joe Biden terrà un discorso in vista del primo anniversario dell’inizio della «brutale e non provocata invasione dell’Ucraina» il 21 febbraio al Castello reale di Varsavia, alle 17.30 locali. Lo rende noto la Casa Bianca.

È lo stesso giorno in cui è previsto il discorso di Vladimir Putin, una sorta di sfida a distanza. Biden affrontera «il modo in cui gli Stati Uniti hanno mobilitato il mondo per sostenere il popolo ucraino mentre difende la sua libertà e democrazia, e come continueremo a stare con il popolo ucraino per tutto il tempo necessario».

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