Finanza
Pubblicità

Finanza

UniCredit tira la volata delle banche, Orcel convince gli investitori Usa

di Eleonora Micheli

Immagine non disponibile
(ANSA)

(ANSA)

Jefferies ribadisce la raccomandazione "buy" dopo il roadshow dell'a.d. All'assemblea di fine marzo il voto sulla remunerazione del manager. Bene tutte le banche con la prospettiva di nuovi rialzi dei tassi

27 febbraio 2023
Pubblicità

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le banche guidano i rialzi sul Ftse Mib di Piazza Affari. Il settore resta sotto i riflettori grazie ai benefici delle politiche monetarie restrittive da parte delle principale banche centrali, che dovrebbero continuare ad aumentare i tassi e lasciare il costo del denaro elevato per un lungo periodo di tempo al fine di combattere l’inflazione. L’effetto della stretta di politica monetaria si è già visto sui margini di interesse registrati nell’ultimo scorcio del 2022 dalle principali banche e secondo gli esperti dovrebbe continuare anche nella prima parte del 2023.

Unicredit, in particolare, è premiata anche dal giudizio favorevole di Jefferies, che consiglia di acquistare i titoli dopo aver incontrato l'amministratore delegato, Andrea Orcel. Sul Ftse Mib guadagnano terreno anche Banco Bpm, Bper e Intesa Sanpaolo. Tornando a UniCredit, nel report dal titolo "On the road with the ceo", gli analisti di Jefferies ritengono che il management della banca continui a «fornire un messaggio convincente», puntando per altro a una generosa distribuzione del valore, sotto forma di dividendi. Il giudizio è dunque "buy" con target di prezzo a 24,5 euro. Più in particolare, nel colloquio avvenuto tra Jefferies e Orcel, negli uffici di New York, il manager ha sottolineato il percorso strutturale che sta percorrendo la banca, con un'attenzione particolare all'efficienza del capitale. «Ai dipendenti viene insegnato a concentrarsi sul rendimento del capitale associato a nuove attività, piuttosto che semplicemente sui volumi», hanno evidenziato gli analisti. Nel frattempo il management punta a liquidare le esposizioni meno redditizie rimaste in bilancio, perseguendo la filosofia di ottimizzare il capitale.

Pubblicità

Orcel, inoltre, si propone di spingere l'acceleratore sulla distribuzione di valore, che deve essere sostenibile ed alta. Nel 2023 è stata ribadito l'obiettivo di una distribuzione sostanzialmente allineata a quella del 2022. Nel 2024 l'istituto potrebbe risentire di eventuali tagli dei tassi da parte della Bce, che tuttavia saranno controbilanciati da altre leve, come un rialzo delle commissioni. Quanto alle operazioni straordinarie, il management è stato anche chiaro che eventuali fusioni e acquisizioni potrebbero essere rischiose e che dunque verranno prese in considerazione solo se aggiungeranno valore consentiranno di sostenere la capacità di distribuzione.

Intanto Unicredit si prepara all'appuntamento con l'assemblea di fine aprile. Uno degli aspetti più delicati potrà essere il voto sulle politiche di remunerazione, che potrebbero prevedere un incremento dello stipendio di Orcel dagli attuali 7,5 milioni a oltre 10 milioni.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy