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Rosatellum, come funziona la legge elettorale con cui si voterà il 25 settembre

Rosatellum, ecco come funziona la legge elettorale con cui si voterà il 25 settembre

Si tratta di un mix di maggioritario e proporzionale. Con 345 parlamentari in meno - come ha voluto la riforma-bandiera dei 5Stelle, riducendo da 630 a 400 i deputati e da 315 a 200 i senatori - le difficoltà aumentano nella formulazione delle liste di ciascun partito

27 luglio 2022
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2' di lettura

Il Rosatellum (che prende il nome dal suo ideatore, il deputato Pd Ettore Rosato), è la legge elettorale con cui voteremo il 25 settembre. È lo stesso meccanismo delle elezioni 2018. Tuttavia, è stato adattato alla nuova composizione del Parlamento dopo che la legge costituzionale del 19 ottobre 2020 ha ridotto il numero dei deputati a 400 e dei senatori a 200 e la legge costituzionale 1/2021 che ha parificato l’elettorato attivo per Camera e Senato a 18 anni.

Mix di maggioritario e proporzionale

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Si tratta di un mix di maggioritario e proporzionale. Un terzo dei seggi di Camera e Senato viene assegnato con un sistema maggioritario (chi prende più voti vince nel collegio) e gli altri due terzi con un sistema proporzionale attraverso un meccanismo di listini “bloccati”.

Spinta alle alleanze nei collegi uninominali

Saranno 221 (147 per Montecitorio , e 74 per palazzo Madama) i collegi uninominali dove vince il candidato che raccoglie più voti secondo il sistema noto come uninominale secco. Collegi nei quali i partiti hanno una spinta maggiore a coalizzarsi per trovare il candidato più forte, in grado di imporsi sugli altri. Gli altri 367 parlamentari (245 deputati e 122 senatori) sono eletti con in proporzione ai voti ricevuti dai singoli partiti a livello nazionale

Meno posti a disposizione

Con 345 parlamentari in meno - come ha voluto la riforma-bandiera dei 5Stelle, riducendo da 630 a 400 i deputati e da 315 a 200 i senatori - le difficoltà aumentano nella formulazione delle liste di ciascun partito.

Come si vota

Dal punto di vista degli elettori il meccanismo di scelta è sostanzialmente identico per i due rami del Parlamento. Sulla scheda troveremo per ogni coalizione (o lista singola, se non alleata) un candidato al collegio uninominale e, accanto a ogni simbolo, una breve lista bloccata (non sono previsti voti di preferenza) di candidati che lo sostengono. Basta un segno su un simbolo della lista o sul nome del candidato dell'uninominale. Non è possibile il voto disgiunto. Non è possibile scegliere cioè un candidato all'uninominale non collegato all lista scelta per il proporzionale.

Le soglie di sbarramento

Esistono due di sbarramenti percentuali. Per la parte proporzionale, i seggi sono spartiti tra le liste che ottengono almeno il 3%. Ogni lista infatti ha uno sbarramento nazionale del 3%, mentre le coalizioni lo hanno al 10%. I partiti che fanno parte di una coalizione e che prendono tra l'1 e il 3% riversano i loro voti, proporzionalmente, alle altre liste della stessa coalizione che hanno superato il 3%. I voti delle liste che rimangono sotto l'1% vanno invece completamente persi

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