di Maria Chiara Voci
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È la prima opera privata, fra quelle pensate per le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina, ad arrivare al traguardo e, in Europa, è il primo Ski Working Hub, un centro servizi pensato a misura di sportivi della montagna che mette insieme, in un unico volume suddiviso in tante aree diverse, le biglietterie degli impianti di sci alpino, i punti informativi e di prenotazione per lo svolgimento di altre attività, spazi dedicati all’affitto e al deposito quotidiano delle attrezzature, la scuola di sci, un’area commerciale con uno spazio di co-working e smart working, una sala riunioni, una gaming room, un ristorante e bar e l’accesso con scale mobili agli impianti di risalita.
Foto di Francesco Colombo
Il Mottolino Fun Mountain ha aperto i battenti a dicembre, dopo neppure un anno di cantieri e un investimento che supera gli 11 milioni: così nei giorni in cui a Milano si annuncia quello di David Chipperfield come progetto vincitore della tanto attesa Arena di Santa Giulia, dedicata agli sport del ghiaccio, a Livigno l’innovativo centro servizi è già pienamente in funzione e accoglie centinaia di sciatori al giorno, sorprendendoli con uno spazio inconsueto (almeno per il Vecchio Continente).
L’opera – di proprietà della famiglia Rocca proprietaria della società che gestisce gli impianti Mottolino Fun Mountain – porta la firma, per l’interior design, di Progetto CMR. Il disegno architettonico dell’edificio, che prende il posto di una preesistente struttura di deposito mezzi a servizio della prima cabinovia, è stato sviluppato dall’architetto Anselmo Fontana, dello studio LPS. Gli spazi interni sono stati realizzati dalla società Concreta, specializzata nell'interior contractor di alta qualità.
Il nuovo Headquarters è una “casa” – accogliente e tecnologica – pensata per chi desidera alternare lo sci al divertimento e al lavoro, rispondendo ai bisogni di un pubblico delle più diverse età e ad una clientela giovane che vive una continua esperienza Phygital, tra il mondo fisico e quello digitale.
«Un sogno che è diventato un segno», racconta l’architetto Massimo Roj, amministratore delegato di Progetto CMR e da sempre appassionato di sci alpino, disciplina che ha anche insegnato in passato. «Sviluppare questo progetto è stato come mettere a frutto anni di esperienza nel praticare uno sport, creando uno spazio a misura degli appassionati di sci. Dove, ad esempio, il deposito non è solo un susseguirsi di armadietti, ma un luogo in cui lasciare la propria attrezzatura, senza doverla portare in spalla a casa ogni sera, ricoverandola in speciali armadietti dotati di un supporto per asciugare e riscaldare gli scarponi. O dove un punto shopping, accanto alla biglietteria, diventa un servizio essenziale per chi scopre all'ultimo di aver dimenticato a casa una sciarpa o un paio di guanti. Perché è possibile creare situazioni di comfort per la clientela con pochi accorgimenti».
La struttura, che è stata ampliata rispetto al fabbricato originario, prevede una grande hall vetrata al piano terra «che crea continuità con lo spazio circostante e invita tutti ad entrare – spiega l’architetto Fontana –. Il resto dell’edificio, si inserisce nel contesto naturale di Livigno cercando di reinterpretare in chiave moderna l’architettura della tradizione, con il preciso intento di non sovrapporsi a un territorio che ha di suo un paesaggio importante e da preservare come protagonista».
Al tempo stesso, la grande hall vetrata che protegge sul fronte l’edificio è coperta da un sistema di listelli in legno che, oltre a conferire la forma all’immobile, ne modificano la visuale a seconda della prospettiva da cui lo si guarda e danno l’impressione di una superficie continua se osservate di lato, fino a scomparire quasi del tutto per chi arriva dal fronte. All’interno, tutti i materiali usati, anche nella composizione della forma, richiamano la montagna: pietra, legno, ghiaccio sono gli elementi che ispirano ogni angolo della struttura, dalle panche d’appoggio per i visitatori al bancone della biglietteria a tutte le superfici.
Una lunga scala mobile panoramica si affaccia sulla hall a tutta altezza, per portare gli sciatori all'accesso degli impianti (a 12 metri dall'ingresso da terra). L’area centrale è dotata di grandi ledwall, che garantiscono una esperienza immersiva a tutti i visitatori, grazie alla possibilità di assistere a contenuti video speciali, seguire le gare e le attività free style per le quali il Mottolino Fun Mountain è famoso a livello internazionale.
Al primo piano trovano posto la gaming room – completa di simulatori di guida di ultima generazione – e un ambiente per il coworking e lo smartworking, con spazi flessibili, postazioni mobili e una vista strepitosa sulle montagne. Sempre da qui si accede anche al ristorante il Kosmo Taste the Mountain – Livigno & AlpiNN, che propone qualità a prezzi accessibili e cibo cucinato secondo la la filosofia dello chef tre stelle Michelin e Stella Verde per la sostenibilità, Norbert Niederkofler, noto per la sua cucina di montagna basata sulla collaborazione con i produttori locali e sulle proposte in costante dialogo con gli ingredienti e le ricette locali e stagionali.
Gli ambienti – realizzati in legno e ferro – richiamano la tradizione, ma la rivisitano in chiave contemporanea. Ancora da concludere, infine, gli uffici della società, che saranno operativi fra qualche mese e che si ispirano ad una estetica più tecnica e funzionale, che ricorda le infrastrutture degli impianti di risalita, lasciando spazio ad aree di condivisione per collaborare vivendo al meglio le giornate di lavoro.
Maria Chiara Voci
Collaboratrice
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