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Borse chiudono apatiche, il Canada alza i tassi a sorpresa. BTp Valore balza a oltre 14,8 mld nei primi 3 giorni

di Enrico Miele

La Borsa, gli indici del 6 giugno 2023

I dubbi sulla tenuta dell’economia globale fiaccano i listini europei. Pesano l’export cinese, la frenata del Pil certificata dall’Ocse e le incertezze sulle prossime mosse di Fed e Bce. Riprendono quota gas e petrolio, euro sopra 1,07 dollari. Spread sale a 180 punti

7 giugno 2023
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4' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - I dubbi sulla tenuta dell’economia globale fiaccano i listini europei, protagonisti di una seduta sbiadita, mentre già sale l’attesa per le prossime riunioni di Fed e Bce in calendario la prossima settimana. A segnare in negativo la giornata sono in particolare il dato deludente dell’export cinese, la frenata del Pil globale certificata dall’Ocse e le incertezze sulle prossime mosse delle banche centrali contro l’inflazione, con la Federal Reserve che dovrebbe mettere in pausa la sua stretta monetaria e l’Eurotower, invece, pronta a ritoccare nuovamente i tassi d’interesse («raggiungere il picco dell'inflazione di fondo non sarebbe sufficiente per dichiarare la vittoria» avverte infatti Isabel Schnabel della Bce). E i mercati restano prudenti anche alla luce della decisione a sorpresa della Bank of Canada che ha di nuovo ritoccato il costo del denaro (arrivato al top da 22 anni). Tra gli indici europei chiude in positivo la sola Madrid (IBEX 35) grazie ai conti sopra le attese di Inditex (che ha tra i suoi marchi Zara) mentre a Milano il FTSE MIB, dopo aver sfiorato un passivo dell’1%, sul finale strappa una sofferta parità. Deboli anche i listini di Francoforte (DAX 30), Parigi (CAC 40) e Londra (FT-SE 100).

Wall Street chiude contrastata, ma Coinbase risale la china

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Chiude contrastata Wall Street - Dow Jones a +0,28%, S&P 500 a -0,38% e Nasdaq a -1,29% - dopo che l'S&P 500 alla vigilia ha registrato la chiusura più alta dall'agosto 2022 e il Nasdaq del 2023. Ha provato il recupero il titolo di Coinbase Global dopo il calo del 12% di martedì 6 giugno per la causa presentata dalla Sec, l'autorità statunitense di controllo dei mercati finanziari, contro la piattaforma di criptovalute. La Sec, infatti, ha presentato 13 capi d'accusa contro Binance, la maggior piattaforma di criptovalute al mondo, e contro il suo amministratore delegato, Changpeng Zhao. Il bitcoin, in calo dall'inizio della settimana, tratta sotto i 27mila dollari. Risale il titolo di Apple, che lunedì ha aggiornato la propria quotazione record a 184,95 dollari, salvo poi chiudere in calo dopo la presentazione del visore per la realtà mista.

Gli investitori ragionano sulle prossime mosse della Federal Reserve, dopo aver archiviato il rischio di un default statunitense. Dopo dieci rialzi consecutivi, la Banca centrale statunitense potrebbe decidere di mantenere stabili i tassi d'interesse, la prossima settimana: secondo i trader, c'è solo il 22,9% di possibilità che si proceda con un altro aumento di 25 punti base, in base ai dati del Cme FedWatch.

A Piazza Affari al top St e Saipem, perde quota Fineco

Per quanto riguarda i titoli di Piazza Affari, sul FTSE MIB le vendite hanno colpito quasi tutto il settore bancario ma regge Banca Mps che - dopo una fase di realizzi nella prima parte di seduta - ha proseguito la sua corsa al rialzo. In ordine sparso il risparmio gestito dopo i dati della raccolta di maggio: limitano i danni Banca Generali e Anima Holding mentre va peggio a Finecobank. Acquisti su Saipem e Stmicroelectronics, che ha annunciato una joint venture manifatturiera da 3,4 miliardi di dollari in Cina con Sanan Optoelectronics per dispositivi al carburo di silicio (Sic) da 200 mm. Proseguono le vendite su Pirelli & C all'indomani dell'audizione di Marco Tronchetti Provera. Giù anche Leonardo - Finmeccanica, Hera e Unicredit.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

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Torna a salire il petrolio, in recupero il gas

Recupera leggermente terreno il prezzo del gas, dopo le pesanti prese di profitto della vigilia il rally di lunedì 5 giugno a seguito del fatto che l’Europa è tornata a pagare meglio rispetto all’Asia per gli esportatori Usa. Torna a salire anche il petrolio, dopo la recente debolezza in scia ai crescenti timori sulla domanda dopo che l’Aie, nell’ultimo report mensile, ha rivisto al ribasso le stime sulla domanda statunitense nel 2023 (0,7% vs 2% del 2022) a causa della debole domanda di diesel.

Sul mercato valutario, l'euro si rafforza leggermente, torna sopra quota 1,07 dollari e passa di mano a 1,071 dollari (da 1,069 in chiusura il 6 giugno) e a 149,26 yen (149,96), mentre il cross dollaro/yen è a 139,368 (da 139,315).

Spread sale a 180 punti, rendimento balza al 4,24%

Chiusura in leggero rialzo per spread tra BTp e Bund in un contesto di generale rialzo per i rendimenti della curva euro dopo le ultime dichiarazioni dei componenti del board della Bce che rilanciano le ipotesi di ulteriori rialzi dei tassi da parte della Bce. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco ha segnato un'ultima posizione a 180 punti base, in aumento rispetto ai 178 punti del riferimento precedente. Rialzo più netto per il rendimento del BTp decennale benchmark che si è attestato in chiusura al 4,24% dal 4,16% della vigilia.

Il Btp Valore balza a oltre 14,8 miliardi nei primi 3 giorni

Continua a mantenersi tonica la domanda per il BTp Valore, che chiude il terzo giorno di sottoscrizioni con un totale di 4,22 miliardi. Sommati ai 10,6 dei primi due giorni portano l'emissione a un totale di 14,8 miliardi. Sono 152.459 i contratti sottoscritti nella seduta odierna. La sottoscrizione del BTp Valore è iniziata lunedì scorso e si concluderà venerdì 9 giugno, salvo chiusura anticipata. I titoli hanno tassi cedolari minimi garantiti per la prima emissione pari al 3,25% per il primo e secondo anno e 4,00% per il terzo e quarto anno. Il BTp Valore e' riservato unicamente al mercato retail e prevede cedole nominali semestrali e una scadenza di 4 anni con un premio extra finale di fedeltà pari allo 0,5% del capitale investito.

I rischi per la crescita e i timori per l'inflazione

Indicazioni poco confortanti, infine, si registrano sul fronte della crescita da parte dell'Ocse, che vede «rischi al ribasso», «prospettive modeste» e una frenata del Pil globale da 3,3% a 2,7% nel 2023. Le ultime dichiarazioni della presidente della Bce Christine Lagarde hanno lasciato poco spazio alla speranza di una pausa dei rialzi dei tassi, tanto più che le pressioni dell'inflazione restano alte. Anche Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo Bce, ha detto che toccare il picco dell'inflazione non è sufficiente per cantare vittoria, mentre servono «prove convincenti» che stia tornando verso l'obiettivo del 2%. Intanto, in Germania, la produzione industriale di aprile è cresciuta solo dello 0,3%, meno dello 0,7% atteso dagli analisti.

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