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Euronext corre dopo i conti, Jefferies conferma «buy»

di Stefania Arcudi

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Reuters

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In attesa del piano industriale al 2024, che sarà presentato il prossimo novembre, gli analisti hanno apprezzato in particolare la crescita dei ricavi e l'andamento dei costi sostanzialmente in linea con le aspettative

30 luglio 2021
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2' di lettura

( Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta brillante per Euronext, che è arrivato a guadagnare anche più di 3 punti alla Borsa di Parigi all'indomani di una trimestrale positiva e superiore alle previsioni, grazie a ricavi in forte crescita (nel secondo trimestre utile per 86,6 milioni, in rialzo del 5,6%, e ricavi in crescita del 56% a 328,8 milioni di euro, con un contributo di 89,6 milioni da parte di Borsa Italiana). In attesa del piano industriale al 2024, che sarà presentato il prossimo novembre, gli analisti hanno apprezzato in particolare la crescita dei ricavi e l'andamento dei costi sostanzialmente in linea con le aspettative. Per gli analisti di Jefferies, che hanno confermato la valutazione «buy» con obiettivo di prezzo a 118 euro, «per gli azionisti a lungo termine si vede un ulteriore potenziale di creazione di valore dal consolidamento di parti strategiche dell'infrastruttura di mercato dell'Unione europea, in particolare nei servizi post-trade come la custodia e il regolamento. Con un upside di circa il 33% rispetto al nostro obiettivo di prezzo, manteniamo il nostro rating».

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Nel secondo trimestre Euronext «per la prima volta ha incorporato i conti di Borsa Italiana (il closing dell’acquisizione è avvenuto lo scorso 29 aprile) e il contributo si vede in varie componenti del fatturato, così come nell’utile», ha detto l’amministratore delegato di Euronext, Stephane Boujnah, sottolineando che «Borsa Italiana è un elemento centrale della strategia di Euronext, attraverso lo sviluppo a livello europeo di tutti i business». In generale, Euronext «nel trimestre ha avuto una forte crescita e una solida performance nell’ampia parte delle attività, in particolare quelle legate a post-trade e quotazioni». Rilevante il contributo di Mts, la piattaforma elettronica per la trattazione all'ingrosso di titoli obbligazionari europei, che, come ha spiegato il Cfo Giorgio Modica, «ha generato ricavi cash per 12,5 milioni di euro nei 2 mesi e 2 giorni dopo il closing, grazie a un solido volume di cash. I ricavi da attività repo sono stati pari a 3,2 milioni». Anche Monte Titoli, il deposito centrale titoli italiano con funzioni di custodia dei titoli, «ha dato un contributo di 13,5 milioni alle attività di custody e settlement», ha aggiunto Modica.


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