Ryanair, Volotea, easyJet: il 25 giugno nuovo sciopero di 24 ore
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Disagi in vista per chi ha programmato di partire per le vacanze sabato 25 giugno. Il settore aereo è in subbuglio dopo la crisi del Covid e i lavoratori del settore sono in agitazione. Il primo sciopero europeo in programma per chiedere migliore condizioni contrattuali è stato indetto al colosso low cost Ryanair. Ma lo stesso 25 giugno per 24 ore incrocerà le braccia anche il personale di easyJet e di Volotea.
Sabato 25 giugno nuovo sciopero, questa volta di 24 ore, di piloti e assistenti di volo della compagnia aerea Ryanair, Malta Air e della società CrewLink. A proclamare la protesta Filt Cgil e Uiltrasporti che accusano: «Dopo lo sciopero dello scorso 8 giugno, riscontriamo il perdurare dell’impossibilità di avviare un confronto dedicato alle problematiche che da mesi affliggono il personale navigante».
Altri due scioperi nazionali nel settore aereo sono in programma sempre per sabato 25 giugno: si tratta del personale di altre due compagnie aeree low cost, easyjet e Volotea. In questi due casi l’agitazione è stata indetta dalla sola Uil trasporti.
Per Rynair la protesta del 25 giugno rientra in una mobilitazione coordinata a livello europeo. Si asterranno dal lavoro anche i piloti e gli assistenti di volo basati in Spagna, Portogallo, Francia e Belgio. I sindacati spiegano che «i lavoratori italiani di Ryanair, Malta Air e CrewLink sciopereranno per chiedere finalmente contratti di lavoro dignitosi, che garantiscano condizioni adeguate e stipendi almeno in linea ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo del nostro paese».
Filt Cgil e Uiltrasporti avvertono che si «prospettano probabili disagi sui collegamenti operati dal Gruppo Ryanair, soprattutto verso i Paesi che sciopereranno». Dal canto suo l’azienda fa sapere che «le sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero del 25 giugno non hanno iscritti tra i nostri equipaggi e per questo motivo non sono riconosciute da Ryanair».
Dopo due anni disastrosi per il trasporto aereo, a causa delle necessarie restrizioni legate alla pandemia di Covid che ha portato ad una riduzione drastica del traffico aereo mandando il settore in crisi, la riduzione dei contagi e il venire meno delle restrizioni in quasi tutti i Paesi ha riportato le persone a viaggiare. Solo alcune destinazioni hanno raggiunto i livelli di traffico pre pandemia ma il trend appare in via di consolidamento. Solo che il mercato del trasporto aereo, provato dalle perdite degli ultimi due anni, al momento fatica a stare al passo con la domanda, schiacciato tra carenza di personale ed aumento dei costi di gestione, a partire da quello del carburante.
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