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Doppiatori sospendono lo sciopero, ma resta lo stato di agitazione

di Andrea Biondi

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(aijiro - stock.adobe.com)

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Si ferma lo sciopero dei doppiatori. Ma resta lo stato di agitazione

15 marzo 2023
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2' di lettura

Dopo tre settimane i doppiatori interrompono lo sciopero indetto per il rinnovo del contratto. È infatti ripreso ieri il tavolo all’ Anica tra le organizzazioni sindacali e la parte datoriale: la trattativa prosegue e i lavoratori restano comunque in stato di agitazione. I professionisti del doppiaggio sono quindi tornati al lavoro già dal primo turno di oggi e sono assicurate le prestazioni dei turni di doppiaggio, ad esclusione dei turni straordinari: quelli di mezzogiorno, i quarti turni, quelli di sabato e festivi. Resta confermata, annunciano la Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, l’assemblea alle 21 sul web.

«Dopo 15 anni dall’ultimo contratto rinnovato e dopo 3 settimane di sciopero ci aspettiamo che la parte datoriale ci abbia convocato per sottoporci una proposta di chiusura del Ccnl doppiatori» dice Sabria Sharif della Fistel Cisl nazionale sottolineando che «i temi che devono trovare una soluzione sono la riduzione dei ritmi di lavoro, l’aumento salariale e la questione della liberatoria sulla cessione dei diritti».

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Il confronto ripreso all’Anica con i doppiatori ha intanto dato i suoi primi risultati. La trattativa proseguirà il 21 marzo ed è già fissato un altro appuntamento per il 29 marzo. Ma i doppiatori restano comunque in stato di agitazione. Anzi, entrano formalmente in stato di agitazione anche i fonici del doppiaggio che si mobilitano per sostenere l’avvio del confronto per il rinnovo del contratto cineaudiovisivo.

Il primo incontro ha però già prodotto un rinnovato clima di confronto e una prima intesa di massima sulla questione nodale delle liberatorie. Ai lavoratori del doppiaggio non sarà più chiesto, spiegano i sindacati, di «cedere in modo indiscriminato tutti i diritti, ma si tornerà alla fase precedente, più protetta». Le parti hanno infatti convenuto di mantenere inalterata la normativa riguardante le liberatorie già prevista nel contratto nazionale vigente del 2008, fino all’approvazione di un nuovo accordo.

I doppiatori sono tornati al lavoro già dal primo turno e sono assicurate le prestazioni nei normali turni di doppiaggio, ad esclusione di quelli straordinari: quelli di mezzogiorno, i quarti turni, quelli di sabato e festivi. Lo sciopero di tre settimane ha inevitabilmente comportato ripercussioni sul doppiaggio di alcuni prodotti: ad esempio, i tre episodi finali di The Last of Us (Sky) sono andati per ora in onda solo in versione originale. Per vedere la versione in italiano degli ultimi tre episodi (il 7/o, l’8/ e il 9/o) bisognerà aspettare il 20 marzo (on demand, e in streaming su Now)

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