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Sappada e Sauris non sono solo due località da vivere in vacanza in estate e in inverno ma anche due mete dove vivere un evento che affonda le radici nella storia. Protagoniste assolute del Vosenòcht, l'espressione di matrice tedesca che significa Carnevale, sono le maschere in legno intagliate da artigiani locali e tramandate di generazione in generazione, che fanno bella mostra di sé nelle tre domeniche precedenti la Quaresima rappresentato i tre diversi ceti della società, i poveri (pèttlar sunntach), i contadini (paurn sunntach) e i signori (hearn Sunntach). La tradizione legata al Carnevale di Zahre (Sauris), borgo incastonato nelle Alpi Carniche, è tra le più radicate dell'arco alpino e i protagonisti della festa sono il Rölar, figura magica e demoniaca con il volto ricoperto dalla fuliggine, e il “Kheirar”, il re delle maschere. Fra degustazioni di dolci e piatti locali, l'appuntamento più suggestivo è per sabato 18 febbraio, con la passeggiata al chiaro di luna della “Notte delle Lanterne”. Un altro carnevale antico e ricco di tradizioni è inoltre quello delle Valli del Natisone, dove si festeggia. Pust, la maschera più importante del carnevale valligiano.
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