di Filomena Greco
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Alla fine l’accordo per il rinnovo del contratto Stellantis (CCSL, Contratto specifico di lavoro), con contestuale firma anche per Cnh Industrial, Iveco Group e Ferrari, è arrivato in mattinata e prevede una soluzione mista per rispondere al problema della perdita di potere d’acquisto: complessivamente nel biennio i minimi in busta paga saranno aumentati di 11,3 punti percentuali per un totale di oltre 207 euro mensili, con una una tantum da 400 euro a cui si affiancheranno 200 euro di flexible benefit.
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L’accordo in particolare prevede che i dipendenti in Italia potranno contare su un aumento in busta paga, a partire da marzo, pari al 6,5% – con un incremento medio di 119 euro che si aggiunge al 2% già erogato lo scorso anno – a cui da gennaio 2024 si affiancherà un ulteriore +4,5%, pari a 87,8 euro. Il nuovo contratto avrà durata quadriennale per la parte normativa e biennale per quella economica.
Il bonus da 400 euro sarà erogato in due tranche di pari valore, una nel mese di aprile e l’altra a luglio prossimo, mentre nel mese i lavoratori avranno a disposizione 200 euro netti di Flexible Benefit spendibili nella piattaforma welfare Cnhi, Iveco, Stellantis e in buoni carburanti per Ferrari. Il montante salariale generato dai minimi, dall’una-tantum e dai flexible benefit per il biennio è stimato in circa 4.300 euro medi.
«È un risultato particolarmente positivo e unico che farà sicuramente da apripista per altri rinnovi contrattuali nazionali – sottolineano il segretario nazionale della Fim-Cisl Roberto Benaglia e il responsabile Auto Ferdinando Uliano– ci eravamo impegnati con le lavoratrici e i lavoratori per recuperare a livello salariale il pesante taglio subito nel corso del 2022 e l'inflazione che peserà anche nel corso di quest'anno. Con questo contratto a differenza di altri contratti, recuperiamo l'inflazione, anche quella generata dagli energetici importati e lo facciamo in 12 mesi».
La parte così definita normativa del CCSL prevede, come spiegano Rocco Palombella, segretario della Uilm e Gianluca Ficco, referente per l’automotive, «altre novità positive per i lavoratori, quali una disciplina più equilibrata dei recuperi produttivi, l'analisi dei quasi infortuni e la sperimentazione dei break formativi, l'introduzione di un preavviso minimo per il rientro dalla cassa integrazione di 12 ore o di 24 ore prima di un giorno festivo, l'introduzione del part time verticale come strumento di conciliazione vita lavoro per i turnisti».
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A questo si aggiungono l'ampliamento dei permessi studio, il miglioramento del meccanismo di richiesta dei permessi individuali, il rafforzamento delle protezioni legali per le donne vittime di violenza, il miglioramento del sistema delle commissioni di fabbrica. Il lavoro agile viene confermato anche in questa fase post emergenziale.
Sono stati infine previsti due gruppi di lavoro, uno con Stellantis e l'altro con CNHI e Iveco su un possibile futuro sistema premiale individuale legato alla professionalità.
Filomena Greco
redattrice
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