di Luca Orlando
(Imagoeconomica)
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«So della vostra diffidenza. Ma si capirà quali sono le cose in cui crediamo: perché senza crescita e sviluppo la lotta alle disuguaglianze non si può fare». Pierfrancesco Majorino, candidato della sinistra, punta in modo diretto ad una svolta radicale in Regione, ponendosi come unico interlocutore possibile per il cambiamento: «Se volete lasciare le cose come stanno - spiega - avete ben due candidati tra cui scegliere».
La politica industriale è per Majorino un tema prioritario e prevde tra l’altro la proposta di un assessore ad hoc che si occupi di intercettare al meglio i fondi Ue, un nuovo piano del Governo del territorio più snello, la digitalizzazione delle strutture. Svolta necessaria nella Sanità («di grandi qualità ma caduta sulle sue ginocchia, con liste d’attesa inaccettabili»), così come nei trasporti («ribalteremo Trenord»).
Ricerca, trasporto pubblico e diritto allo studio riceveranno nuovi fondi mentre le start-up avranno tre anni di esenzione Irap. L’autonomia, se può funzionare in alcuni ambiti, va invece rigettata in altri, in primis nella scuola («insulto al buonsenso). «Siamo portatori di cambiamento - conclude - e vogliamo mettere la regione al passo di chi fa impresa. Guai a chi parla di decrescita felice:quella che serve, al contrario, è maggiore velocità».
Luca Orlando
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