Italia
Pubblicità

Italia

Bonus pubblicità fino al 31 marzo, ecco come richiederlo

Immagine non disponibile
(foto Agf)

(foto Agf)

Da quest’anno non sono più agevolati gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali

8 marzo 2023
Pubblicità

2' di lettura

Fino al 31 marzo (la finestra si è aperta con l’inizio di questo mese) è possibile inviare la “Comunicazione per l'accesso” al credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali (cosiddetto “bonus pubblicità”) per il 2023. Lo ha ricordato il Dipartimento per l’informazione e l’editoria. La comunicazione va inviata attraverso i servizi telematici dell’agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”, accessibile con Spid, Cns o Cie. La dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati è presentata dal 9 gennaio al 9 febbraio dell'anno successivo.

Come si compila la comunicazione

Pubblicità

Per ogni anno per cui è richiesto il credito d'imposta va presentata una singola comunicazione per l'accesso al credito d'imposta e una singola dichiarazione sostitutiva.In caso di presentazione di più comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta relative al medesimo anno, è ritenuta valida l'ultima trasmessa entro il termine di presentazione. Per presentare una nuova dichiarazione sostitutiva, successiva ad una già trasmessa, è necessario prima presentare la rinuncia totale al credito richiesto con la precedente dichiarazione.

Cosa cambia per il 2023

Il decreto energia (Dl 17/2022 convertito con modificazioni dalla legge 34) ha introdotto modifiche normative prevedendo che, a decorrere dal 2023, il credito di imposta è riconosciuto ai medesimi soggetti già contemplati dalla precedente normativa nella misura unica del 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla sola stampa quotidiana e periodica, anche on line, e nel limite massimo di 30 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa. Rispetto all'anno 2022, quindi, le novità sono due. La prima: viene ripristinato il “regime agevolativo ordinario”, con il credito d'imposta concesso nella misura del 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati e il presupposto dell'incremento minimo dell'1 per cento dell'investimento pubblicitario, rispetto all'analogo investimento effettuato sullo stesso mezzo di informazione nell'anno precedente, quale requisito per accedere all'agevolazione. La seconda novità: non sono più agevolati gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy