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Fusioni e acquisizioni, chiuse operazioni per 31,5 miliardi

di Carlo Festa

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(Agf creative)

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29 giugno 2018
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2' di lettura

Il mercato M&A italiano nel primo semestre del 2018 ha registrato 333 operazioni per oltre 31,5 miliardi di euro di valore. Si tratta di un significativo incremento rispetto al dato relativo al primo semestre 2017, quando ci si era fermati a 17 miliardi con un numero di operazioni superiore di circa il 20%. In attesa della formalizzazione della fusione tra Luxottica ed Essilor, seconda operazione per controvalore nella storia dell'M&A in Italia (circa 25 miliardi), protagonisti di questo primo semestre sono già stati i “big deal”, con ben 10 operazioni superiori al miliardo. Erano state solo 7 nel 2017, di cui 3 nel primo semestre.

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«Adesso che la crisi economica in Italia sembra superata, finalmente le grandi corporate italiane stanno mostrando interesse per le acquisizioni all’estero e per l’internazionalizzazione» commenta Max Fiani, partner KPMG e coordinatore del rapporto M&A. Ben 5 tra le operazioni con controvalore superiore al miliardo, sono state finalizzate da società italiane all'estero. In particolare si evidenza Atlantia, che, in attesa di completare l’acquisizione della spagnola Abertis (in partnership con Acs ed Hochtief), ha finalizzato l'acquisizione di un 30% circa di Cellnex e consolidato la partecipazione in Eurotunnel.

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Si segnalano poi i deal che hanno visto protagonisti Ferrero e Prysmian sul mercato Usa. Il marchio di Alba ha acquisito la business unit dolciaria statunitense di Nestlè (per 2,3 miliardi) mentre Pyrsmian ha rilevato l'americana General Cable (per 1,3 miliardi). Nel primo semestre sono stati investiti oltre 9 miliardi da società italiane in acquisizioni all’estero, stesso dato registrato nell’intero 2017. Rallenta invece l’attività degli investitori esteri verso l’Italia, con un calo importante (circa 30% contro il 2017) in termini di numero, pur reggendo come controvalore. Tra le maggiori transazioni quella del fondo statunitense Global Infrastructure, che ha acquisito i treni Italo-Ntv, per quasi 2 miliardi.

Di pari rilevanza anche se di diversa natura strategica è stato l'investimento in Telecom del fondo Elliott , anche se con una strategia di investimento da fondo attivista. Vivace anche il mercato domestico (Italia su Italia): il controvalore è stato pari a 12 miliardi, in crescita di quasi tre volte rispetto ad analogo periodo del 2017. Particolarmente attivo il settore utilities, con la sola Italgas che ha completato 7 acquisizioni. Sono state ben 46, infine, le operazioni finalizzate da private equity sul mercato italiano per quasi 4,5 miliardi. Proprio l’altro ieri è stata finalizzata la cessione di Italmatch a Bain Capital da parte del fondo Ardian.

Infine sul fronte delle classifiche Thomson degli advisor finanziari nei primi sei mesi dell’anno, per transazioni annunciate, va segnalato il primo posto di Mediobanca davanti a Goldman Sachs, Credit Suisse, Lazard e Morgan Stanley.

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