di Morya Longo
Usa, Biden: tutti i correntisti First Republic Bank sono protetti
2' di lettura
Il presidente della Fed Jerome Powell non ha fatto in tempo, mercoledì sera, a dire che «il sistema bancario è solido e resiliente», che già scoppia una nuova potenziale crisi: la sera stessa di mercoledì PacWest, istituto bancario di Los Angeles, è nuovamente tornato a crollare a Wall Street perdendo nel dopo-Borsa il 50%. Motivo: l’istituto, già sorvegliato speciale del mercato tanto che da inizio marzo ha perso il 74% in Borsa, ha annunciato che sta lavorando per «opzioni strategiche». Cioè sta cercando un compratore per i suoi asset. Tradotto: sta cercando un salvatore. E per questo è già al lavoro con i suoi advisor.
Dato che anche First Republic Bank ha cercato un compratore, prima di cadere, il mercato ha accolto la notizia con una certa apprensione. Anche perché lo stesso salvataggio di First Republic Bank ha creato un precedente che preoccupa molti osservatori: JP Morgan ha rilevato la banca in crisi in seguito a un’asta organizzata dalla Fdic (Federal Deposit Insurance Corporation), ottenendo molti vantaggi. Riceverà infatti una copertura sull’80% delle perdite sui prestiti commerciali per 5 anni e su prestiti residenziali per 7 anni. Inoltre riceverà dalla stessa Fdic un finanziamento da 50 miliardi.
Di fronte a questo precedente, tanti sul mercato si domandano chi possa mai acquisire una banca in crisi, come oggi potrebbe esserlo PacWest: seguendo l’esempio di JP Morgan, basterebbe infatti aspettare il suo collasso per prenderla con garanzie e prestiti.
Ecco perché la notizia che PacWest cerca compratori è suonata negativa al mercato. L’istiututo di Los Angeles ha subito precisato di avere una situazione di liquidità «solida» e di non avere una forte fuga di depositi dal salvataggio di First Republic. Anzi, da fine marzo - ha assicurato - ha registrato una crescita dei depositi ai 28 miliardi del 2 maggio. Ma il mercato la guarda con sospetto. La banca ha anche assicurato che «di recente è stata approcciata da vari potenziali partners e investitori» e che «le trattative sono in corso». La speranza è che le vendite finiscano e che la banca possa fare il suo percorso di ristrutturazione senza problemi.
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Forti vendite anche su due altre banche regionali Usa: Western Alliance è arrivata a perdere fino al 62% dopo indiscrezioni - smentite dalla banca - su una sua possibile ricerca di un compratore, mentre First Horizon è crollata fino al 40% per aver rinunciato alla fusione con Toronto-Dominion Bank.
Morya Longo
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