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Ucraina ultime notizie. Fmi: «Guerra avrà conseguenze devastanti per economia russa»

Ucraina, Stoltenberg: "Non escludiamo che Bakhmut possa cadere nei prossimi giorni"

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è arrivato nella notte a Kiev, in Ucraina, per una visita ufficiale durante la quale incontrerà il presidente Volodymyr Zelensky: si parlerà dell’accordo sul grano. Il segretario Nato Stoltenberg sostiene che “non possiamo escludere che Bakhmut possa cadere nei prossimi giorni”. Il presidente Zelensky aveva lanciato ieri l’allarme: se prendono Bakhmut i russi avranno la “strada aperta” verso città chiave dell’Ucraina orientale.

8 marzo 2023
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Zelensky, battaglia per Bakhmut e per il Donbass è la priorità

“Ho tenuto un incontro con i militari e l’intelligence. La linea del fronte, la battaglia per Bakhmut e per l’intero Donbass è la nostra priorità”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale. Lo riporta Ukrinform. “Stiamo facendo di tutto per garantire che le nostre scelte tattici contribuiscano a questo obiettivo strategico e sono grato a ciascuno dei nostri combattenti”, ha aggiunto.

Kiev, raid russi nel distretto di Nikopol, feriti due bambini

“Il distretto di Nikopol della regione di Dnipropetrovsk è stato colpito da bombardamenti nemici con artiglieria pesante. I russi hanno colpito le comunità di Marganetska, Chervonogrihorivska e Nikopol”. Lo ha detto Serhiy Lysak, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, precisando che “sei persone sono rimaste ferite e due di loro sono una bambina di 11 anni e un bambino di 10 anni. Gli altri feriti sono tre donne e un uomo”.

Georgia, Zelensky: auguro successo democratico ed europeo

Nel suo discorso serale alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato della situazione in Georgia auspicando un “successo democratico, un successo europeo”, a proposito delle manifestazioni di piazza contro la discussa legge sugli ’agenti stranieri’. “Non c’e’ ucraino - ha detto Zelensky - che non auguri il successo alla nostra amica Georgia”. “Vogliamo essere nell’Unione europea e lo saremo. Vogliamo che anche la Georgia entri nell’Unione europea, e sono sicuro che ci sarà. Ma vogliamo anche la Moldavia nell’Ue, e ci sarà. Tutti i popoli liberi d’Europa se lo meritano”, ha concluso Zelensky in un altro passaggio del suo discorso serale.

Per approfondire: Georgia, 66 arresti dopo proteste per legge su Ong e media “agenti stranieri”

Duda, “pronti a fornire i Mig-29 a Kiev”

La Polonia è pronta a consegnare i suoi aerei da combattimento MiG-29 di fabbricazione sovietica all’Ucraina. Lo ha detto alla Cnn il presidente Andrzej Duda, precisando che “siamo pronti a consegnare questi velivoli e sono sicuro che l’Ucraina sarebbe pronta a usarli immediatamente”. “Per il futuro - ha aggiunto Duda parlando in occasione della sua visita ad Abu Dhabi - sarebbe importante addestrare più piloti ucraini sui caccia F-16 statunitensi”. La discussione sui MiG-29 polacchi è già sorta lo scorso anno poco dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Secondo gli esperti, il Paese ha ancora circa 30 velivoli di questo tipo in servizio sul fianco orientale della Nato.

Russia discuterà la prossima settimana di rinnovo accordo export grano con inviata Onu <br>

La funzionaria dell'Onu Rebecca Grynspan incontrerà esponenti del governo russo la prossima settimana a Ginevra per discutere dell'estensione dell'accordo per le esportazioni di cereali da alcuni porti ucraini.

Fmi, «guerra avrà conseguenze devastanti per economia russa»

Il Fondo monetario internazionale ha criticato la previsione che la Russia vedrà quest’anno una crescita economica più forte rispetto al Regno Unito o alla Germania, nonostante la crescente pressione delle sanzioni occidentali. Kristalina Georgieva, amministratore delegato del Fmi, ha dichiarato alla Cnn che le prospettive economiche per la Russia oltre il 2023 sono “piuttosto devastanti”. “Secondo le nostre proiezioni a medio termine, l’economia russa sta subendo un calo di almeno il 7%”, ha affermato la Georgieva. A gennaio, l’Fmi aveva previsto che l’economia russa avrebbe avuto una crescita dello 0,3% quest’anno e del 2,1% il prossimo. Le ultime previsioni sia della Banca Mondiale che dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico invece hanno indicato contrazioni rispettivamente del 3,3% e del 5,6% nel 2023. Anche la stessa banca centrale russa ha affermato che quest’anno il prodotto interno lordo potrebbe contrarsi dell’1 per cento.

Intelligence Usa, ”Mosca non vuole conflitto con Usa o Nato ma può accadere”

La Russia probabilmente non vuole confronto diretto con gli Stati Uniti e la Nato ma c’è il potenziale perché questo accada”. E’ questa la conclusione dell’intelligence nazionale Usa, così come contenuto nel rapporto annuale sulle minacce. “I leader russi fino a ora hanno evitato di adottare azioni che allargherebbero il conflitto oltre i confini ucraini, ma il rischio per una escalation rimane significativo”, si legge. La direttrice dell’Intelligence nazionale Avril Haines ha testimoniato al Congresso che “nessuna delle due parti ha un vantaggio chiaro”. “Non prevediamo una ripresa militare russa sufficiente quest’anno per fare altre conquiste territoriali, ma Putin calcola che il tempo gioca a suo favore e che prolungando la guerra, incluse pause nei combattimenti, sia la scelta rimasta migliore per garantire a Mosca i suoi interessi strategici in Ucraina, anche se ci vorranno anni”.

Meloni: «Con Rutte dalla stessa parte, al fianco di Kiev, sostegno a 360 gradi»

«Con Rutte abbiamo parlato ovviamente anche della guerra di aggressione russa all’Ucraina. Siamo due nazioni in prima fila nel sostegno all’Ucraina, per cui da questo punto di vista ci troviamo assolutamente dalla stessa parte e abbiamo discusso su come implementare e coordinare ancora meglio la nostra assistenza all’Ucraina che continuerà, sia a livello multilaterale che bilaterale, a 360 gradi». Così il premier Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte.

Bonomi (Confindustria): «Futuro parte da ricostruzione, Italia sia decisiva»

«Il futuro parte dalla ricostruzione ed è questo l'obiettivo a cui dobbiamo puntare. Il contributo italiano può essere decisivo, sia nei settori come l'acciaio, in cui l'Italia è protagonista, sia in tanti altri dove si apriranno prospettive importanti. Per questo auspichiamo vivamente che vengano poste al più presto le basi di una trattativa, perché senza pace non c'è né sviluppo né crescita». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo in un videomessaggio all’evento ’Dibattito Europa Ucraina’, organizzato da Fondazione Saving Lives con Metinvest a Milano. «Tutti i nostri sforzi devono concentrarsi in questa direzione - ha aggiunto Bononi - poiché sono in gioco i valori della libertà, democrazia e rispetto della sovranità e del diritto internazionale, fondamenti della costruzione europea. Senza dimenticare il ruolo economico dell'Ucraina nel mondo e gli effetti positivi di un ritorno a una condizione di pace sulla crescita e sul benessere del popolo ucraino e su tutti i Paesi interessati da relazioni con questa nazione».

Oggi, ha sottolineato Bonomi, «nonostante il blocco navale russo che limita le esportazioni, il gruppo Metinvest, che ha creato il Centro umanitario Saving Lives, per fornire una continua assistenza alla popolazione con cibo, medicinali e generi di prima necessità, continua a lavorare nel Paese sotto la costante minaccia di bombardamenti russi. È l'impegno più nobile per rendere onore alle centinaia di dipendenti deceduti e alle migliaia impegnate ogni giorno nei combattimenti. Questa realtà virtuosa restituisce speranza nel futuro, una speranza a cui l'Italia vuole dare concretezza, sia in termini umanitari che industriali».

Cnn, diminuisce sostegno russo a gruppo Wagner a Bakhmut

«Il supporto occasionale delle forze regolari russe» al gruppo Wagner che sta combattendo a Bakhmut «sembra che al momento stia diminuendo». Lo riferisce la Cnn, che cita funzionari occidentali. «Parte della disperazione di Wagner, l’esplosione piuttosto emotiva di Prigozhin è perché si vede non solo a corto di risorse umane, ma ora sta anche finendo il supporto dell’artiglieria russa per compensare queste perdite», aggiungono i funzionari.

Storico Kramer; la Russia sta costruendo una nuova cortina di ferro

«C’è una nuova cortina di ferro, ma è quella che sta costruendo la Russia. Durante questa guerra e anche prima la Russia ha attuato la censura e la repressione, chiudendo le frontiere, espellendo le persone e descrivendole come agenti dell’estero e fondamentalmente rendendo la Russia così autoritaria che 100mila russi se ne sono andati. Lo ha fatto per proteggersi dall’influenza occidentale».

È quanto afferma lo storico e analista Mark Kramer, direttore del Center for Cold War Studies dell’Università di Harvard, che domani aprirà il forum internazionale “Borderlands: from the Cold War to the Conflicts of Our Time”, in programma a Udine e Gorizia fino all’11 marzo, organizzato da Friuli Storia con le Università, appunto, di Udine e Harvard. «Sull’Occidente incide che la Russia sia un Paese profondamente autoritario, perché la politica estera che l’attuale governo russo ha perseguito è proprio il risultato di questo sistema autoritario - ha aggiunto lo studioso - e l’avvio di una guerra in una Russia più democratica non sarebbe avvenuto. I Paesi occidentali sentono giustamente la necessità di difendersi dalla Russia, quindi devono spendere molto di più per le forze militari, dunque la reimposizione di una nuova cortina di ferro conta molto».

Onu pronta a mediare per smilitarizzazione centrale Zaporizhzhia

È importante garantire che la centrale nucleare di Zaporizhzhia possa tornare alla normale operatività e l’Onu è pronta a offrire la propria mediazione per cercare la completa smilitarizzazione dell’area intorno alla centrale. Lo ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres nell’incontro con il presidente ucraino Vladimir Zelensky a Kiev, secondo un comunicato diffuso dalle Nazioni Unite. «Anche la sicurezza e la protezione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sono fondamentali - ha affermato Guterres - Credo che sarebbe importante anche una possibile mediazione per cercare la completa smilitarizzazione dell’area, garantendo al tempo stesso che la centrale possa tornare alle normali operazioni. Le Nazioni Unite sono pronte per offrire la propria mediazione».

Norvegia cede base artica a Gb in funzione anti-russa

Si rafforza l’asse militare fra Regno Unito e Paesi scandinavi (oltre che dell’Europa centro-orientale) in chiave di “contenimento” della Russia sullo sfondo della guerra in Ucraina. La Norvegia ha infatti messo a disposizione delle forze britanniche una base a nord del Paese nel quadro di un rafforzamento delle posizioni Nato sul fronte artico, dove Mosca ha un’estensione territoriale enorme. La base, ribattezzata Camp Viking, si trova a circa 65 chilometri da Tromso e aveva ospitato in passato una missione alleata olandese. Ora passa nelle mani di un contingente britannico di ben altro peso, formato da unità d’elite di commando dei Royal Marines. Si tratterà di una base permanente, come si legge in una nota diffusa dagli alti comandi della marina di Sua Maestà, collocata “in posizione ideale” nell’ipotesi teorica di un tentativo d’invasione russo del territorio norvegese.

Borrell: «Ue stanzi 1 miliardo per acquisizione comune munizioni»

L’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, ha proposto ai ministri della Difesa riuniti a Stoccolma lo stanziamento «di un altro miliardo di euro» per l’acquisizione comune, fra i Paesi Ue, di munizioni per l’Ucraina e per i loro magazzini svuotati dai rifornimenti assicurati all’Ucraina in questi mesi di guerra.

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L’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell. (EPA/CHRISTINE OLSSON SWEDEN OUT)

Capo 007 Usa, Putin pensa ancora di poter battere Kiev

I controlli imposti alle esportazioni stanno ostacolando gli sforzi della Russia nella guerra all’Ucraina. Lo afferma la direttrice della National Intelligence americana Avril Haines, secondo la quale - riporta l’agenzia Bloomberg - il presidente russo Vladimir Putin probabilmente ritiene ancora di poter battere Kiev.

Georgia: migliaia a nuova manifestazione davanti Parlamento

Migliaia di manifestanti sono tornati a radunarsi oggi pomeriggio sulla piazza antistante il Parlamento a Tbilisi per protestare contro la legge sugli ’agenti stranieri’ approvata ieri dall’assemblea in prima lettura. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax. Prendendo la parola, Levan Khabeishvili, leader del partito di opposizione georgiano Movimento unito nazionale, ha fatto un appello per tenere manifestazioni quotidiane fino alla revoca della normativa e ha bruciato pubblicamente dei fogli su cui ha detto che era stampato il testo della legge.

Per approfondire:Georgia, 66 arresti dopo proteste per legge su Ong e media “agenti stranieri”

A fine marzo in arrivo 18 Leopard 2 dalla Germania e 3 dal Portogallo <br>

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha annunciato oggi che 18 carri armati di fabbricazione tedesca Leopard 2 provenienti dalla Germania arriveranno in Ucraina entro fine mese, e che nello stesso momento Kiev riceverà tre carri dello stesso modello dal Portogallo.

Filorussi, attacco droni ucraini vicino centrale Zaporizhzhia

Le forze ucraine hanno attaccato oggi con i droni la cittadina di Energodar, dove è situata la centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata dalle forze russe. Lo hanno reso noto le autorità filorusse della città, sottolineando che l’attività nella centrale continua normalmente. L’amministrazione comunale, citata dall’agenzia Ria Novosti, ha denunciato “l’atto terroristico contro la popolazione civile di Energodar”, sottolineando che gli ucraini hanno impiegato munizioni incendiarie provocando un incendio in un’area di quattro ettari sulla sponda sud del bacino della diga di Kakhovka, dove sorge la città. La sponda nord, dove è situata Nikopol, è sotto il controllo delle forze di Kiev. Le fiamme si sono sprigionate lungo la linea elettrica che rifornisce la città.

Stoltenberg, aumentare aiuti e munizioni da scorte alleati <br>

“Importante incontro con i ministri della Difesa Ue a Stoccolma. Mentre la guerra di aggressione della Russia continua, dobbiamo intensificare il nostro sostegno in modo che l’Ucraina prevalga. Ciò include l’aumento delle scorte di munizioni degli alleati e l’approvvigionamento congiunto”. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, su Twitter.

Guterres, cruciale l’estensione dell’accordo sul grano

E’ “cruciale” che l’accordo sul grano in Ucraina venga esteso. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in visita a Kiev.

Media, Iran ha fornito a Russia milioni di munizioni e artiglieria

L’Iran ha fornito segretamente alla Russia grandi quantità di proiettili, razzi e proiettili da mortaio e avrebbe intenzione di inviarne altri. Lo rivela Sky News citando una fonte della sicurezza. La fonte ha affermato che due navi da carico battenti bandiera russa sono partite da un porto iraniano a gennaio dirette alla Russia attraverso il Mar Caspio, trasportando circa 100 milioni di proiettili e circa 300.000 munizioni. Nella spedizione, sempre secondo la fonte, sarebbero state incluse munizioni per lanciarazzi, mortai e mitragliatrici. La Russia avrebbe pagato il tutto in contanti.

Ministro Difesa Berlino, su Nordstream evitare conclusioni affrettate

Sull’attacco al Nordstream bisogna evitare di trarre conclusioni affrettate. Ad affermarlo è stato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, dopo le notizie dei media secondo cui un “gruppo filo-ucraino” potrebbe nascondersi dietro l’attacco dello scorso anno ai gasdotti del Nord Stream. In un’intervista alla Deutschlandfunk, Pistorius ha definito possibile che l’attacco sia stato un’operazione sotto falsa bandiera. “Potrebbe benissimo essere, e questo è menzionato nelle notizie circolate, che si sia trattato di un’operazione sotto falsa bandiera, in altre parole, fatta in modo da far ricadere la colpa sui gruppi filoucraini o far sembrare le cose tali da poter ricondurre con la stessa probabilità agli uni o agli altri. Quindi ora dobbiamo aspettare e vedere come si sviluppano le cose”, ha dichiarato

Mosca, «intense operazioni militari in Donetsk» <br>

Le forze russe hanno condotto intense operazioni nelle ultime 24 ore nel Donetsk con bombardamenti aerei e di artiglieria. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, aggiungendo che “oltre 180 soldati ucraini sono stati eliminati”.

Ue, pronti a estendere protezione profughi ucraini al 2025

La Commissione europea ha deciso di prorogare la protezione temporanea fino a marzo 2024 ed è pronta a prorogarla ulteriormente fino a marzo 2025. Lo annuncia la Commissione Ue, che oggi ha adottato una comunicazione in merito. L’Ue ha attivato il meccanismo previsto nella direttiva sulla protezione temporanea il 4 marzo dello scorso anno per offrire una protezione immediata ed efficace alle persone in fuga dalla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. Finora circa 4 milioni di persone hanno ottenuto protezione immediata nell’Ue, di cui oltre 3 milioni nella prima metà del 2022.

Stoltenberg, non escludiamo che Bakhmut cada a breve

“Non possiamo escludere che Bakhmut possa cadere nei prossimi giorni, questo non sarà necessariamente una svolta nella guerra ma evidenzia solo che non dobbiamo sottovalutare la Russia e dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg arrivando al consiglio informale difesa a Stoccolma.

Berlino, Leopard tedeschi e portoghesi a Kiev entro fine mese

L’Ucraina potrebbe ricevere i primi carri armati Leopard 2 già a fine marzo. Lo ha reso noto il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. “Ho appena saputo che 18 carri armati tedeschi Leopard 2 A6 e i tre Leopard portoghesi possono arrivare tutti insieme in Ucraina a fine mese”, ha detto Pistorius a margine della riunione informale dei ministri della Difesa Ue in Svezia, come riferiscono i media tedeschi. Secondo Pistorius i carri armati arriveranno in Ucraina con equipaggi già addestrati e saranno subito operativi.

Corte Ue annulla le sanzioni contro la madre di Prigozhin

La Corte Ue, in una sentenza pronunciata dalla Corte Generale, ha annullato le misure restrittive europee nei confronti alla signora Violetta Prigozhina, madre di Yevgeniy Prigozhin a capo della Wagner. “Anche se quest’ultima è responsabile di azioni che minano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, il legame tra la signora Prigozhina e suo figlio, stabilito al momento dell’adozione degli atti impugnati, si basa esclusivamente sul loro rapporto familiare e non è pertanto sufficiente a giustificare la sua inclusione” nella lista, si legge nella sentenza.

Mattarella, serve una ferma risposta alla guerra russa

“La protesta delle donne per la libertà incrocia una serie di fondamentali mobilitazioni, a livello internazionale: la pace, la lotta ai cambiamenti climatici e alle povertà, il lavoro, i diritti civili e quelli delle minoranze”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle celebrazioni per l’8 marzo: “la guerra scatenatasi con la sciagurata invasione russa in Ucraina, i conflitti etnici esplosi in diverse parti del mondo, la repressione feroce a opera dei regimi autoritari, il terrorismo internazionale, tentano di riportare indietro la storia e di negare il futuro. La nostra risposta deve essere ferma”.

Ministro Difesa ucraino: «Non c’entriamo con sabotaggio Nord Stream»

Kiev ribadisce di non avere nulla a che fare con il sabotaggio del gasdotto Nord Stream, all’indomani delle rivelazioni del New York Times, secondo cui la responsabilità sarebbe da attribuire a un gruppo pro Ucraina. “Non è una nostra attività, sarebbe un complimento per le nostre forze speciali ma noi non c’entriamo con quello”, ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, a margine di una riunione informale dei colleghi dell’Ue a cui è stato invitato. Secondo lo stesso quotidiano, non risulta che il presidente Volodymyr Zelensky fosse al corrente dell’azione avvenuta nel mar Baltico a fine gennaio.

Nord Stream: procura tedesca, c’è un’imbarcazione sospetta

Nel corso delle indagini sulle esplosioni dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, la Procura federale generale tedesca conferma di aver individuato un’imbarcazione sospetta e di averla fatta perquisire lo scorso gennaio. L’imbarcazione potrebbe essere stata utilizzata per trasportare gli esplosivi. Lo riporta Dpa. Non sono stati comunicati ulteriori dettagli su possibili autori o moventi.

Macron ha evocato con Biden ’prospettive di pace’ <br>

Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso del colloquio telefonico avuto ieri con l’omologo degli Stati Uniti Joe Biden, ha evocato le “prospettive” di lungo termine per un “ritorno della pace in Europa”, ribadendo il sostegno all’Ucraina dinanzi all’aggressione della Russia di Vladimir Putin: è quanto riferisce in una nota la presidenza francese. Durante la conversazione, i due leader hanno “ribadito la loro determinazione a fornire all’Ucraina il sostegno militare necessario, per tutto il tempo che servirà, per fare fallire l’aggressione russa”, sottolinea l’Eliseo, aggiungendo che il leader di Parigi ha anche evocato “con l’omologo americano le prospettive di più lungo termine per un ritorno della pace in Europa”. I due presidenti hanno discusso, in particolare, “delle garanzie di sicurezza che potrebbero venire fornite all’Ucraina in questo quadro”. Da inizio anno, Macron insiste sulla necessità di aiutare l’Ucraina “fino alla vittoria” e anche sulla sua volontà di giungere ad una “sconfitta” della Russia, senza tuttavia rinunciare a porre l’accento sulla preparazione delle future condizioni di pace. Secondo quanto riferito ieri dalla Casa Bianca, i due leader hanno parlato del sostegno all’Ucraina ma anche della cooperazione fra Washington e Parigi nell’area dell’Indo Pacifico e degli “sforzi comuni alle sfide poste dalla Cina”.

Yermak sente Sullivan, tra temi anche Bakhmut <br>

Il capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina Andriy Yermak ha avuto oggi una conversazione telefonica con il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan nell’ambito del dialogo in corso con gli alleati. Lo rende noto la presidenza ucraina, affermando che Yermak ha informato dell’attuale situazione al fronte e delle decisioni prese dal presidente Zelensky e dalla leadership militare in merito al corso dell’operazione di difesa a Bakhmut.

Kiev, distrutti due droni kamikaze russi <br>

Le forze di difesa dell’Ucraina nella notte hanno distrutto due droni kamikaze del tipo Shahed-131/136 lanciati dai russi. Lo ha riferito l’aeronautica militare ucraina, come riporta Ukrinform. “A mezzanotte dell’8 marzo, la difesa antiaerea ha distrutto due droni kamikaze iraniani Shahed-131/136, che gli invasori hanno utilizzato per attaccare l’Ucraina da nord”, si legge nel messaggio su Telegram.

Gb, dilemma russo su nuovo assalto nel Donbass <br>

I russi si trovano probabilmente di fronte al dilemma se tentare un altro assalto a Vugledar, nell’Ucraina orientale, o sostenere gli intensi combattimenti più a nord, vicino a Bakhmut e Kreminna: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Fino a poco tempo fa, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter, il comando russo probabilmente vedeva in uno sfondamento a Vugledar un modo fondamentale per ottenere una breccia significativa dal punto di vista operativo nelle linee ucraine. Gli esperti di Londra ricordano che il 4 marzo scorso il Ministero della Difesa russo ha pubblicato un video di una rara visita in Ucraina del Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. L’unico comandante russo schierato al fronte che appare in quel video, commentano, è il colonnello generale Rustam Muradov, ovvero il responsabile del settore di Vugledar della regione di Donetsk, dove negli ultimi tre mesi sono falliti diversi assalti. Quanto alla visita di Shoigu in Ucraina, i britannici ritengono che sia avvenuta in parte in risposta ai recenti filmati in cui il patron del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, visitava i suoi combattenti al fronte.

Onu, video soldato giustiziato dai russi sembra autentico

Il video di un soldato ucraino disarmato, prigioniero di guerra dei russi, fucilato dopo aver gridato ’Gloria all’Ucraina’, “sembra essere autentico”: lo ha reso noto oggi l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. “Siamo a conoscenza di questo video postato sui social network che mostra un soldato ucraino fuori combattimento apparentemente giustiziato dalle forze armate russe. Sulla base di un esame preliminare, riteniamo che il video sia autentico”, ha dichiarato una portavoce dell’ufficio.

Breton, in Ue serve economia di guerra per armi a Kiev

“Siamo arrivati a un momento cruciale del nostro sostegno per l’Ucraina, è assolutamente obbligatorio che ci si muova in una sorta di economia di guerra per l’industria della difesa, dobbiamo fare ’whatever it takes’ per fornire l’Ucraina di munizioni. Ecco perché oggi presentiamo il nostro piano in tre fasi”. Lo ha detto Thierry Breton, Commissario europeo per il Mercato Interno, arrivando al consiglio informale Difesa a Stoccolma.

Svezia, Ue acquisti munizioni per Kiev pure da altri Stati

“Se ci sono consegne di munizioni all’Ucraina da altri Stati non europei non dobbiamo escluderle, il primo focus dovrebbe essere aiutare Kiev e trovare il modo migliore per farlo”. Lo ha detto Pål Jonson, Ministro della Difesa svedese, aprendo il consiglio di difesa informale di Stoccolma. Uno dei punti più delicati è se comprare le munizioni per Kiev esclusivamente dall’industria europea, rafforzando le linee produttive anche con investimenti pubblici, oppure acquistare sul mercato globale. Tra i 27 non c’è ancora accordo su questo.

Reznikov, Ucraina non c’entra con sabotaggio Nord Stream

“Non c’entriamo nulla con l’operazione di sabotaggio ai danni dei gasdotti Nord Stream: sarebbe un bel complimento per i nostri servizi speciali ma quando si concluderanno le indagini si vedrà che l’Ucraina non ha nulla a che fare con tutto ciò”. Lo ha detto Oleksii Reznikov, Ministro della Difesa ucraino arrivando al consiglio difesa informale di Stoccolma.

Svezia, cruciale dare munizioni a Kiev e aumentare produzione

“Al momento sono cruciali due cose: le munizioni per gli ucraini, che ne hanno bisogno per continuare la guerra, e aumentare la produzione in Europa”. Lo ha detto il ministro della Difesa svedese Pål Jonson aprendo il consiglio informale difesa a Stoccolma. “Ci sono diversi modi per raggiungere questi obiettivi, alcuni parlano della European Defence Agency e credo che sia importante che abbia un ruolo di coordinamento, altri propongono un approccio più regionale”, ha precisato. “Ma è cruciale rafforzare la base industriale europea”.

A Kharkiv si riaccendono i lampioni dopo un anno <br>

Ieri sera i lampioni di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, sono stati accesi per la prima volta dall’inizio della guerra, ha detto il sindaco della città. “Per più di un anno, l’unica fonte di luce a Kharkiv durante le ore buie della giornata sono stati principalmente i fari delle auto. Durante questo periodo, ci sono stati molti incidenti stradali in cui le persone sono rimaste ferite”, ha scritto Ihor Terekhov su Telegram, riferisce il Guardian, spiegando che le luci in città sono state accese dalle 18:00 alle 19:30 di ieri e pubblicando alcune immagini.

Media, «pista Ucraina in indagine tedesca su Nord Stream»

Gli investigatori tedeschi non hanno ancora trovato alcuna prova su chi abbia ordinato e compiuto il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream lo scorso settembre, ma la pista sulla preparazione dell'attacco esplosivo porterebbe “in direzione dell'Ucraina”. Lo scrive Tagesschau, citando una ricerca di Ard, Swr e Zeit.
Secondo le indagini degli inquirenti citate da Tagesschau, il sabotaggio clandestino sarebbe stato compiuto con l'aiuto di uno yacht noleggiato da una società con sede in Polonia, apparentemente a due cittadini ucraini. L'operazione segreta in mare sarebbe stata condotta da una squadra di sei persone: cinque uomini e una donna. Sempre secondo l'ipotesi citata da Ard-Swr-Zeit, il gruppo sarebbe stato composto da un capitano, due sommozzatori, due assistenti subacquei e una dottoressa, che avrebbero trasportato gli esplosivi e li avrebbero piazzati. La nazionalità dei responsabili non è apparentemente chiara.
Il gruppo avrebbe utilizzato passaporti falsi, che sarebbero stati usati, tra l'altro, per noleggiare la barca. Gli investigatori avrebbero però localizzato la posizione dell'imbarcazione nel giorno successivo al sabotaggio nei pressi dell'isola danese di Christians›, a nord-est di Bornholm, vicino al luogo del sabotaggio. L'imbarcazione sarebbe stata poi restituita da chi l'ha affittata e gli investigatori avrebbero trovato tracce di esplosivo sul tavolo della cabina.
Un servizio di intelligence occidentale avrebbe trasmesso già in autunno ai servizi partner europei l'ipotesi che responsabile del sabotaggio del Nord Stream fosse stato un commando ucraino. In seguito, ci sarebbero state ulteriori indicazioni di intelligence che suggerivano la responsabilità di un gruppo filo-ucraino. Come spiega Tagesschau, nonostante la pista porti in Ucraina, non verrebbe esclusa l'ipotesi di un'operazione 'false flag'.
Il governo tedesco ha dichiarato in serata che “il Procuratore generale federale (GBA) sta indagando sulla questione dall’inizio di ottobre 2022. Ha quindi la sovranità sul procedimento. Inoltre, sono in corso indagini sulle esplosioni in Svezia e Danimarca, ciascuna sotto l'egida delle autorità nazionali. Recentemente, pochi giorni fa, Svezia, Danimarca e Germania hanno informato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che le indagini erano in corso e che non c'erano ancora risultati”.

Peskov, «su attacco Nord Stream campagna di disinformazione»

Le notizie che indicano un “gruppo filo-ucraino” dietro gli attacchi ai gasdotti Nord Stream lo scorso anno fanno parte di una “campagna di disinformazione” dell’Occidente. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia di stampa Ria Novosti. ’’E’ evidente che gli autori dell’attacco vogliono distogliere l’attenzione. Questa è un’ovvia campagna di disinformazione coordinata dai media”, ha detto Peskov. L’Ucraina ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’attacco a Nord Stream, mentre ieri in New York Times ha pubblicato ieri un rapporto di intelligence che parlava di un ’’gruppo filo-ucraino’’ dietro l’esplosione.

Esercito Kiev, respinti oltre 100 russi in ultime 24 ore <br>

L’esercito ucraino ha respinto oltre 100 attacchi russi in cinque aree del Paese nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine, Lo riporta il Kiev Independent. Secondo l’aggiornamento, le forze russe stanno concentrando i loro sforzi sulla conduzione di offensive verso Kupiansk nella regione di Kharkiv e Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Shakhtarsk nella regione di Donetsk. Nelle ultime 24 ore, la Russia ha lanciato 24 attacchi aerei e un attacco missilistico inoltre un drone Shahed di fabbricazione iraniana è stato abbattuto. La Russia ha anche bombardato dozzine di comunità di confine nelle regioni di Sumy, Cherniviv e Kharkiv.

Think tank Usa, russi non hanno forze per andare oltre Bakhmut <br>

La Russia “non ha la capacità” di sfruttare l’eventuale “cattura tattica” di Bakhmut “per generare effetti operativi”. Lo afferma l’Institute for the Study of War, think tank americano, nel suo aggiornamento giornaliero sul conflitto. Secondo l’Isw alle forze russe potrebbero anche mancare le “forze meccanizzate necessarie per avanzare oltre Bakhmut”, inoltre “i distaccamenti d’assalto tattici usati negli assalti contro Bakhmut non sono probabilmente in grado di condurre una guerra di manovra”.

Guterres a Kiev, colloqui con Zelensky su accordo export grano

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è arrivato nella notte a Kiev, in Ucraina, per una visita ufficiale durante la quale incontrerà il presidente Volodymyr Zelensky. Lo conferma il portavoce Stephane Dujarric all’agenzia di stampa tedesca Dpa, ricordando che ieri il capo delle Nazioni Unite era atterrato in Polonia e da lì era partito per l’Ucraina. Durante quella che è la sua terza visita in Ucraina dall’inizio della guerra, Guterres incontrerà il presidente Zelensky per colloqui sull’estensione dell’accordo sul grano raggiunto a luglio tra Kiev e Mosca con la mediazione di Onu e Turchia per consentire l’esportazione di cereali ucraini dal Mar Nero. Guterres discuterà della continuazione dell’accordo “in tutti i suoi aspetti e altre questioni pertinenti”, ha spiegato Dujarric.

Capo Wagner, preso completo controllo parte est Bakhmut <br>

Le forze russe hanno preso il pieno controllo della parte orientale della città ucraina di Bakhmut, ha comunicato oggi la Wagner. “Tutto a est del fiume Bakhmutka è completamente sotto il controllo della Wagner”, ha affermato sul suo canale Telegram il fondatore del gruppo mercenario Evgeny Prigozhin.

Sindaco Melitopol, mia città occupata pronta a essere liberata

“Non sto bene perché la mia città è ancora sotto occupazione russa. I nostri eroici soldati stanno combattendo da leoni nella difficile battaglia di Bakhmut nel Donbass, e spero con tutto il cuore che presto anche Melitopol venga liberata con la stessa determinazione. Non voglio andare nei dettagli, ma ho buoni motivi per crederlo e ritengo possa avvenire nei prossimi mesi”. Lo racconta in un’intervista al Corriere della Sera, Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol. “Abbiamo l'esperienza delle altre città che sono già state liberate negli ultimi mesi, come Karkhiv, Kherson, Izyum o Lyman. Abbiamo pronte le squadre dei tecnici per riallacciare la rete elettrica, le tubature dell'acqua, il riscaldamento e tutto il resto. Dopo la liberazione dovremo facilitare al più presto il ritorno dei nostri cittadini”, aggiunge. L’uomo fu anche rapito dai russi pochi giorni dopo l’invasione. “Il 24 di febbraio 2022 decisi di restare per occuparmi della nostra gente. I russi arrivarono molto velocemente e fecero irruzione più volte in ufficio alla municipalità per convincermi a cooperare. Io rifiutati fermamente, sino a che l'11 marzo venni rapito dai soldati - racconta - tutti noi catturati dai russi siamo stati torturati. Poi dopo sei giorni mi scambiarono con nove soldati russi”.

Capo forze armate vede comandanti Usa, Uk e Polonia <br>

Il comandante in capo delle forze armate ucraine Valerii Zaluzhnyi ha riferito di aver incontrato quattro leader militari di paesi occidentali. Zaluzhnyi ha spiegato su Telegram di aver visto ieri il generale americano Christopher Cavoli, comandante del Comando alleato Nato supremo in Europa (Saceur); l’ammiraglio britannico Tony Radakin, capo di Stato maggiore della difesa del Regno Unito; il generale polacco Rajmund Andrzejczak, capo di Stato maggiore delle forze armate della Polonia; il tenente generale americano Antonio Aguto, comandante del Gruppo assistenza e sicurezza Ucraina. Il comandante in capo delle forze armate ucraine ha affermato di averli informati della situazione sul campo di battaglia, in particolare a Bakhmut. E’ stata anche discussa - ha scritto Zaluzhnyi - la fornitura di aiuti militari all’Ucraina, comprese armi e munizioni

Slovenia, no a dichiarare Russia sponsor terrorismo <br>

La commissione per la Politica estera della Camera bassa del Parlamento sloveno ha respinto la proposta di designare la Russia come “uno Stato sponsor del terrorismo”, riporta l’Agenzia di stampa della Slovenia (Sta). La proposta era stata avanzata dal Partito democratico sloveno (Sds) e dal suo leader, l’ex primo ministro Janez Jansa. Il 23 novembre il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che menziona la Russia come uno Stato sponsor del terrorismo.

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