di Federico Cociancich
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Mercedes-Benz cambia rotta sul software. La stella prosegue sullo sviluppo di un proprio sistema operativo MB.OS ma si apre ai servizi di Google, La casa delle tre punte infatti ha unito le forze con Big G per creare un’esperienza di navigazione e adeguata ai tempi.
Mercedes Benz ha annunciato lo sviluppo di un proprio sistema operativo pensato per la gestione delle auto del futuro: Mercedes-Benz Operating System – MB.OS.
Durante un evento internazionale a Sunnyvale, in California, la casa di stoccarda ha illustrato l'architettura del proprio sistema operativo MB.OS, che vedrà la luce a metà del decennio sulla la nuova piattaforma Mercedes Modular Architecture (MMA) e verrà adottato da tutte le vetture future del brand tedesco.
Basato su un’architettura chip-to-cloud, il nuovo sistema operativo si occuperà della gestione totale del veicolo: dall'infotainment, alle funzionalità di guida autonoma, dal comfort e la regolazione termica, fino alle funzioni di guida e di gestione della ricarica. Le architetture chip-to-cloud sfruttano processori locali particolarmente potenti e riescono a garantire funzionalità aggiuntive grazie a un costante flusso di dati con specifici servizi remoti (in cloud).
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Per la realizzazione di questo sistema operativo Mercedes si affiderà a partner come nVidia, per la parte hardware e gestione di scenari per la guida autonoma, e Google, per quanto riguarda la navigazione avanzata. Google sarà inoltre coinvolta nell'infotainment: al pari dei sistemi operativi per smartphone, infatti, anche MB.OS permetterà di installare app come TikTok, YouTube, Zync (che permette la visione di film ottimizzandoli per gli schermi delle auto) e altre.
Quattro i punti cardine del nuovo sistema: apertura verso terzi (e la partnership con Google ne è un esempio), servizi personalizzati attraverso Mercedes Me ID, attenzione alla privacy sin dalle prime fasi di sviluppo e aggiornamenti continui (via OTA). Inoltre alla base del nuovo sistema operativo c'è ovviamente la sicurezza, sia intesa come affidabilità, grazie a sistemi ridondanti, sia come capacità di resistere a eventuali attacchi informatici: non a caso questa parte verrà sviluppata a Tel Aviv, in Israele.
Perché un sistema operativo proprietario
Mercedes Benz sembra fare una scelta in controtendenza rispetto ad altri brand e Gruppi automobilistici, che sempre più stanno affidando a terzi lo sviluppo del software di gestione dei propri veicoli. La storia informatica insegna che realizza un sistema operativo non è affatto un'operazione semplice: servono importanti investimenti, la massima attenzione alla sicurezza e devono essere previsti aggiornamenti continui. Allora perché Mercedes ha scelto di percorrere questa strada? Per avere il controllo sui servizi a valore aggiunto che vedremo sulle auto del futuro: molti di quelli che oggi vengono chiamati “optional” si trasformeranno infatti in servizi in abbonamento (a pagamento). Gli ambiti riguarderanno sia l'intrattenimento, con la possibilità di accedere a giochi, film, app social e altro, sia la produttività, con possibilità di remote working sempre più spinte, fino a servizi come l'attivazione degli ausili alla guida (adas) su richiesta. L'obbiettivo dichiarato di Mercedes è quello di raggiungere entrate per miliardi di euro entro la fine del decennio. I vantaggi Un sistema operativo proprietario, d'altro canto, consente di offrire un'esperienza di intrattenimento personalizzata, in grado di sfruttare tutte le avveniristiche soluzioni di cui saranno dotate le auto di prossima generazione (gli schermi da montante a montante tra tutte), di gestire al meglio le evoluzioni future delle soluzioni di guida autonoma, con la gestione globale di tutta la sensoristica, e persino di ottimizzare la guida in funzione dell'autonomia e dei tempi di ricarica. Mercedes ha riportato, come esempio, la possibilità di modificare i parametri di guida in funzione della presenza o meno di vento per mantenere livelli di autonomia ottimali in funzione del proprio percorso. La possibilità di una personalizzazione accurata è uno degli elementi chiave su cui punta il marchio con la stella per offrire un'esperienza luxury: significa trovare il sedile regolato ad hoc, la propria stazione radio preferita già sintonizzata, la propria temperatura ideale già impostata, e i parametri di guida come si utilizzano solitamente.
Partnership con Google per una navigazione evoluta
Per quanto riguarda la navigazione e l'esplorazione del territorio, Mercedes ha scelto Google come partner strategico. L'accordo consente al brand tedesco di creare un’esperienza di guida che abbina la propria esperienza di navigazione con le informazioni di Google Maps Platform, e non solo. Grazie all'Intelligenza Artificiale, ai dati e alle soluzioni di infrastruttura aperta di Google Cloud sarà infatti possibile implementare informazioni dettagliate sui luoghi (Place Details, con orari, opinioni e altro), dati sul traffico in tempo reale e predittivo, percorsi automatici e altro ancora. Inoltre, Mercedes-Benz utilizzerà i dati di Google Maps per abilitare le funzioni di guida assistita, come la regolazione automatica della velocità prima di incroci, rotatorie o curve. La partnership comprende anche il lato entertainment: YouTube verrà integrato nel sistema di infotainment Mercedes-Benz e i suoi filmati saranno visualizzabili direttamente negli schermi in alta definizione delle nuove vetture. Grazie a questa partnership, Mercedes-Benz sarà la prima casa automobilistica a creare una propria esperienza di navigazione con il proprio marchio, basata sui nuovi dati e sulle nuove funzionalità di navigazione di Google Maps Platform.
Gli interni della Nuova Classe E
Per avere un'idea di come potrebbe essere la nuova interfaccia del sistema operativo si possono osservare gli interni della Nuova Classe E, non a caso mostrati in anteprima durante l'evento californiano. Grazie agli schermi che riempiono l'abitacolo, Classe E raggiunge nuovi livelli di personalizzazione e interazione. Allo stesso tempo, la sua architettura elettronica, basata più sul software che sull’hardware, crea le basi per aggiornare i sistemi dell’abitacolo in una prospettiva più personale. Ne è un esempio la possibilità di “visualizzare i suoni”: grazie alla nuova illuminazione attiva, la musica a bordo diventa un’esperienza “trisensoriale”. Brani musicali, così come la colonna sonora di film e app, si possono ascoltare (anche con tecnologia Dolby Atmos), sentire (attraverso i convertitori di segnali elettrici del Surround Sound System Burmester 4D) e ora anche “vedere”. Il lancio di Classe E inizia con la Berlina, i primi modelli della Serie 214 saranno disponibili presso i concessionari europei la prossima estate.
Mercedes, e qui forse non se ne sentiva il bisogno, ha anche deciso di integrare a veicolo spento TiKTok nel sistema della prossima Classe E
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