Vertice del centrodestra: restiamo coalizione, anche su Quirinale
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Il centrodestra prova a ripartire dopo un voto amminitrativo che lo ha visto uscire sconfitto nelle principali sfide (da Roma a Napoli, passando per Torino). Lo fa con un vertice a Roma tra i tre leader della coalizione Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi e concluso con l’impegno preso assunto in una nota di tenere «incontri periodici - con frequenza settimanale - per concordare azioni parlamentari condivise». E guardando al prossimo, decisivo appuntamento: la scelta del successore di Sergio Mattarella. «Il centrodestra - si legge nella nota congiunta diffusa al termine dell’incotnro che si è svolto nella residenza di Berlusconi sulla via Appia - intende muoversi compatto e per tempo per preparare i prossimi appuntamenti elettorali e politici, con particolare attenzione all’elezione del prossimo presidente della Repubblica».
Propositi di compattezza ribaditi da Salvini ai cronisti fuori dal Senato: «La lezione delle amministrative ci è servita, sia la sconfitta nei grandi comuni che l’astensionismo da record. Un centrodestra diviso e litigioso allontana fiducia e italiani e quindi abbiamo il dovere di lavorare compatti e il primo atto di compattezza lo dobbiamo dimostrare nelle prossime settimane con la legge di bilancio». Il segretario della Lega ha spiegato: «La mia speranza e il mio obiettivo è di andare unitamente da Draghi sia chi è in maggioranza sia chi è all’opposizione per portare le richieste del centrodestra sul taglio delle tasse e avere una manovra coraggiosa che metta ancora più miliardi sul taglio tasse, sulle bollette di luce e gas, per chi assume lavoratori, per evitare il lavoro nero e che tenga in vita la flat tax».
Alla domanda su un eventuale sostegno del suo partito alla richiesta di dimissioni della ministra degli Interni, avanzata più volte da Fratelli d’Italia Salvini ha risposto: «Parleremo di tutto e sceglieremo tutto unitariamente, di questo oggi non abbiamo parlato». L’ex ministro dell’Interno ha chiarito che nel vertice del centrodestra non si è parlato delle posizioni sui no vax, sul green pass né di leadership nel centrodestra. E ha concluso: «Abbiamo parlato di manovra e di taglio tasse», ribadendo che «gli italiani che sono rimasti a casa ci hanno dato un segnale che cogliamo con estrema serietà e attenzione».
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