di Filomena Greco
Una delle aree di produzione di Skf
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Dalla loro parte hanno il fatto di appartenere ad un gruppo svedese, con una cultura radicata in tema di sostenibilità. Per Skf Italia –14 siti produttivi di cui 8 in Piemonte – azienda leader nel settore dei cuscinetti a sfera nell’automotive e nell’Industrial, è tempo di accelerare sul fronte della transizione ecologica. «Il tema dell’efficientamento energetico – spiega Michele D’Aleo, SKF Energy Manager – entra già in fase di progettazione dei prodotti, non si tratta di proporre al mercato un cuscinetto ma di garantire prestazioni, un servizio innovativo e un fine vita in grado di ridurre l’impatto sull’ambiente». Dunque cuscinetti a sempre minore attrito, studio di soluzioni destinate a mercati nuovi come elettrificazione e risorse rinnovabili, remanufacturing, ricondizionamento degli oli e efficientamento dei processi. In primo piano anche il tema del miglioramento delle performance energetiche degli stabilimenti. «Il 2000 è stato un anno cruciale, abbiamo iniziato a rendere visibili le prestazioni dei siti produttivi, a documentarle – racconta D’Aleo – nel 2015 poi tutti gli stabilimenti italiani hanno aggiunto la certificazione dei sistemi di gestione dell’energia secondo lo standard ISO 50001 alla già acquisita certificazione ambientale ISO 14001». A dare maggior impulso alla trasformazione c’è stata nel 2019 l’emissione del primo green bond del Gruppo per incentivare gli investimenti mirati ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2030 (Carbon Neutral Program). A questo obiettivo si è aggiunto, nel 2021, il “Decarbonizing in Progress”, programma destinato ad azzerare le emissioni in tutta la catena di fornitura entro il 2050.
In Italia negli ultimi due anni sono stati investiti 12 milioni in progetti green relativi al recupero di oli usati nei processi produttivi, fotovoltaico e nuovi canali di produzione a risparmio energetico. A questi va aggiunto l’investimento extra di 40 milioni per realizzare il nuovo building di Airasca, nel Torinese. «Si tratta di una nuova unità produttiva destinata ai cuscinetti di precisione – spiega D’Aleo – con linee realizzate attraverso tecnologie volte al risparmio di energia e di semilavorati, con la certificazione Leed per l’intero fabbricato». Sarà un plant carbon neutral che entrerà in piena produzione entro il 2024, con soluzioni mirate come il recupero termico dal circuito di raffreddamento dei compressori e l’impianto geotermico ad alta efficienza destinato alla climatizzazione. «L’Italia è stata all’avanguardia e dal 2018 abbiamo iniziato a stipulare contratti per energia elettrica green per arrivare nel 2019 alla fornitura di energia elettrica esclusivamente derivante da fonti rinnovabili» conclude D’Aleo.
Filomena Greco
redattrice
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