di Vitaliano D'Angerio
(AFP)
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Il cambiamento climatico è un problema rilevante che abbiamo di fronte in tutta la sua evidenza e che deve essere gestito in tempo utile. Lo stesso vale per la pensione: una mancata pianificazione previdenziale vedrà gli effetti negativi manifestarsi nel futuro. Il rischio climatico e quello previdenziale sono due esempi di come l’uomo abbia difficoltà con le problematiche che bisogna affrontare ora per evitare conseguenze nefaste nel lungo periodo. Tali rischi, probabili e di grande impatto ma spesso trascurati, sono stati identificati con una metafora animale: dopo l’elefante nella stanza e il cigno nero, ecco il “rinoceronte grigio”, che è anche il titolo del libro di Michele Wucker, analista e commentatrice americana, esperta di crisi economiche che ha pubblicato in Italia il testo con Roi Edizioni.
Il libro, tradotto in italiano, verrà presentato nel corso dell’evento organizzato dalla società di gestione Anima durante il Salone del Risparmio. «Quella del rinoceronte grigio è una metafora molto calzante per il mondo del risparmio e in particolare per l’ambito della pianificazione previdenziale – evidenzia Alessando Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima –. Le persone tendono a distogliere lo sguardo da problemi rilevanti che hanno di fronte per guardare altrove e non affrontarli».
Situazioni lontane nel tempo dunque. «Il cambiamento climatico, la previdenza – ricorda Melzi d’Eril – ma anche l’ammodernamento delle infrastrutture pubbliche, gli attacchi cibernetici e l’invecchiamento della popolazione sono tutti rischi probabili. Non si può guardare in altra direzione e far finta di non vederli».
Come si fa a gestire il rinoceronte grigio del risparmio? Perché in tale ambito i problemi sono tanti a cominciare dalla scarsa educazione finanziaria delle giovani generazioni. «Quello dell’educazione finanziaria è un punto cruciale. È un rinoceronte grigio che va assolutamente affrontato per evitare effetti negativi futuri per le giovani generazioni – afferma l’amministratore delegato di Anima –. Noi siamo molto attivi su questo versante sia con la rete di distribuzione sia nelle scuole».
Il Governo tra l’altro si sta attivando proprio con programmi legati all’educazione finanziaria. «È un passo fondamentale nella direzione giusta – conferma il manager – ma bisogno aiutare anche gli adulti su questo versante». Anima in particolare è attiva nel monitoraggio delle esigenze di risparmio delle famiglie con un Osservatorio semestrale «che ci aiuta a capire le tendenze e i bisogni delle persone, giovani e adulte».
C’è poi la grande sfida Esg. Gli investimenti sostenibili al centro delle strategie di molte società di gestione. «È l’adattamento degli investimenti a un nuovo sistema valoriale – ricorda Melzi d’Eril –. Noi di recente abbiamo lanciato il fondo Anima Net Zero Azionario Internazionale, che affronta il rinoceronte del cambiamento climatico sostenendo la transizione energetica attraverso la selezione delle imprese che rispettano i criteri Esg e che adottano piani di riduzione e azzeramento delle emissioni nette».
Ci sono poi i rinoceronti di Anima: «Uno dei nostri rinoceronti si chiama consolidamento bancario. Il fenomeno è iniziato a metà degli anni Duemila. Noi lo abbiamo affrontato per tempo con l’aggregazione di varie società di asset management, aumentando le nostre dimensioni».
Vitaliano D’Angerio
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