Sangalli (Pres. Confcommercio): "Previsioni Def ottimistiche. Economia rallenta, serve fare di più"
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Guerra, ok, coronavirus pure, ma la parola dell’ultimo mese è sicuramente «inflazione». Tra il 21 marzo e il 20 aprile scorsi il sostantivo femminile più temuto dalle nostre tasche ha ottenuto 1.798 citazioni sulle principali emittenti televisive italiane (i canali generalisti Rai1, Rai2, Rai3, Rete4, Canale5, Italia1, La7 e le reti allnews RaiNews24, SkyTg24 e TgCom24), dove è stato pronunciato 60 volte al giorno (due volte e mezzo all’ora). In pratica, mettendo insieme radio e Tv, l’inflazione ce la troviamo davanti ogni 25 minuti.
Lo rileva il monitoraggio svolto da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. La parte del leone, come prevedibile, la fanno i canali allnews, con 1.055 citazioni sulle 1.798 complessive. A parlare di inflazione è stato soprattutto TGCom24 (410), seguito da SkyTg24 (333) e RaiNews24 (312). Fra le reti generaliste, il primato spetta a Rai3 (163), seguita sostanzialmente a pari merito da La7 (133), Rai1 (132) e Canale5 (131). Più distaccate, invece, Rete4 (85 menzioni), Rai2 (79) e Italia1 (20). L’indagine di Mediamonitor.it evidenzia inoltre che i giorni in cui si è parlato maggiormente di inflazione sono il 31 marzo e il primo aprile (rispettivamente 115 e 177 citazioni), cioè quando l’Istat ha diffuso i dati provvisori sui prezzi al consumo, e il 19 aprile (122), giorno in cui il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime di crescita per l’Italia per il 2022.
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