di Simona Rossitto
Filippo Ligresti, vice presidente di Dell Technologies Italia
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(IL Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Ricavi in crescita, e occupazione in aumento di circa il 10% , quindi di 70 persone, focus su cloud, in vista del polo nazionale, e sul 5G. A tracciare un bilancio delle attività italiane di Dell Technologies nel nostro Paese sono Filippo Ligresti, vice president e general manager della filiale italiana e il sales manager Alessandro Colonna. La società inoltre, spiega Ligresti a DigitEconomy.24 (report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School), è pronta a lavorare sulle prospettive che offre il Pnrr con un team ad hoc che segue i bandi di gara e lo sviluppo dei progetti.
Dottor Ligresti, come pensate di chiudere l'anno? Su quali business punterete maggiormente? Aumenterete l'occupazione, al momento di 700 persone?
I risultati del terzo trimestre di Dell Technologies, a livello mondiale, sono stati molto positivi e confermano una crescita, per fatturato, che si attesta al 21%, grazie alle prestazioni positive di tutte le business unit, con un forte posizionamento per la parte server, storage e commercial Pc. Nel corso dell'anno è cresciuta la domanda da parte dei clienti per le moderne infrastrutture It e la trasformazione digitale, aprendo importanti opportunità di crescita per l'ambito delle telecomunicazioni, del multicloud e del 5G. In questo contesto favorevole, anche l'Italia ha contribuito significativamente ai risultati raggiunti, riportando una crescita in linea con l'andamento globale. A livello occupazionale, stiamo crescendo e prevediamo di aumentare le risorse del circa il 10% complessivamente. Anche la struttura dedicata alle telecom, creata a livello mondiale più di un anno e mezzo fa. prevede inserimenti specificii in Italia con risorse dedicate per lavorare al fianco dei nostri partner. Inoltre, con i progetti in Italia che si aprono sulla base dei fondi del Pnrr, un team ad hoc segue i bandi gara e l'implementazione di alcuni progetti specifici che vedranno coinvolta Dell Technologies, soprattutto nell'ambito della pubblica amministrazione e della sanità.
Prevedete che il trend di crescita registrato nella digitalizzazione del Paese con la pandemia continuerà con gli stessi ritmi?
Sicuramente l'emergenza sanitaria che ha impattato tutti a livello mondiale ha dato una spinta decisiva alla diffusione del digitale su scala internazionale e nazionale e a livello trasversale su tutti i settori; è fondamentale che questa spinta non si affievolisca, ma che si riescano a indirizzare gli sforzi delle aziende verso la digitalizzazione in modo più razionale, per consentire loro di ottenere il massimo dei vantaggi dal percorso di digital transformation avviato.Un recente studio condotto da Forrester Consulting e commissionato da Dell Technologies ha analizzato le risposte di decision-maker in 45 Paesi del mondo sulla trasformazione digitale. A livello italiano è emerso che il 45% delle aziende intervistate dichiara di non essere ancora riuscito a raggiungere i propri obiettivi di digitalizzazione. Si tratta di un dato inferiore rispetto a Paesi generalmente considerati più maturi rispetto all'Italia dal punto di vista dell'innovazione: in Inghilterra è il 55%, mentre si assesta al 52% in Germania e al 56% in Francia. Inoltre, secondo la ricerca, crescerà ancora l'investimento IT delle aziende italiane, con un incremento del 65% entro il 2024. Sono, quindi, segnali incoraggianti che ci fanno ritenere ci siano ampie prospettive di far evolvere questo trend per portare la trasformazione digitale a una fase più matura.Inoltre, siamo convinti che il Pnrr rappresenti un'opportunità senza eguali: sono in arrivo grandi investimenti infrastrutturali e la digitalizzazione impatta molte delle missioni previste, dalla transizione ecosostenibile alla mobilità, dall'inclusione sociale alla sanità e alla formazione.
Avrete un ruolo anche nella partita del cloud in Italia con la creazione del polo strategico nazionale?
Guardiamo con interesse alla creazione e l'evoluzione del polo strategico nazionale, perché riteniamo di avere le competenze e il know-how per poter dare il nostro contributo. Lavoriamo con diversi partner in Italia sul cloud, tra cui Microsoft, e riteniamo che, una volta definite le regole di partecipazione, anche Dell Technologies possa avere un ruolo nell'ecosistema degli operatori che contribuiranno alla realizzazione del Cloud nazionale.
Dottor Colonna, quail prospettive per il 5G nell'ambito del vostro business?
Il 5G è e sarà anche per il prossimo anno un'area di focalizzazione per Dell Technologies, perché è uno dei fattori abilitanti della trasformazione digitale. Il 5G e l'edge computing rappresentano infatti gli elementi che permetteranno di guidare l'evoluzione dello scenario telco: le reti di telecomunicazione diventeranno piattaforme mobile in cui i carichi di lavoro radio, core e It, saranno in esecuzione su un'unica infrastruttura comune, e saranno in grado di fornire e abilitare nuovi servizi. Inoltre, tra i trend in crescita nel prossimo anno, riteniamo che ci sia all'apertura dell'ecosistema della mobilità privata nel percorso verso il 5G. Nel 2022 assisteremo al passaggio al 5G, nel momento in cui disporremo di prestazioni più elevate e di un 5G più scalabile, insieme a nuove funzionalità 5G come Ultra Reliability Low Latency Communications e Massive Machine Type Communicator. Come Dell Technologies partecipiamo al gruppo di lavoro che affianca la Commissione Europea nella definizione di standard aperti comuni Open Ran (Open Radio Access Network), insieme a operatori di telecomunicazioni e fornitori di tecnologia, per permettere l'interoperabilità dei diversi fornitori di rete e fare servizi innovativi possano essere implementati più velocemente.
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