di Monica D'Ascenzo
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L’innovazione a tutto tondo, ma anche la moda, la sostenibilità e l’immobiliare. Gli investimenti privati di Giorgio Chiellini, capitano della Nazionale italiana di calcio e della Juventus, sono diversificati e sono frutto di una decisione presa molti anni fa. «Da calciatore fin da giovane ho pensato di dover assicurare il mio futuro. A 25 anni ho deciso di investire in modo da poter avere lo stesso tenore di vita a 34 anni, anche a zero entrate» sottolinea Chiellini, che oggi di anni ne ha 38 e ha conquistato con gli azzurri la coppa dell’Europeo l’estate scorsa.
D’altra parte la formazione per affrontare con competenza le scelte finanziarie non gli manca, considerato che è laureato in Economia e Commercio e nel 2017 ha conseguito la laurea magistrale in business administration con 110 e lode. Negli investimenti si è sempre fatto assistere da un consulente che lo segue ormai da tempo, Michele Renucci, con cui «ho condiviso un piano a lungo termine che nei primi anni è stato caratterizzato da accantonamenti per potermi garantire una rendita una volta terminata la carriera calcistica. Con il tempo, poi, ho investito nell’immobiliare e sui mercati finanziari in azioni e obbligazioni».
Con l’età e la carriera sono mutate anche le esigenze di investimento. «In questi ultimi anni la carenza sul mercato di prodotti finanziari a buon rendimento e basso rischio mi ha portato a valutare una diversificazione guardando anche al segmento del venture capital e del private equity. Le forme attraverso le quali investo sono due: in equity o in obbligazioni private», spiega il calciatore al Sole 24 Ore, aggiungendo: «Le proposte a volte arrivano dal mio consulente a volte da fonti esterne, amici vicini con cui sono cresciuto. I business plan che vedo sono tutti belli e le stime indicano tanti zero alla fine del conto economico, ma le realtà poi sono da valutare con attenzione. Devo ammettere che vado anche a sensazione».
Sensazioni guidate anche dalle sue passioni, come nel caso dei videogame. «Il gaming è uno dei settori a cui sono sempre stato interessato, prima come utente e poi come potenziale investitore. Ho conosciuto alcuni ragazzi di Napoli e sono entrato nel mondo degli esport investendo nella loro start up». Chiellini ha partecipato ad un round d'investimento di 2Watch chiuso ad ottobre 2021 per un valore complessivo di 1,3 milioni, che ha visto fra gli altri sottoscrittori anche Giancarlo Fisichella, ex pilota di Formula 1. In un ambito affine l’investimento in Sport Horizon, fondo di investimento che ha come focus start up innovative, tra cui Play Your Future, una piattaforma di e-learning.
Dagli esport alla moda: «Ho investito in Golden Goose quando nel 2020 è passata dal fondo Carlyle a Permira. Credo che abbiano fatto un lavoro straordinario nel creare un brand simile» spiega il calciatore, riferendosi all’operazione che ha portato nel portafoglio di Permira il brand nato nel 2000 a Venezia, che si è sviluppato
dalle sneaker al total look.
Chiellini si dice anche «un amante della tecnologia e dell’innovazione», tanto da scegliere di puntare su Vedrai, società fondata dal 26enne Michele Grazioli specializzata nello sviluppo di soluzioni basate su intelligenza artificiale per le Pmi. All’aumento di capitale da 5 milioni hanno partecipato 32 investitori e Chiellini non era l’unico nome noto: tra gli altri il presidente di Azimut Pietro Giuliani, Andrea Bocelli, Piero Angela e il ceo di Calzedonia Sandro Veronesi.
L’ultimo investimento in ordine di tempo è quello nel dicembre 2021 nella start up Meeters , piattaforma digitale attraverso la quale si organizzano esperienze a pagamento nella natura. In precedenza, però, Chiellini aveva puntato anche su Treedom , piattaforma su cui è possibile acquistare alberi per la riforestazione. «Il settore della sostenibilità mi è particolarmente caro, perché credo sia diventata per tutti noi una priorità. Io sono papà di due bambine e negli investimenti penso anche al loro futuro» sottolinea il difensore.
Non mancano poi gli investimenti nella comunicazione integrata con Mate, società che lo vede socio al 33% a testa con l’ex compagno della Juve Claudio Marchisio. Se c’è un comparto a cui non si è avvicinato è quello delle cryptovalute: «Non investo in prodotti che non conosco e di cui non vedo l’orizzonte temporale».
Dopo il calcio potrebbe esserci un futuro nella finanza? «Mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio in un ruolo manageriale, ma non è detto che possa avverarsi. Certo continuerò a fare investimenti, ma non mi vedo a capo di una holding di partecipazione per gestirli direttamente».
Monica D’Ascenzo
redattrice
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