di Raoul de Forcade
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Fiap, la Federazione italiana degli autotrasportatori professionali è entrata nella sfera associativa di Confitarma, un passo che prelude all’avvio di un più ampio e concreto rapporto tra le due realtà, basato sull’interconnessione tra mare e terra.
L’intermodalità, spiega una nota congiunta delle associazioni, «sarà l’elemento strategico e decisivo che caratterizzerà nei prossimi anni le attività nel settore del trasporto e nella logistica, in ogni loro componente e modalità, soprattutto nel percorso verso una transizione ambientale, sociale ed economica, coerente, concreta e orientata al successo».
Le sfide che attendono le Imprese del comparto, prosegue la nota, «in uno scenario economico e di mercato aperto e globale saranno sempre più complesse e articolate. Una situazione in continuo cambiamento che necessita di rinnovati livelli di confronto e coesione».
Attuare, quindi, «percorsi di ampliamento degli orizzonti associativi che favoriscono il dialogo ed una migliore conoscenza tra le varie modalità di trasporto - conclude la nota - è un’azione fondamentale nello sviluppo dei modelli di aggregazione e nei processi di integrazione tra mondi imprenditoriali sempre più interconnessi».
Fiap è una storica associazione di rappresentanza del settore trasporto e logistica. È stata fondata a Roma nel 1949 ed aderisce all’Iru, l’International road transport union di Ginevra, organo di rappresentanza internazionale, che gli consente di essere in costante contatto e in diretto dialogo con le istituzioni europee ed extraeuropee.
«Con l’ingresso di Fiap - sottolinea Luca Sisto, direttore generale della Confederazione Italiana degli armatori - Confitarma prosegue nel percorso di ampliamento della propria rappresentanza, anche in ambiti affini a quello marittimo, come quello, strategico, dei trasporti terrestri».
Da parte sua, Alessandro Peron, segretario generale della Fiap, aggiunge: «Possiamo dire che Fiap è salita a bordo di Confitarma. Lo ha fatto, convintamente, comprendendo l’importanza e, soprattutto, la forza che si potrà imprimere al lavoro di entrambe le organizzazioni, attraverso l’unione delle idee e iniziative, in un unico percorso».
Raoul de Forcade
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