di Andrea Carli
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Acquistare una automobile nuova in Italia è sempre più difficile, e non solo a causa dei lunghissimi tempi di attesa: anche i listini delle autovetture sono saliti, al punto che oggi il prezzo medio di un'auto supera in Italia i 26mila euro. È quanto sottolinea l’associazione dei consumatori Assoutenti, che ha realizzato uno studio mettendo a confronto i listini praticati dalle case automobilistiche. «La crisi delle materie prime ha avuto ripercussioni enormi sul settore, ma i costi di tale situazione sono stati scaricati sui consumatori finali i quali, ancora una volta, si ritrovano a pagare il prezzo di una crisi globale», ricorda il presidente dell’associazione Furio Truzzi.
Nel 2013 per acquistare una autovettura nuova si spendevano in media in Italia 18mila euro, cifra salita oggi a 26mila euro con un aumento spropositato del +44,4% in appena 10 anni. Secondo gli ultimi dati Istat, a marzo i prezzi delle auto nuove sono saliti del +6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Alla base di tali rincari, sia l'avvento delle auto elettriche sul mercato, i cui costi elevati hanno alzato la media, sia la crisi delle materie prime, dai microchip alla componentistica, materiali sempre più rari e costosi che hanno determinato uno tsunami nel settore alterando i listini al pubblico.
Assoutenti ha realizzato al riguardo una indagine mettendo a confronto i prezzi di alcuni modelli di auto in vigore ad aprile 2021 con quelli praticati oggi, scoprendo che i rincari medi variano dal +8% al +13%. Ad esempio per una Nissan Micra (modello IG-T 92 Acenta) il prezzo è salito da 17.415 euro a 18.950 euro, con un aumento del +8,8% in due anni; per la Mazda2 1.5 M Hybrid si spendevano 18.300 euro ad aprile 2021 contro i 20.300 euro odierni (+10,9%). Va peggio per la Renault Clio 100 Gpl (da 19.050 a 21.250 euro, +11,5%) e per la Seat Arona a metano (1.0 TGI 90 CV Reference, da 20.100 a 22.750 euro, +13,2%).
Il quadro non migliora se dalle auto nuove si passa ad analizzare il mercato dell’usato. Secondo Federcarrozzieri, un’associazione delle carrozzerie italiane, complici i lunghi tempi di attesa per la consegna delle auto nuove, il mercato delle auto usate in Italia è «letteralmente impazzito», facendo impennare i listini praticati al pubblico. Prima la crisi dei microchip, poi quella dei semiconduttori, unitamente ai problemi logistici legati alla carenza di bisarche e di autotrasportatori e all'aumento dei listini (il prezzo medio attuale di una autovettura è pari a 26mila euro), hanno allungato a dismisura i tempi di consegna delle auto nuove, al punto che oggi l'attesa supera con facilità i 12 mesi.
Chi ha necessità di acquistare una vettura in tempi stretti, o di cambiare quella che già possiede, deve così rivolgersi al mercato dell'usato dove i prezzi, proprio in ragione della maggiore domanda (372.696 trasferimenti di proprietà solo a gennaio, +7,8% su base annua) sono schizzati alle stelle: nel 2022 i prezzi delle auto di seconda mano hanno subito un rincaro medio del 24%, fenomeno che prosegue anche nel 2023, al punto che nei primi 3 mesi dell'anno l'aumento dei listini si aggira attorno al +30%.
Andrea Carli
Redattore
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