Casa
Pubblicità

Casa

Al Fuorisalone la casa green ad alta efficienza energetica

di Maria Chiara Voci

Immagine non disponibile
Il modulo abitativo sostenibile di Rubner in piazza Castello a Milano per la Design week

Il modulo abitativo sostenibile di Rubner in piazza Castello a Milano per la Design week

17 aprile 2018
Pubblicità

4' di lettura

Un ambiente urbano, tutto realizzato con imballaggi riciclati e riciclabili. Una casa del futuro stampata in 3D: a pochi passi dal Duomo, unisce cemento di ultima generazione e alta tecnologia. Un padiglione botanico, che simula le diverse stagioni dell’anno. E ancora: un edificio che sposa la natura, fino al punto da sostituire i muri con siepi di macchia mediterranea e viste aperte sull’infinito del paesaggio sardo.

Innovazione e cultura green: si sposano, da oggi, al Salone del Mobile di Milano. Fra gli spazi canonici della Fiera e, soprattutto, fra il pullulare di eventi e installazioni che, per una settimana, animano il capoluogo lombardo. Il tentativo è capire dove e come vivremo.

Pubblicità

A indagare le nuove soluzioni domestiche è, innanzitutto, Inhabits, a cura di Design Diffusion. Uno spazio di 10mila metri quadrati, fra piazza Castello e parco Sempione, popolato da “idee” per la casa del domani. Qui è in mostra Spaceship, la casa-navicella green progettata da Rubner Haus (una delle principali aziende del legno italiane) con gli studenti dell’Istituto Europeo di Design di Torino di Torino. Un “organismo autosufficiente”, capace di sfruttare il sole e la fotosintesi per produrre energia, cibo, ossigeno e acqua necessari al supporto vitale di chi lo occupa. Dal punto di vista “pratico”, una struttura in legno, che poggia su piedi metallici, a cui si può accedere attraverso un portellone-rampa che permette ai visitatori di entrare e vivere qualche istante immersi in un futuro prossimo, suggestivo e amico del pianeta.
Per respirare comfort e benessere. Sempre a Inhabits è anche AgrAir, installazione avveniristica dello studio Piuarch, che indaga il legame fra verde e costruito, fra agricoltura e città, nella dissoluzione dei confini fra interni ed esterni, fra spazi artificiali e risorse naturali.

Una micro-abitazione è quella pensata dal giovane architetto Leonardo Di Chiara. Il suo prototipo di chiama aVOID è la prima tiny house in Italia e racchiude, in appena 9 metri quadrati, tutti i comfort di una dimora tradizionale. Con la differenza, che può essere trasportata. Per generazioni di nuovi nomadi urbani.
In piazza Duomo a interpretare il cambiamento del clima e delle stagioni è la serra dello studio CRA - Carlo Ratti, direttore del MIT Seanseable City Lab
. Uno spazio di 500 metri quadrati, diviso in quattro zone caratterizzate da quattro microcosmi. Un padiglione botanico dal titolo Living Nature. La natura dell'abitare, che integra nella struttura pannelli fotovoltaici organici e celle solari , capaci di riprodurre il processo della fotosintesi.

Fuorisalone, voglia di verde e sostenibilità

14 foto

aVOID è la prima tiny house tutta italiana che indaga gli stili di vita delle nuove generazioni di nomadi urbani. Firmata dal giovane architetto Leonardo Di Chiara è esposta all'interno del percorso di Inhabits in piazza Castello. Supportata da Häfele e Schüco Italia, la mini-casa su ruote si sviluppa in soli 9 metri quadrati
aVOID è la prima tiny house tutta italiana che indaga gli stili di vita delle nuove generazioni di nomadi urbani. Firmata dal giovane architetto Leonardo Di Chiara è esposta all'interno del percorso di Inhabits in piazza Castello. Supportata da Häfele e Schüco Italia, la mini-casa su ruote si sviluppa in soli 9 metri quadrati
Inhabits vede in mostra anche AgrAir, installazione avveniristica dello studio Piuarch, che indaga il legame fra verde e costruito, fra agricoltura e città, nella dissoluzione dei confini fra interni ed esterni, fra spazi artificiali e risorse naturali. Davanti al Castello Sforzesco
Inhabits vede in mostra anche AgrAir, installazione avveniristica dello studio Piuarch, che indaga il legame fra verde e costruito, fra agricoltura e città, nella dissoluzione dei confini fra interni ed esterni, fra spazi artificiali e risorse naturali. Davanti al Castello Sforzesco
SpaceShip è la casa-navicella green progettata da Rubner Haus (una delle principali aziende del legno italiane) con gli studenti dell'Istituto Europeo di Design di Torino. Un “organismo autosufficiente”, capace di sfruttare il sole e la fotosintesi per produrre energia, cibo, ossigeno e acqua necessari al supporto vitale di chi lo occupa. È esposta nello spazio di inhabits. Dimostra come il legno (in questo caso una Blockhaus, metodo costruttivo noto perché è alla base delle baite in legno) si possa prestare ad assumere le forme architettoniche più ardite
SpaceShip è la casa-navicella green progettata da Rubner Haus (una delle principali aziende del legno italiane) con gli studenti dell'Istituto Europeo di Design di Torino. Un “organismo autosufficiente”, capace di sfruttare il sole e la fotosintesi per produrre energia, cibo, ossigeno e acqua necessari al supporto vitale di chi lo occupa. È esposta nello spazio di inhabits. Dimostra come il legno (in questo caso una Blockhaus, metodo costruttivo noto perché è alla base delle baite in legno) si possa prestare ad assumere le forme architettoniche più ardite
SpaceShip è la casa-navicella green progettata da Rubner Haus (una delle principali aziende del legno italiane) con gli studenti dell'Istituto Europeo di Design di Torino. Un “organismo autosufficiente”, capace di sfruttare il sole e la fotosintesi per produrre energia, cibo, ossigeno e acqua necessari al supporto vitale di chi lo occupa. È esposta nello spazio di inhabits. Dimostra come il legno (in questo caso una Blockhaus, metodo costruttivo noto perché è alla base delle baite in legno) si possa prestare ad assumere le forme architettoniche più ardite
SpaceShip è la casa-navicella green progettata da Rubner Haus (una delle principali aziende del legno italiane) con gli studenti dell'Istituto Europeo di Design di Torino. Un “organismo autosufficiente”, capace di sfruttare il sole e la fotosintesi per produrre energia, cibo, ossigeno e acqua necessari al supporto vitale di chi lo occupa. È esposta nello spazio di inhabits. Dimostra come il legno (in questo caso una Blockhaus, metodo costruttivo noto perché è alla base delle baite in legno) si possa prestare ad assumere le forme architettoniche più ardite
DomusGaia, azienda friulana esperta in costruzioni in legno, è presente quest'anno al FuoriSalone nel cortile di onore dell'Università statale alla mostra evento House in motion con Future Space, un'installazione artistica dell'architetto Peter Pichler. In tutto, 1.549 travetti di legno che compongono una struttura di tre metri di altezza e 16 di larghezza, simbolo di un edificio primordiale e della possibilità di tornare alla “foresta” come luogo (pur elaborato in tecnologia) per racchiudere il quotidiano
DomusGaia, azienda friulana esperta in costruzioni in legno, è presente quest'anno al FuoriSalone nel cortile di onore dell'Università statale alla mostra evento House in motion con Future Space, un'installazione artistica dell'architetto Peter Pichler. In tutto, 1.549 travetti di legno che compongono una struttura di tre metri di altezza e 16 di larghezza, simbolo di un edificio primordiale e della possibilità di tornare alla “foresta” come luogo (pur elaborato in tecnologia) per racchiudere il quotidiano
Un “giardino incantato” sorge in Piazza Gae Aulenti, progettato dallo studio Pierattelli Architetture come uno spazio dove riappropriarsi del tempo e recuperare il rapporto con la natura. “Hidden Garden” è un giardino segreto, popolato da alberi, piante, fiori, erbe aromatiche e cinto da pareti realizzate in Krion: l'innovativo materiale dalle proprietà antibatteriche e fotocatalitiche che aiutano la purificazione dell'aria
“3D Housing 05”, casa stampata in 3d in Piazza Beccaria a Milano, progettata da Massimiliano Locatelli di CLS Architects, e sviluppato da Italcementi con Arup e Cybe (ph Luca Rotondo)
Stefano Boeri ha progettato un tavolo/cottura sviluppato da Aran Cucine che accoglie i commensali sotto i rami di un albero da frutta
Mi-orto è un orto urbano mobile. Si trova a Porta Nuova, davanti a quello che un tempo era il teatro Smeraldo (oggi sede di Eataly)

È dedicata all'eco-sostenibilità e al rapporto dell'uomo con la natura attraverso la materia prima legno anche la mostra #Legno, Bosco, Architettura. Dalla materia prima alle costruzioni. Un percorso guidato, voluto da Federlegno Arredo, che per l'occasione apre anche la sua sede e ospita nel cortile del palazzo di Foro Buonaparte l'installazione Urban Hugs, a cura di Stefano Boeri Architetti, uno spazio per stringersi, accompagnati dal violoncello di Piero Salvatori, in un gesto liberatorio: un recinto per abbracciarsi protetti dal traffico, ma non esclusi dalla vita urbana.

Fuorisalone, gli appuntamenti da non perdere

34 foto

Ventura Projects, tra passato e futuro - Terminata l’avventura nel quartiere di Lambrate, la Ventura Projects di Margriet Vollenberg organizza la seconda edizione di Ventura Centrale sotto la ferrovia di via Ferrante Aporti con progetti, tra gli altri, di Editamateria, Fabrica e l’installazione Salvami. Nella foto Andata-ritorno di Franco Mazzucchelli. www.venturaprojects.com
Ventura Projects, tra passato e futuro - La prima edizione di Ventura Future si tiene invece nell’ex Facoltà di Farmacia di viale Abruzzi, nel Loft di via Donatello 36 e nel FuturDome di via Paisiello, ex ritrovo di futuristi: qui espongono università di design, marchi italiani come Mingardo e Mason, indipendenti come lo Studio Bellamoli (in foto Collecta Black). www.venturaprojects.com
A Isola nuovi materiali e sostenibilità - Dopo il debutto dello scorso anno le iniziative legate al design tornano ad invadere gli spazi del quartiere Isola, con quartier generale nella Stecca 3.0. Il tema dell’edizione 2018 è Rethinking Materials, con focus quindi sui nuovi materiali e sulla sostenibilità. Tra le installazioni del distretto, il progetto di Caracol Studio 3D Printed Playground crea un parco giochi stampandone i componenti in 3D con un braccio robotico. www.isoladesigndistrict.com
A Isola nuovi materiali e sostenibilità - Torna anche il Milan Design Market, un grande pop-up concept store che raccoglie una selezione di prodotti indipendenti. Tra questi: Moonscape Stool di Lukas Luttgen (in foto). www.isoladesigndistrict.com
Bovisa District: a letto con il design - Un’ex fabbrica in zona Bovisa, che oggi ospita MakersHub (via Cosenz 44/4), offre 50 posti letto e 10 suite tematiche per l’intera durata del Fuorisalone. Il progetto fa parte del Bovisa Design District, il nuovo distretto dedicato a innovazione, tecnologia e creatività che si sviluppa intorno al Politecnico. www.designhostel.it
Al Museo della Scienza i finalisti del Lexus Design Award - Quest’anno Lexus si sposta nello spazio Cavallerizze del Museo della Scienza, dove ha chiamato l’architetto Sota Ichikawa a interpretare il tema Limitless Co-Existence con un’installazione di corde appese e illuminate. In esposizione anche i progetti finalisti del Lexus Design Award 2018, come Primavera di Yael Reboh (nella foto). www.lexus.it
Nel circuito 5Vie opere senza materiali di origine animale - Allo Spazio Sanremo di via Zecca Vecchia 3, a Milano, zona Duomo, il designer israeliano Erez Nevi Pana espone i suoi pezzi realizzati senza materiali di origine animale (nella foto, Salt). La mostra fa parte del circuito 5Vie, progetto che si propone come obiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale del distretto più antico di Milano. http://www.5vie.it
Al Rainbow District «Inclusion & Inspiration» - Il nuovo Rainbow District Milano organizza una serie di iniziative parallele a quelle di Porta Venezia in design 2018, con cui condivide la zona. Tra queste: l’installazione Elio Fiorucci, creatività e genio al casello daziario e la mostra di Antonyo Marest nello spazio Ibispace Design nell’omonimo hotel (nella foto). www.portaveneziaindesign.com
Incontro tra artisti, Gianni Pettena e Duccio Maria Gambi - In collaborazione con la Nero Design Gallery di Arezzo, la Galleria Giovanni Bonelli di via Porro Lambertenghi 6 propone una mostra in cui le opere del designer esperto nell’uso del cemento Duccio Maria Gambi dialogano con quelle dell’artista architetto Gianni Pettena. Dal 17 aprile al 19 maggio. www.galleriagiovannibonelli.it
De Rerum Natura - All’interno di Cascina Cuccagna, a cura di Matteo Ragni Studio, una rassegna per la «simbiosi felice» tra uomo e natura. Con progetti ecosostenibili e numerosi espositori green (nella foto, Boschetto verticale).www.cuccagna.org
Louis Vuitton, gli oggetti da viaggio - Continua la tradizione di oggetti da viaggio realizzati da Louis Vuitton. A Palazzo Bocconi oggetti di décor creati da Atelier Oï, Patricia Urquiola, Marcel Wanders, Humberto e Fernando Campana (nella foto, il Tropicalist Vase con 176 “petali” in pelle bicolore). www.louisvuitton.com
Materialism - La Galleria Post Design di Largo Treves 5, erede del gruppo Memphis, raccoglie in mostra mobili, tappeti, ceramiche e disegni di Nathalie Du Pasquier e George Sowden, compagni di Sottsass in quell’esperienza. www.memphis-milano.com
A spasso con il Tram Corallo - Un tram storico con sala di proiezione, creato dalla designer Cristina Celestino. Fermate: piazza Castello 2, via Cusani 4, Cairoli. Per iniziare a esplorare la zona di Brera. http://tramcorallo.com - www.2018.breradesignweek.it
Le proposte «hardware» di Google - Alla Galleria Rossana Orlandi di via Bandello 14, Google propone un’installazione, “Softwear”, che esplora l’integrazione dei propri prodotti di hardware nella vita di tutti i giorni, di Lidewij Edelkoort. Interconnettività e multimediale.www.store.google.com
Progetti a Doppia Firma - Tredici oggetti prodotti da coppie di designer e artigiani (nella foto, Kiki Van Eijk e Marino Menegazzo): il progetto di Michelangelo Foundation, Fondazione Cologni e Living magazine, è quest’anno a Villa Mozart. www.doppiafirma.com
Legno e contaminazioni - Con questa mostra nella Fonderia Battaglia, la Galleria Giustini/Stagetti esplora le contaminazioni tra architettura e design attraverso i pezzi di due autori chiamati a usare il legno (nella foto, Giacomo Moor, Centina Desk). www.giustinistagetti.com
Specchi e luce nella scultura - Il marchio di abbigliamento Cos presenta nel cortile di Palazzo Isimbardi una grande installazione scultorea realizzata dall’artista americano Phillip K. Smith III con protagonisti gli specchi e la luce. www.cosstores.com
Esperienze in MonteNapoleone - Il quadrilatero della moda (via Montenapoleone, via Manzoni, via della Spiga e Corso Venezia) si vota al design per i giorni del Fuorisalone. Oltre alle iniziative dei singoli marchi, per questa seconda edizione Studio Job è stato chiamato a intervenire sulla facciata razionalista dello storico Garage Traversi di via Bagutta 2 (nella foto), progettato da Giuseppe De Min. Ed è dedicata proprio alle architetture degli anni 30 la mostra a cielo aperto lungo via Montenapoleone “Milano: radici e sintomi della città moderna”, dieci vedute prospettiche di una città “plasmata” da celebri architetti (tra cui Gio Ponti e Piero Portaluppi) accompagnate da opere grafiche dello stesso Studio Job. www.montenapoleone.luxury/it.html
Dalla rivista Interni House in motion - “House in motion” è la mostra evento che quest’anno compie 20 anni, organizzata dalla rivista Interni. Le installazioni all’Università degli Studi di Milano, all’Orto Botanico di Brera e all’Audi City Lab di Corso Venezia 11 (che ospita una scultura di luce progettata da Mad Architects) hanno al centro del campo di indagine l’abitare e la mobilità. Tra i designer e gli studi coinvolti quest’anno - tra gli altri - Mario Bellini, Massimo Iosa Ghini, Aldo Cibic, Peter Pichler Architecture: con il suo progetto FutureSpace (nella foto), nel Cortile d’onore dell’università, ha creato una grotta con elementi lignei che esplora le potenzialità di questo materiale naturale. www.internimagazine.it
La kermesse di Superstudio Più - Per la grande kermesse di design all’interno di Superstudio Più, in via Tortona 27, quartiere Tortona, il tema è “Only the best”. Da non perdere la mostra Nendo: forms of movement dell’omonimo studio: 10 progetti – con relativi modelli e bozze – realizzati con altrettante aziende giapponesi in cui si indagano tempo e spazio attraverso una rivisitazione dell’idea di clessidra (nella foto). E ancora: il format Materials Village dedicato ai materiali d’avanguardia; la mostra Design in the Age of the Experience di Dassault Systèmes con un progetto di Kengo Kuma; e Superloft, uno spazio pensato da Giulio Cappellini con i pezzi dei migliori marchi italiani. www.superstudiogroup.com
I progetti per i più piccoli - «Unduetrestella» – un progetto milanese di arte e design per bambini che comprende un negozio, ricerca e tanti eventi ad hoc – compie 10 anni. E lo fa organizzando nei 600 metri quadri della Fabbrica del Vapore uno spazio dedicato ai progetti creativi rivolti al mondo dell’infanzia. Il claim 2018 di unduetrestella è Now, now, and now!. Tra gli espositori, Alicucio, cioè il designer Arcangelo Favata che lavora spesso con materiali di scarto e che ha costruito per l'occasione la giostra Twins29, Bluc, lo studio di giocattoli fondato ad Amsterdam da Luca Boscardin e Valentina Raffaelli, e i tedeschi di Ecobirdy, che riciclano gli oggetti giocattolo in plastica per ottenere sedute di design (nella foto). www.unduetrestellababy.com
Terza collezione per Swarovski - Con un’installazione nel cortile di Palazzo Serbelloni la maison del cristallo Swarovski presenta la terza collezione di homewear Atelier Swarovski, con pezzi di John Pawson (nella foto), Nendo e Patricia Urquiola. www.atelierswarovski.com
Design Language al nhow hotel - Collettiva ospitata dal nhow hotel di via Tortona 35: quest’anno i temi sono ospitalità e viaggio, con riflessione sui consumi (nella foto, Rubdish di Diederik Schneemann e Aldwin van Krimpen). www.tortonadesignweek.com
Firma italo-brasiliana - «Studio d’Arte Palma 1948-1951». La mostra al Nilufar Depot di via Lancetti 34, in collaborazione con l’Instituto Bardi di San Paolo, mette in luce il lavoro sugli arredi di due progettisti italo-brasiliani Lina Bo Bardi e Giancarlo Palanti.www.nilufar.com
Domus racconta Gio Ponti - Domus compie 90 anni e alla Galleria Carla Sozzani di Corso Como 10 una mostra dal 16 aprile al 6 maggio racconta l’attività di Gio Ponti sulla rivista. (Nella foto, la sua cover di Domus 137, maggio 1939). www.galleriacarlasozzani.org
Mini Antologica di Nanda Vigo - La mostra antologica di Nanda Vigo si divide tra lo spazio Ex Meazza di piazza Cardinal Massaia, che ospita tra le altre cose i totem Goral (nella foto) e le sculture Light Trees, e l’Archivio Nanda Vigo di via Gorani 8. www.nandavigo.com
In Watt 15 c’è l’Asia Design Pavillion - Una piattaforma espositiva che presenta la creatività di dieci Paesi asiatici, da Cina all’Iran, passando per l’India (nella foto, Thaan Chair di Design Clinic). Al Megawatt Court di via Watt 15. www.asiadesignpavillion.com
Assaggio di Olanda - Al Museo Diocesano, un bar di design olandese, con interni di Space Encounters e pezzi, tra gli altri, di Mae Engelgeer, Sabine Marcelis e Brit van Nerven (nella foto). Ospita incontri e talks con Frame Magazine. info@baranne.eu
Spazio al Brasile - Promossa da Apex Brasil allo spazio Edit di via Maroncelli (via ad alto tasso brasiliano quest’anno), «Be Brasil» è una collettiva che riunisce 65 autori (nella foto, Carol Gay e la sua Cinto Chair), che vanno dal Modernismo a oggi. www.apexbrasil.com.br
One Two...Five, mostra di arredi e sculture - La mostra, nella Galleria Jannone di Corso Garibaldi 125, comprende 26 acquarelli (tra cui lo schizzo del Maggie’s Centre Barts di Londra, nella foto) e 13 stampe, oltre a oggetti, arredi e sculture: tutte opere “propedeutiche” ai grandi progetti dell’architetto americano Steveh Holl. Dal 18 aprile al 3 giugno.www.antoniajannone.it
Con «Alcova» l’argilla si fa mobile - Via Popoli Uniti 11 è uno spazio espositivo nell’ex fabbrica di panettoni Cova, aperta per la prima volta al pubblico. Ospita vari progetti, tra cui le tre collezioni in marmo di Bloc Studios progettate da Valentina Cameranesi, Nick Ross e Object of Common Interest e Mater Materia: mobili in argilla di Architetti Artigiani Anonimi.www.alcova.xyz
Horah, progetto di luci danzanti - I Raw Edges, duo israeliano formato da Yael Mer e Shay Alkalay, portano allo spazio Krizia di via Manin 21 una riflessione sulla luce e sulla convivialità. Horah, dall’omonimo ballo popolare, è un progetto di luci meccaniche danzanti. I trenta pezzi, in vetro, sono stati prodotti dagli artigiani italiani di WonderGlass. www.krizia.it
I convegni e gli incontri di Icon Design Talks 2018 - Alla Microsoft House di viale Pasubio 21 e al Palazzo del Cinema Anteo, una serie di incontri dedicati all’innovazione organizzati dalla rivista Icon Design dal titolo “Icon Design Talks 2018”, con i protagonisti del mondo del progetto. Primo appuntamento, il 17 aprile con l’architetto David Adjaye (nella foto). www.eventi.icondesign.it - www.innovationdesigndistrict.it
#sendmethefuture, il futuro è sulla carta - “#sendmethefuture” è una mostra della galleria dedicata all’autoproduzione Subalterno1 di via Conte Rosso 22: una settantina di designer, tra cui Giulio Iacchetti e Odo Fioravanti, sono stati chiamati a immaginare il futuro e a spedire i loro progetti (nella foto, quello di Diego Grandi), le loro visioni e i loro disegni via posta.www.subalterno1.com

Da tempo in giro per l'Italia (e ancora al Salone quest'anno) Biosphera 2.0: in attesa di vedere quelle che saranno le evoluzioni del prototipo “che mappa il benessere dei suoi abitanti”, messo in piedi da Aktivhaus con numerose collaborazioni, dal Politecnico di Torino ad aziende come la Rockwool.
Focus sul legno, ancora, per DomusGaia
, azienda friulana che è presente quest'anno al FuoriSalone nel cortile di onore dell'Università statale alla mostra evento House in motion con Future Space, un'installazione artistica dell'architetto Peter Pichler. In tutto, 1.549 travetti di legno che compongono una struttura di tre metri di altezza e 16 di larghezza, simbolo di un edificio primordiale e della possibilità di tornare alla “foresta” come luogo (pur elaborato in tecnologia) per racchiudere il quotidiano.

Una casa bioclimatica, bella e contemporanea, dove non ci sono muri e confini ma solo siepi di macchia mediterranea e viste aperte sull'infinito del paesaggio sardo, è anche la JS Art Glass House ideata da Julio Cesar Ayllòn. Il progetto verrà presentato da Immobilsarda Real Estate alla mostra “Abitare la Natura - Nuove frontiere tra Real Estate, Architettura e un nuovo concetto di benessere in Sardegna” organizzata nella sede permanente dello storico show room milanese della società, oggi anche sede della galleria The Nature Art Gallery.

Nella settimana dell'economia circolare, faro puntato anche sui temi del riciclo. Nell'ambito della mostra-evento “Smart City: Materials, Technology and People”, promossa da Material Connexion, che si terrà presso gli spazi di Superstudio Più, in via Tortona, il consorzio Rilegno - insieme agli altri Consorzi di filiera per il riciclo degli imballaggi del Conai - ha sponsorizzato la realizzazione di un'installazione d'eccellenza di Yona Friedman, celebre architetto-utopista, designer e urbanista. L'opera, intitolata “Meuble Plus”, ricostruirà un ambiente urbano completamente realizzato con imballaggi riciclati e riciclabili. Il progetto si concentra sul riutilizzo dei materiali di scarto per costruire e modellare l'ambiente in cui viviamo, in un processo potenzialmente senza fine.

Rilegno è, inoltre, partner del 5° Design Award “Accendi la tua idea” promosso da Riva 1920 per la progettazione di una credenza in legno, i cui vincitori saranno proclamati e premiati durante la cerimonia il pomeriggio di venerdì presso l'Arena del Salone Satellite. Un tema - quello del riciclo - che non coinvolge solo la filiera del legno: RadiciGroup riflette sul processo produttivo della plastica, dalla chimica del polimero alla produzione delle fibre sintetiche o dei tecnopolimeri, compreso il “fine vita”. L'appuntamento è al Materials Village, l'hub di Material ConneXion Italia durante la Design Week, a Superstudio Più in via Tortona 2

Sperimentazione di tecnologie e materiali infine per Italcementi. Che durante il salone completa l'edificio “3D Housing 05”, in costruzione in Piazza Beccaria a Milano, sotto gli occhi di tutti. Il manufatto, progettato da Massimiliano Locatelli di CLS Architects, e sviluppato con Arup e Cybe, rappresenta una ulteriore tappa di una sperimentazione che proseguirà, e che aiuterà i tecnici di Italcementi a mettere a punto molti aspetti importanti, come costi, resistenza, durabilità e costi. La casa si sviluppa su un solo livello, misura 100 mq, si compone di moduli autoportanti che vengono ancorati al suolo e sono cavi al loro interno, predisposti per l'installazione degli impianti. Il tetto - che è l'unico elementi che non sarà stampato - ha uno strato di erba sulla superficie. Da toccare con mano.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy