di Mario Cianflone
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Debutta la prima piattaforma di Stellantis sviluppata nativamente per auto elettriche e non derivata da architetture concepite per vetture termiche. Si chiama STLA Medium ed è dedicata, come il nome lascia intendere, ai segmenti C e D, quelli delle vetture di dimensioni medio grandi che rappresentano il cuore del mercato mondiale dell’auto. Su questa base saranno costruite berline e suv,
La prima vettura costruita su STLA Medium sarà la futura generazione di Peugeot 3008 electric only (che sarà svelata a settembre e commercializzata nel 2024), ma ci saranno, e lo ha confermato Carlos Tavares, ceo di Stellantis, anche le i futuri modelli Opel, Lancia (la nuova Gamma attesa per il 2026) e Ds costruiti a Melfi nonché vetture di segmenti C-Suv di Citroën, Jeep e degli altri brand, anche americani, del gruppo. Si tratta come accennato di modelli di segmento C e D che hanno rappresentato 35 milioni di vendite nel 2022, quasi la metà dei 78,5 milioni di veicoli venduti a livello globale nello stesso anno. La piattaforma nasce per auto elettriche ma ha spiegato il Ceo del gruppo può essere adattata, per adeguarsi ad alcuni mercati, a motori a combustione interna, ma è una soluzione di compromesso.
«Con questa piattaforma - ha dichiarato Carlos Tavares - possiamo competere con chiunque. Dopo due anni dall'Ev day presentiamo la prima piattaforma e possiamo competere sul fronte del prezzo e delle prestazioni oltre che su tutte le caratteristiche legate a qualità. Stellantis con questa presentazione dimostra che realizziamo quello che diciamo».
Per quanto riguarda la distribuzione della nuova piattaforma, si partirà «da Francia, Italia a Melfi, Germania e Nord America. Iniziamo da qui ma è una piattaforma globale per i mercati globali che risponde a tutte le legislazioni locali.
Con STLA Medium, Stellantis si allinea a quanto fatto sul fronte degli autotelai “born electric” dagli altri costruttori come per esempio il gruppo Volkswagen che dispone della piattaforma modulare MEB, Hyundai che schiera la E-GMP o, il colosso cinese Geely, che sfrutta per i suoi marchi (da Volvo a Zeekr) la SEA, Sustainable Experience Architecture. Ma torniamo a STLA Medium, si tratta della seconda piattaforma unificata di Stellantis (il gruppo fonde Psa e Fca) che secondo il piano annunciato due anni fa durante l’EV Day prevede lo sviluppo di 4 architetture STLA.
Alla base c’è la Small, per vetture piccole, la Medium svelata adesso e poi Large e Frame (Per i pick up). Da sottolineare che la Small attualmente utilizzata è solo una versione aggiornata della architettura CMP/eCMP di origine Peugeot e sviluppata con l’allora partner cinese Dongfeng (ma ora per Stellantis la Cina, oramai assunta a superpotenza dell’auto, è davvero lontana oltre che essere la principale forza concorrente).
Tra i competitor nelle architetture elettriche modulari spicca Renault, mentre Tesla con il suo sistema di gigapresse sembra essere ancora un benchmark inarrivabile. Da sottolineare che STLA Small / eCmp non è utilizzata per la Fiat Nuova 500 elettrica ma è la base di Jeep Avenger, Fiat 600 che ha debuttato l’altro ieri e della prossima B Suv Alfa Romeo. Si tratta di tre modelli costruiti a Tychy in Polonia, ma ci sono anche analoghe Peugeot, Ds e Opel assemblate in altri stabilimenti, come ad esempio, quello di Saragozza, dove nascerà la futura lancia Ypsilon che arriverà nel 2024.
STLA Medium, dal punto di vista energetico, sfrutta una rete a 400 Volt, mentre altri costruttori puntano su 800 e 900 Volt ma i costi sono superiori e probabilmente non giustificati per la tipologia e il segmento di appartenenza dei modelli che Stellantis sta progettando.Secondo le specifiche tecniche dichiarate dal gruppo il consumo potrà essere inferiore a 14 kWh per 100 km. Un dato, che se confermato, nelle realtà dei fatti sarebbe davvero notevole. La ricarica dal 20% all'80% con colonnine ad alta potenza avverrà in circa mezz’ora, 27 minuti, secondo il dato dichirato di di 2,4 kWh al minuto.
STLA Medium è dunque la prima architettura BEV-by-design di Stellantis ed è progettatata per ospitare batterie fino a 98 kWh secondo il dato ufficiale (non è chiaro perché non viene dichiarata una cifra tonda di 100 kWh) in grado di offrire un’autonomia compresa tra 500 e 700 km a seconda della configurazione (due quelle previste: standard e long range) e del posizionamento del modello.
«STLA Medium - ha detto Carlos Tavares, Ceo di Stellantis_ è il prodotto di poco più di due anni di innovazione senza compromessi per offrire una mobilità pulita, sicura e conveniente, e supportata da investimenti per 30 miliardi di euro nell'elettrificazione e nel software fino al 2025».
Con la piattaforma STLA Medium il gruppo conta di realizzare fino a 2 milioni di veicoli l'anno in diversi stabilimenti dislocati in tutto il mondo, a partire dall'Europa quest'anno. La nuova architettura permette di realizzare vetture con una passo variabile tra 2.700 e 2.900 millimetri, mentre la lunghezza è compresa tra 4,3 e 4,9 metri con un'altezza da terra superiore ai 220 mm quindi adatta a fuoristrada (e dunque ai modelli Jeep).Quanto ai motori, Stla Medium e pensata per veicoli a trazione anteriore oppure integrale. In questo caso è previsto un secondo motore sull’asse posteriore. La potenza complessiva del powertrain varia tra 160 e 285 kW.
Con la nuova piattaforma, ha detto Carlos Taveres, abbiamo un arma adeguata a competere con la concorrenza cinese che pare essere ormai la prima fonte di preoccupazione per i vertici della grandi case europee.
Il reveal della nuova architettura del gruppo Italiano è stata anche lìoccasione per il ceo di per ribadire la posizione del gruppo sul fronte degli stabilimenti. «Stellantis - ha detto Carlos Tavares - deve pensare alla sua sostenibilità futura quando valuta dove produrre. Sia in Francia sia in Italia, abbiamo relazioni e dialogo con i governi che sono molto ben intenzionati, la loro mentalità è di supporto, a volte c'è pressione ma possiamo gestirla. Ma noi guardiamo prima di tutto ai clienti, che si aspettano alta qualità a un prezzo accessibile e se pensiamo all’accessibilità, l’elettrico è più costoso del 40% rispetto ai motori tradizionali e non possiamo chiedere alla nostra classe media di pagare il 40% in più».
Inoltre, Tavares, ha replicato al l ministro francese dell’economia francese, Bruno Le Maire, il quale ha chiesto al gruppo di mostrare “patriottismo” riportando in Francia la produzione di piccoli veicoli elettrici . «Dopo che ho investito in Francia, produco veicoli elettrici in tutti gli stabilimenti, non vedo perché dovrei creare progetti in perdita.
Secondo il ceo, occorre prima assimilare e governare la nuova tecnologia elettrica più costosa. «Dobbiamo muoverci - ha dichiarato - in maniera rigorosa, essere saggi per conservare la nostra redditività, la sostenibilità della società e allo stesso tempo l’accessibilità (alla mobilità elettrica della classe media. Dobbiamo affrontare una dura competizione quando si parla di auto compatte - sotto i 25mila euro - e in quella fascia di prezzo per competere con i produttori cinesi dobbiamo usare la loro stessa ricetta e un ingrediente è usare paesi più economici dove produrre».
Tavares ha poi espresso che la strategia di Stellantis è di produrre nei paesi occidentali soprattutto prodotti con una fascia di prezzo più alta, mentre «le auto di fascia di prezzo più bassa, dove i margini sono più bassi, sui quali dobbiamo competere con cinesi, allora saranno prodotti i paesi dove produrre costa meno.
Mario Cianflone
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