di Francesco Prisco
Gli effetti della guerra nello spazio
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Aiuto: la Guerra Fredda 2.0 figlia della terribile guerra in Ucraina è improvvisamente andata in orbita! Prima la decisione dell’Agenzia spaziale europea di interrompere la cooperazione per la missione ExoMars, poi la minaccia più volte reiterata da Mosca di far cadere la Stazione spaziale internazionale in un posto a caso del mondo Occidentale, causa sanzioni contro la Russia, e ora qualcosa di completamente diverso: l’agenzia spaziale russa Roscosmos fa sapere che invierà da sola una missione su Marte. Lo annuncia il direttore del programma Dimitry Rogozin (stesso cognome del personaggio dell’Idiota di Dostoevskij che, rimasto senza un rublo, torna all’ovile per reclamare l’eredità paterna).
«Perderemo diversi anni, ma copieremo il nostro modulo di atterraggio, lo forniremo di un veicolo di lancio Angara e condurremo questa spedizione di ricerca dal nuovo sito Vostochny Cosmodrome in modo indipendente», ha detto Rogozin su Telegram. Il direttore del programma ha quindi pubblicato la copia della lettera in cui il dg dell’Esa, l’austriaco Josef Aschbacher, informa i russi della decisione di sospendere il progetto ExoMars. «In effetti, questo è un evento molto triste per tutti gli appassionati di spazio. Ciò significa che la missione congiunta russo-europea su Marte prevista per settembre 2022 è stata cancellata», ha sottolineato Rogozin.
Russi da soli su Marte, insomma, mentre qui sul pianeta Terra più modestamente si discetta di una tragedia umanitaria senza fine e su se la «democratura» instaurata in Russia da Vladimir Putin abbia più a che fare col nazismo o col fascismo. Vladislav Inozemtsev, economista russo, direttore del Centro di studi post-industriali di Mosca, propende per la seconda opzione. Sono tempi davvero difficili per la satira, la voglia di sorridere sulle storture del mondo è prossima allo zero, ma è un attimo andare con la mente all’unico grande precedente di superpotenza autarchica sbarcata sul Pianeta Rosso: i Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti. Le divise sono simili, la retorica irredentista la stessa, il dubbio uno: chissà che ne pensano i marziani. Dopo la più grande pandemia dai tempi della Spagnola e il più estenuante braccio di ferro Nato-Russia dai tempi della crisi missilistica, ci mancherebbe solo la guerra dei mondi.
Francesco Prisco
Redattore
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