di Donata Marrazzo
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I treni sono pronti e di ultima generazione, mentre molte tratte ferroviarie calabresi attendono, invece, interventi già da tempo preventivati. Come nel caso dell’elettrificazione della linea jonica: nonostante uno stanziamento di 500 milioni di euro, disposto nel 2017 dal governatore Mario Oliverio, e un protocollo di intesa sottoscritto tra Regione Calabria, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete ferroviaria italiana, per l’adeguamento e la velocizzazione della ferrovia da Sibari a Melito Porto Salvo, è quasi tutto fermo da due anni
Intanto, però, per migliorare l’offerta dei servizi ai pendolari, Trenitalia e Regione si avvantaggiano e investono circa 300 milioni di euro per l’acquisto di 27 treni made in Italy,fra cui convogli di media capacità (come i “Rock” e i “Pop”) e treni ibridi. I tredici nuovi “Blues”, con motori diesel, pantografo elettrico e batterie , appena presentati a Reggio Calabria, sono stati realizzati nelle officine calabresi di Hitachi Rail. Entreranno in funzione proprio sulla tratta jonica nel 2023.
Raggiungono i 160 km orari e possono ospitare fino a 300 persone sedute nella composizione a quattro carrozze. Costruiti con materiali riciclabili, sono confortevoli e sostenibili: più ampi gli interni e le superfici vetrate, finestrini di lunghezza maggiorata, postazioni per le bici, un’area per i bambini, prese usb e di corrente a 220V, oltre a un sistema di climatizzazione che prevede l’ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati. Installate internamente videocamere di sorveglianza a circuito chiuso, monitor da 24 pollici e sistemi integrati per il conteggio dei viaggiatori.
La tecnologia ibrida di nuova generazione garantisce prestazioni all’avanguardia: durante lo spegnimento dei motori nelle fasi di approccio, sosta e ripartenza dalle stazioni, ad esempio, i treni Blues sono in grado di garantire una riduzione del 50% del consumo di carburante, oltre a una forte riduzione di emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel, assicurando anche la massima silenziosità nelle fasi di stazionamento. «Siamo nel pieno di una grande rivoluzione nel trasporto regionale di tutta Italia. E oggi è una giornata storica per il Sud e per la Calabria. Questo primo treno ibrido rivoluzionerà la mobilità dei calabresi e dei turisti che raggiungono questo splendido territorio», assicura Sabrina De Filippis, direttrice della direzione business regionale di Trenitalia.
Mentre la flotta regionale eleva gli standard, si attendono nuovi interventi per migliorare le attività industriali con investimenti sulla manutenzione ciclica dei treni (50,5 milioni), il rinnovamento e l’ampliamento degli impianti industriali sul territorio (31,8 milioni), lo sviluppo di nuove tecnologie (4 milioni) e il revamping tecnologico e restyling dei treni già operativi per 11,7 milioni. Un investimento complessivo di 98 milioni di euro.
Quanto alla ferrovia jonica, il Gruppo Fs spiega che «completato l’iter autorizzativo, con relativa conferenza dei servizi, sarà avviata la fase negoziale per l’affidamento dei lavori, attualmente prevista nel primo semestre del 2023. Verranno riqualificate le stazioni di Crotone, Catanzaro Lido e Sibari, prevedendo lavori sui fabbricati per i viaggiatori, su pensiline, banchine, sottopassi e le aree esterne di accesso».Gli interventi saranno attivati per fasi funzionali, in linea con i target del Pnrr, entro il 2026.
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