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Qualità della vita 2018, Milano vince per la prima volta

di Marta Casadei e Michela Finizio

Qualità della vita 2018: ecco chi ha vinto

25 marzo 2019
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4' di lettura

Capitale della finanza, dello shopping e - da oggi - anche della Qualità della vita. È Milano la vincitrice dell’indagine 2018 sulla vivibilità delle province italiane, giunta alla 29° edizione. Smog, traffico e scarsa sicurezza potrebbero far pensare che la prima classificata non si meriti il podio. Ma i dati, messi in graduatoria su base provinciale, dicono il contrario. Il capoluogo lombardo festeggia il suo primato, inedito nell’indagine annuale del Sole 24 Ore, piazzandosi ben sette volte su 42 nei primi tre posti per le performance conseguite negli indicatori del benessere. E conquista così lo scettro di provincia più vivibile d’Italia, dopo averlo sfiorato per quattro volte, fermandosi al secondo posto nel 2003 e 2004 e poi nel 2015 e nel 2016.

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Il primato di Milano

Come ogni anno la Qualità della vita scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione del benessere tramite 42 indicatori suddivisi in sei macro-aree («Ricchezza e consumi», «Affari e lavoro», «Ambiente e servizi», «Demografia e società», «Giustizia e sicurezza», «Cultura e tempo libero»), riferiti all’ultimo anno appena trascorso. Milano, ad esempio, svetta negli indicatori reddituali (prima per depositi in banca pro capite e consumi medi delle famiglie in beni durevoli) e vince l’iCityrate del Forum Pa come migliore smart city; è seconda per prezzo medio di vendita delle case, ma è ultima per il costo medio degli affitti. È al terzo posto per tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni (pari al 69,5%), ma è anche tra le città più litigiose e meno sicure del Paese, seconda solo a Napoli per le rapine. È medaglia di bronzo, infine, per spesa al botteghino in spettacoli.

Le altre province più «vivibili»

Il capoluogo lombardo trascina con sé le altre le province della regione, tutte in miglioramento, ad eccezione di Sondrio e Como. Nella top ten si confermano anche le province dell’arco alpino: miscelando i parametri, da quelli legati alla «Ricchezza e consumi» a quelli di «Cultura e tempo libero», anche quest’anno Bolzano, Aosta, Belluno (la vincitrice 2017) e Trento restano nella parte alta della classifica delle città più vivibili. Più in generale è il Triveneto a popolare le prime trenta posizioni. Solo Venezia e Rovigo si piazzano poco dopo, rispettivamente al 34° e al 58° posto.

Le ultime in classifica

In coda alla graduatoria, invece, si ritrova Vibo Valentia, ultima per durata media dei processi e registra anche una delle più basse spese dei Comuni per minori, disabili e anziani. È la quarta volta che compare sul fondo, circondata da numerose province del Sud. Per incontrare una provincia della punta dello Stivale bisogna infatti scendere fino alla 73ª posizione dove c’è Ragusa. Solo dopo si trovano le altre siciliane, calabresi, lucane e campane. Quattro province pugliesi, poi, scivolano tra le ultime dieci (Brindisi, Barletta-Andria-Trani, Taranto e Foggia). In controtendenza - nella performance rispetto all’anno scorso - solo Lecce, che sale di 12 posizioni al 92° posto, e Bari che guadagna nove posizioni. Si piazzano nella parte bassa (-18 posizioni) anche Enna e Crotone.

Qualità della vita, vince Milano. Eccola vista dall'alto

56 foto

Veduta verso Piazza del Duomo e verso skyline
Veduta del Castello e del Duomo da Torre Branca
Veduta verso il Duomo e la Galleria
Veduta sul Castello Sforzesco e verso lo skyline
Veduta del Duomo e delle sue Terrazze
Veduta sul Naviglio Grande
Veduta sulla fontana di piazza Castello
Veduta sulla Basilica di Sant'Ambrogio
Veduta verso l'Armani Hotel e il suo tetto con la A iniziale
Veduta verso viale Sarca e verso lo skyline
Veduta verso il Duomo e Torre Velasca
Torre Isozaki vista da Torre Hadid
San Siro
La nuova Biblioteca degli Alberi
La Madonnina
Viale Sarca e lo skyline
Parco Sempione e lo skyline
Veduta verso il Duomo e la Galleria
San Babila
Veduta su piazza del Duomo durante un concerto
Veduta verso lo skyline e il Duomo
La Stazione Centrale
Piazza San Fedele e l'omonima Chiesa
Piazza Gae Aulenti e torre Unicredit
La Rotonda della Besana
Apple Store
Casa Milan e il Portello
Particolare di Torre Diamante
San Siro
Veduta verso il Duomo e la Galleria
Piazza Gae Aulenti
Fontana delle 4 Stagioni a CityLife
Veduta su Torre Diamante
Veduta verso il Duomo
Veduta verso Torre Diamante, Grattacielo Pirelli e Torre Breda
Veduta verso Piazza Gae Aulenti e in lontananza CityLife
Veduto verso lo skyline da Torre Branca
Veduta dell'Idroscalo
Veduta verso la Stazione Centrale e il Grattacielo Pirelli
Veduta verso i grattacieli di CityLife e San Siro
Veduta dall'alto del sottomarino Toti
Veduta verso lo skyline
Veduta verso lo skyline al tramonto
San Siro
Veduta verso il Duomo
Porta Nuova - Varesine
Castello Sforzesco
Veduta verso il Duomo
Darsena e Navigli
Veduta verso il Duomo
La Madonnina
CityLife
Veduta verso la famosa Ciribiciaccola dell'Abbazia di Chiaravalle
Veduta verso la Biblioteca degli Alberi
Veduta verso Rho Fiera in lontanza e a destra Torre Unicredit
CityLife

Il benessere raccontato da 42 indicatori

I dati consentono di rappresentare il benessere come fenomeno economico-sociale a più dimensioni. Questo spiega il fatto che ogni provincia, indipendentemente dal risultato finale, ottenga spesso piazzamenti molto diversi tra loro nelle aree tematiche considerate.

Sei aree tematiche per misurare il buon vivere

La prima di queste aree tematiche misura «Ricchezza e consumi» di province e città metropolitane d’Italia: anche questa classifica è guidata da Milano, che spicca per pil pro capite e per ricchezza. Allargando lo sguardo è tutto il Nord Est a trainare la ricchezza del Paese con Bolzano, Belluno e Gorizia ad occupare, rispettivamente, le posizioni numero due, tre e quattro in classifica.

Quando si parla di «Affari e lavoro», invece, è Bolzano la prima classificata. Ma è il Centro-Nord il vero protagonista di questa area - nella quale, tra gli altri, si incrociano export, start up e tasso di occupazione - con Ascoli Piceno al secondo posto complessivo e Grosseto che spicca per numero di imprese registrate.

E se il Nord-Est primeggia per qualità di «Ambiente e servizi» offerti alla popolazione - la regina, qui, è Trieste, forte di un mix tra spesa sociale, caratteristiche del territorio e servizi - quando si parla di efficienza nei campi «Giustizia e sicurezza» il primato va alle province di Ferrara e Ravenna, dove ci sono i tribunali più rapidi.

Il Sud è spesso confinato alle ultime posizioni della classifica, ma recupera terreno nella categoria «Demografia e società»: Napoli è la città metropolitana più giovane d’Italia ed è seconda per tasso di Natalità insieme a Catania.

Non può mancare la cultura nella misurazione della qualità della vita offerta da un luogo: a trionfare, nell’area «Cultura e tempo libero» sono Rimini , Firenze e Roma. Ma le Marche confermano un’attrattività in crescita.

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