di Mariangela Rossi
Camille Goutal. Foto Elodie Daguin.
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I SEGNI DISTINTIVI DEL MIO STILE
Mi piace indossare abiti che durino nel tempo, quindi acquisto pochissime cose, ma di qualità.
E, naturalmente, mi piace mescolare gli stili per sentirmi a mio agio. Si può sempre indossare un paio jeans e risultare chic, purché si scelga di abbinarci una bella giacca e delle belle scarpe.
LA MIA ICONA DI STILE
Non ne ho, ma le mie figlie di 19 e 22 anni sono una grande fonte di ispirazione per quanto riguarda i vestiti! Amo lo stile parigino e senza tempo di mia zia Marie-France Cohen, che aveva creato la griffe Bonpoint, abiti per bambini, e poi lanciato Merci, l'emporio di design e moda in Boulevard Beaumarchais. Lei è ancora incredibilmente elegante e trendy a 77 anni.
UN OGGETTO DA CUI NON MI SEPAREREI
Il mio iPhone. Non come un telefono in sé, ma per la musica. Non posso vivere senza musica.
L'ULTIMA MUSICA CHE HO SCARICATO
Easy on me, il nuovo singolo di Adele; Rookery di Ben Howard (all'interno dell'album Collections from the whiteout); Midnight Sun di Isaac Delusion (all'interno dell'album House of Lies); At night, Naomi's in my mirror di Rone (all'interno dell'album La Nuit Venue).
“Collections from the Whiteout”, di Ben Howard(12,99 €).
L'ULTIMA COSA CHE HO COMPRATO E AMATO E LA PROSSIMA CHE HO ADOCCHIATO
L'ultima cosa che ho acquistato sono due dipinti di Bastien Coulon, un pittore francese che vive a Parigi e ha un suo universo poetico che mi piace molto. La prossima, invece, sarà un biglietto aereo per qualsiasi posto nel mondo, purché sia stimolante. Ho una grande voglia di tornare a viaggiare.
Dittico “Paysage intérieur 1&2” (2021), di Bastien Coulon, acrilico, pastelli, acquarelli e foglie d'oro su carta.
I MIEI SITI E LE APP PREFERITE
Non passo molto tempo al telefono. Preferisco leggere o guardare film. La mia app preferita è Canal+ per il cinema e Kobo per i libri. Amo anche Clés de forêt e PlantSnap per riconoscere piante e alberi: una vera passione.
LA VISTA CHE MI ISPIRA
Quella dell'arte in un bel museo. Potrei passare ore davanti a un quadro al Louvre a Parigi o alla Tate Britain e al V&A a Londra.
LA MIA ULTIMA CREAZIONE
Quest'anno celebriamo il 40° anniversario di Goutal Paris e abbiamo creato delle edizioni limitate con una bottiglia speciale per l'occasione e una nuova fragranza, Le Temps des Rêves: l'interpretazione olfattiva di un ritorno a Grasse, dove i sogni diventano profumo e dove mia mamma Annick si è formata in parte alla professione. Un omaggio alla sua estrema femminilità. Ma con Isabelle Doyen, che collaborava già al suo fianco da anni, ho ideato anche Voyages Imaginaires, un nuovo brand con cinque fragranze (http://www.goutalparis.com).
La boutique Goutal a Parigi, in rue de Castiglione 14.
GLI ODORI CHE PREFERISCO
Il rosmarino e la lavanda, che mi fanno pensare alla mia infanzia nel Sud della Francia. Ma anche il frangipane e il fiore di tiarè, che adoro: rappresentano la fuga dalla realtà e un concetto di viaggio esotico.
Camille Goutal. Foto Elodie Daguin.
I MIEI PRODOTTI BEAUTY PREFERITI
Non ho alcuna routine di bellezza, cambia a seconda della stagione e della qualità della mia pelle. Ma amo usare l'acqua micellare alla rosa bio Nectar de Rose di Melvita per la detersione e anche la nuova gamma biologica di Caudalie, in particolare l'Olio da notte rigenerante Vinosource-Hydra.
Olio da notte rigenerante Vinosource-Hydra, CAUDALIE (29,90 €).
LE PERSONE DI CUI MI FIDO PER IL MIO BENESSERE PERSONALE
Non vado dal parrucchiere. Mi taglio i capelli e mi faccio la manicure da sola. Amo i trattamenti personali, i massaggi in particolare, ma cambio sempre e non ho terapisti di fiducia.
L'ULTIMO PASTO CHE MI HA DAVVERO IMPRESSIONATO
Ogni volta che vado da Septime a Parigi rimango sempre meravigliata: è il ristorante, con una stella Michelin, lanciato dall'ex designer diventato chef Bertrand Grébaut. Una vera esperienza. Ma è necessario prenotare molto tempo prima, è sempre difficile trovare posto.
NEL MIO FRIGO TROVERETE SEMPRE
Piante aromatiche, immancabili, come basilico, menta, coriandolo, zenzero, lime e citronella.
UNA SCOPERTA RECENTE
Club Couleur, un nuovo marchio che propone oggetti di ogni genere, dai vestiti agli accessori per la cucina, in cui il fil rouge è proprio il colore. Una ventata di energia.
Annaffiatoio Plint, in metallo, CLUB COULEUR (30 €).
L'ULTIMO CAPO CHE HO AGGIUNTO AL GUARDAROBA E QUELLO CHE MI PIACEREBBE TRAMANDARE
Un pullover di cashmere nero con bottoni dorati acquistato da Sandro. Da tramandare, invece, un foulard di seta vintage, no-logo, ma per me prezioso, che ho trovato in un mercatino estivo a Parigi.
LA MIA UNIFORME MODA
Le giacche Kooples che compro a Parigi o Londra.
Giacca doppiopetto, in lana con tasche, KOOPLES (365 €).
UN CAPO O UN ACCESSORIO CHE CONSIDERO ARTE
La Kelly di Hermès, perché è una borsa incredibilmente senza tempo. E poi tutti i tipi di Haute Joaillerie. Trovo tutto così affascinante e poetico, come l'arte.
La borsa Kelly, HERMÈS.
IL PROFUMO ICONICO CHE MI SAREBBE PIACIUTO CREARE
Eau Sauvage, della maison Dior, creato dal profumiere Edmond Roudnitska nel 1966.
IL REGALO PIÙ BELLO CHE HO FATTO DI RECENTE
Faccio o invio regali ai miei amici molto spesso, quindi non so davvero quale sia il migliore, e in realtà non è molto importante. Mostrare alle persone che tieni a loro è ciò che conta per me.
E QUELLO CHE HO RICEVUTO
Molti! Finché è una sorpresa, qualunque cosa, sono sempre felice. Di recente mia sorella mi ha regalato 40 rose per il 40esimo anniversario di Goutal, ed è stato il miglior regalo che avrebbe potuto scegliere.
SE DOVESSI LIMITARE LO SHOPPING A UN QUARTIERE DI CITTÀ, SAREBBE
Qualsiasi area di Tokyo. Trovo sempre migliaia di cose da acquistare, anche se non avevo intenzione di farlo!
Il quartiere Shinjuku, a Tokyo.
I LIBRI SUL MIO COMODINO
Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas, che è un grande classico. Il prossimo, invece, è Shantaram, un romanzo che parla della vita dell'autore, Gregory David Roberts, durante la fuga dal carcere in India. Un viaggio nella sua esperienza spirituale: so che già che mi appassionerà.
L'ARTISTA CHE COLLEZIONEREI SE POTESSI
Il francese Ernest Pignon- Ernest, esponente del movimento Fluxus e del situazionismo, che ha dedicato alcune opere anche a Boccaccio e Pasolini. Un talento che rifiuta l'art system e i circuiti commerciali, preferendo esprimersi direttamente nei luoghi d'ispirazione che riflettono le città. Mi vengono in mente le immense serigrafie sui muri o quelle nelle cabine telefoniche di Parigi.
UN PIACERE A CUI NON SAPREI RINUNCIARE
Cavalcare il mio cavallo.
SE NON ABITASSI A PARIGI, VIVREI
A Londra o in Polinesia Francese. Gli altri due posti al mondo dove mi sento a casa.
SE NON FACESSI QUELLO CHE FACCIO
Amo talmente quello che faccio che non credo cambierei questo aspetto della mia vita.
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