di Andrea Gagliardi
Francia, nei luoghi chiusi con green pass via la mascherina
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La guerra in Ucraina e la risalita dei contagi non frenano la road map dell'annientamento delle misure anti-Covid. Domani torna a riunirsi la cabina di regia. Ed è in arrivo sempre giovedì il nuovo decreto con le progressive abolizioni delle restrizioni, alcune delle quali, come lo stop all'obbligo di qualunque green pass per sedersi ai tavoli all'aperto di bar e ristoranti, partiranno subito la fine dello stato di emergenza il 31 marzo, quando tutta l’Italia sarà in zona bianca. Tra il 1° aprile al 15 giugno il green pass andrà progressivamente in archivio. L'obiettivo del governo è arrivare a un'estate senza restrizioni, circolazione del virus permettendo.
Gli ultimi nodi da sciogliere riguardano i tempi dell’addio alle mascherine e al green pass al chiuso. Probabile una soluzione più graduale rispetto alla Francia dove dal 14 marzo non c'è più l'obbligo di mascherina al chiuso e green pass vaccinale.
Già dal primo aprile il governo Draghi punta a consentire l'accesso ai mezzi di trasporto pubblici solo col green pass base, mentre si prevede l'eliminazione di qualunque tipo di certificazione vaccinale per i luoghi all'aperto. Il governo conta poi sulle vacanze di Pasqua per rilanciare il settore turistico: per questo, già dal 1° aprile dovrebbe non servire più il Pass per le strutture ricettive, per i musei e le mostre e le attività commerciali. Mentre gli stadi dovrebbero tornare al 100% (ma si preme per una deroga per la partita della Nazionale del 24 marzo).
Con l’addio allo stato d’emergenza dovrebbero poi decadere le quarantene da contatto, anche per i non vaccinati. La novità riguarderà anche le scuole dove - probabilmente non da subito - dovrebbe sparire anche l'obbligo della Ffp2 in favore della chirurgica.
L'ipotesi allo studio del governo è poi lo stop dal primo maggio a qualunque tipo di green pass per l'accesso ai luoghi al chiuso, dai ristoranti ai cinema.
A partire da maggio (ma non è esclusa un’anticipazione già ad aprile), inoltre, il super green pass dovrebbe non essere più richiesto obbligatoriamente agli over 50 sui luoghi di lavoro. A chi ha superato questa soglia d’età, per cui in linea generale l’obbligo resterebbe in vigore, sui luoghi di lavoro potrebbe essere richiesto solo il certificato base, così come accade ora per gli under 50.
Potrebbe essere abolito solo a giugno invece l'obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi diversi dall’abitazione privata. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, insiste nel chiedere cautela perché «i casi stanno risalendo in tutta Europa».
La risalita dei contagi intanto non ferma il cambio di colore delle regioni italiane. Delle quattro rimaste ancora in zona gialla (le altre sono tutte in fascia bianca) tre saranno promosse in “bianco” a partire dal 21 marzo: si tratta di Lazio, Marche e Calabria. Resta in giallo solo la Sardegna, che, a meno di impennate dei ricoveri nei prossimi giorni, a fine mese (il 28 marzo) sarà l’ultima regione a passare in bianco prima dell’abolizione del sistema dei colori prevista il 31 marzo, con la fine dello stato di emergenza.
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Andrea Gagliardi
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