Svb: crisi più da start up che corsa agli sportelli
Spencer Rascoff, ex CEO di Zillow , ha twittato di essere stato in grado di trasferire denaro da un conto Svblunedì, anche se ci sono volute quasi tre ore per completare la transazione.
In effetti pare che alcuni fondatori di startup e venture capitalist hanno finalmente iniziato a riottenere l’accesso ai propri conti presso la banca, ma il processo non è stato privo di intoppi.
«Non c'è diretta esposizione di banche europee» al crack occorso in California, tuttavia la vicenda Svb «ci ricorda che il sistema bancario può essere colpito da uno choc in qualsiasi momento». Di conseguenza «è importante assicurare la resilienza del settore innanzitutto proseguendo gli sforzi per completare l'unione bancaria». Lo ha detto il presidente Eurogruppo Pascal Donohoe al termine della riunione dei ministri finanziari.
Arriva anche la prima azione legale contro la Silicon Valley. La prima di quelle che probabilmente saranno molte azioni per frode sui titoli da parte degli azionisti, con l’istituto di credito accusato di aver gestito male gli eventi che hanno portato al suo crollo.
HSBC Holdings Plc, il nuovo proprietario dell’unità britannica della Silicon Valley Bank, sta pianificando di iniettare 2 miliardi di sterline (2,4 miliardi di dollari) di liquidità nella divisione. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.
Le forti vendite sui titoli bancari europei dopo i fallimenti degli istituti d'Oltreoceano Silicon Valley Bank e Signature Bank hanno mandato in rosso i listini europei, con il Ftse Mib di Milano (-4,03%) maglia nera. A Parigi il Cac40 ha perso il 2,9% e a Francoforte il Dax40 il 3,04%. Nonostante le rassicurazioni da parte delle autorità Usa, il mercato teme un effetto contagio per altri istituti regionali o più piccoli, quando si inizia a fare largo l'idea che la Federal Reserve possa abbandonare la sua annunciata politica aggressiva sui tassi. Se ora la maggior parte degli operatori si aspetta un aumento di 25 punti base alla prossima riunione della banca centrale Usa, emerge anche l'opzione di tassi fermi a questo giro, eliminando dallo scenario il principale fattore di sostegno dei ricavi bancari negli ultimi mesi.
A Piazza Affari, il prezzo più alto è stato pagato dai bancari e dai titoli del risparmio gestito: hanno chiuso in fondo al Ftse Mib Bper -9,51% e Unicredit -9,01%. Segno opposto per Italgas (+1,05%), che ha continuato a beneficiare dei buoni conti 2022. Sul mercato dei cambi, la moneta unica si è rafforzata e passa di mano a 1,0737 dollari (1,0723 in avvio e 1,0663 venerdì in chiusura), quando vale anche 143,084 yen (144,23 e 144,12). Il biglietto verde perde quota anche nei confronti dello yen, a 133,241 (134,49 in avvio e 135,15 venerdì). È in calo il prezzo del petrolio: il contratto consegna Maggio sul Brent perde lo 0,88% a 82,05 dollari al barile e quello scadenza Aprile sul Wti l’1,04% a 75,88 dollari al barile. Dopo il balzo di venerdì, torna a scendere anche il gas ad Amsterdam: -7,5% a 48,85 euro al megawattora. (Radiocor)
I piani della Banca centrale europea sugli aumenti dei tassi di interesse sono destinati a incontrare più opposizione questa settimana, dopo il crollo della Silicon Valley Bank. Lo scrive l’agenzia Bloomberg, citando funzionari a conoscenza della questione. Secondo Bloomberg, infatti, è probabile che i politici accomodanti sostengano che l’ambiente economico è cambiato e che sia necessaria maggiore cautela. La Bce dovrebbe varare un aumento dei tassi di 50 punti base il prossimo 16 marzo.
I prezzi dell’oro e dell’argento hanno registrato un’impennata. Il loro fascino di beni rifugio ha attirato gli investitori spaventati dal crollo della Silicon Valley Bank, con la crisi che ha anche alimentato le speranze che la Federal Reserve statunitense debba frenare la sua aggressiva politica monetaria.
La Fed all’angolo. Lo scontato rialzo dei tassi di interesse di almeno 0,50% alla prossima riunione del 22 marzo appare in bilico con il tracollo di Silicon Valley Bank e le tensioni sul sistema finanziario. A tremare è tutta la tabella di marcia della banca centrale americana: l’andamento degli swap indica infatti che lo scenario più probabile è una pausa forse per l’intero 2023 della campagna aggressiva dei rialzi del costo del denaro. E torna ad alimentare la speranza di un taglio del costo del denaro quest’anno. Il fallimento di Svb e di Signature Bank infatti potrebbe spingere la Fed a una maggiore cautela anche a fronte di un’inflazione che non molla la presa. Il dato sui prezzi al consumo è atteso per domani e gli analisti stimano un rallentamento dell’inflazione al 6% dal 6,4% di gennaio. Una frenata che comunque mantiene i prezzi ben sopra il target del 2%
La parola d'ordine è stendere una spessa rete di rassicurazione sui possibili effetti in Europa del fallimento di Svb e Signature. Diversi ministri e il commissario all'economia Paolo Gentiloni hanno indicato che lo stato patrimoniale delle banche Ue e il rispetto dei requisiti prudenziali costituiscono un'àncora. Il fatto che il settore bancario abbia perso capitalizzazione di Borsa non preoccupa più di tanto e questo giudizio coincide con quello di Moody's che considera la riduzione del valore dei titoli in Borsa moderato e per di più temporaneo. Ciononostante la situazione viene costantemente monitorata e, in ogni caso, sia oggi all'Eurogruppo che nella riunione di domani i ministri finanziari ne discuteranno. (Aps)
L’indice azionario della Borsa di San Paolo, Ibovespa, ha aperto in ribasso stamani con il monitoraggio del mercato sui prossimi passi di politica monetaria da parte della Fed dopo il fallimento della Silicon Valley Bank (Svb). Il dollaro, a sua volta, ha esteso il movimento al rialzo. Nel frattempo, gli investitori stanno tenendo d’occhio il nuovo quadro fiscale del Brasile, che dovrebbe essere presentato in settimana dal ministro delle Finanze, Fernando Haddad. Sul radar degli analisti c’è poi anche il calo del prezzo del barile di petrolio, che attualmente si aggira intorno agli 80 dollari. L’indice principale della Borsa brasiliana scende dello 0,95%, a 102.628 punti. Allo stesso tempo, la valuta statunitense è salita dello 0,97%, quotata a 5,259 reais.
“Non vi saranno perdite per i contribuenti, e questo è importante. Fatemelo ripetere, non vi saranno perdite sostenute dai contribuenti”. Così il presidente Joe Biden, nel discorso di oggi alla Casa Bianca, ha sottolineato che la Silicon Valley Bank (Svb) non riceverà un ’bailout’ governativo, “ma i fondi verranno dalle quote pagate dalla banche al Deposit Insurance Fund”. Janet Yellen, a capo del dipartimento del Tesoro, già ieri, nell’annunciate che da oggi i correntisti di Svb potranno avere accesso ai propri fondi, aveva escluso un intervento di salvataggio per proprietari della banca e investitori, sottolineando “non rifaremo più” quanto fatto per la crisi finanziaria del 2008. In questo caso non scatteranno “protezioni per gli investitori” e l’intero management della Svb sarà azzerato. “Se la banca viene diretta dal Fdic - ha aggiunto riferendosi alla Federal Deposit Insurance Corporation - le persone che guidavano la banca non possono lavorare più lì”.
Le banche regionali americane sotto pressione a Wall Street con il fallimeno di Svb. First Republic perde il 67%, Pacwest Bancorp il 35,47% mentre Western Alliance il 67,39%. Pesante anche Charles Schwab, che arretra del 17%.
Il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a due anni sta registrando la maggior flessione dalla sessione successiva al Black Monday del 1987 sulla scia dei timori per le ricadute del fallimento della Silicon Valley Bank. Secondo i dati di Refitiv, lo yield è sceso sotto la soglia del 4%, con un calo di quasi 0,6 punti percentuali rispetto alla chiusura di venerdì. La flessione dei Treasury è legata da una parte al desiderio degli investitori di ridurre la propria esposizione ai mercati e dall’altra al calcolo che la Fed potrebbe ora mettere un freno, almeno temporaneo, alla propria manovra di stretta sul costo del denaro. Secondo gli analisti di Goldman Sachs la Fed rimarrà ferma nella prossima riunione del 22 marzo mentre in precedenza prevedeva un rialzo di 25 punti base.
«Nessuna perdita sarà a carico dei contribuenti». Lo afferma Joe Biden in merito alle misure “rapide” prese dall’amministrazione per il fallimento di Svb. «Gli americani possono stare tranquilli: i loro depositi sono al sicuro», ha aggiunto. Joe Biden intende chiedere al Congresso e alle autorità di regolamentazione di rafforzare le regole per le banche. Lo afferma lo stesso presidente.
Crollano i rendimenti dei titoli di Stato in tutto il mondo, con gli investitori che scommettono su una virata nella politica monetaria restrittiva delle banche centrali allo scopo di disinnescare i rischi di contagio legati al fallimento di Silicon Valley Bank. Gli strappi più importanti si registrano sui titoli di Stato a due anni dell’Eurozona, con il rendimento del Bund tedesco che scende di 44 punti base e quello dell’Oat francese di 46 mentre per il Btp il calo è ’contenuto’ a 29 punti. I trader vedono il terminal rate della Bce ’collassare’ al 3,56%. Gli effetti si vedono anche sull’euro che riduce allo 0,25% il rialzo sul dollaro, con cui scambia a 1,067.
Il fallimento delle due banche Usa tra venerdì e domenica, Svb Bank e Signature Bank non mette a rischio il settore in Francia. Lo assicura in un’intervista a ’Franceinfo’ il ministro dell’Economia transalpino Bruno Le Maire. “«Non vedo rischi di contagio quindi non c’è un’allerta specifica», ha detto l’esponente di governo. In Francia «abbiamo banche solide e un ratio di liquidità elevato». Le Maire ha anche fatto riferimento alla “diversificazione” dei settori di attività delle banche transalpine.
Soltanto cinque giorni fa Svb pubblicava un tweet in cui rivendicava con orgoglio di essere stata inserita nella classifica annuale delle migliori banche americane di Forbes. Una «notizia» tristemente superata dalla cronaca.
Prime polemiche sui vertici di Svb. Nel mirino l’amministratore delegato Greg Becker, il cui trust ha venduto azioni per un valore di 3,6 milioni di dollari il 27 febbraio, secondo i documenti della Sec. Becker è ora sotto esame, anche da parte di un suo conoscente, il rappresentante democratico della California Ro Khanna, che domenica ha detto che Becker dovrebbe restituire quel denaro. «Dovrebbe essere restituito tutto quel denaro», ha dichiarato Khanna in un’intervista al Washington Post.
Bitcoin, che torna sopra quota 22.000 dollari, e le altre principali criptovalute viaggiano a passo rapido dopo il salvataggio di Silicon Valley Bank (Svb), per altro fortemente collegata alle criptovalute. Nel weekend anche un altro istituto, la newyorkese Signature Bank, è fallita. Così bitcoin sale del 10,32% a 22.471 dollari, ethereum cresce del 10,3% a 1.610 dollari, Bnb del 10,1% a 303,9 dollari. Tra l’altro, Circle, società attiva nel settore delle valute digitali e in particolare delle stablecoin, ha rassicurato gli investitori sulla stabilità delle proprie attività. «Le operazioni di Circle proseguono regolarmente, comprese quelle più recenti di regolamento tramite la nostra nuova partnership con Cross River Bank», ha detto il Ceo Jeremy Allaire.
La filiale britannica della Silicon Valley Bank Uk (per la quale la Bank of England ha chiesto lo stato di insolvenza dopo il crack) è stata venduta a Hsbc: lo ha annunciato il governo britannico. Hsbc Holdings plc è uno dei più grandi gruppi bancari del mondo. È il primo istituto di credito europeo per capitalizzazione, la sua sede si trova nella Hsbc Tower nei Docklands di Londra.
PER APPROFONDIRE / Il salvataggio lampo della filiale inglese: subentra Hsbc per 1 sterlina
La Borsa di Tokyo conclude la prima seduta della settimana in sostenuto ribasso, seguendo la correzione del mercato azionario Usa che venerdì era collato dopo la dichiarazione di bancarotta della statunitense Silicon Valley Bank, la scorsa settimana. L’indice di riferimento Nikkei segna una perdita dell’1,11%, a quota 27.832,96, cedendo 311 punti. Sul mercato dei cambi lo yen si rivaluta sul dollaro a un livello di 134,50, e sull’euro a 143,80.
Gli economisti di Goldman Sachs non prevedono più alcun aumento dei tassi di interesse da parte della Fed in marzo in seguito allo stress sul sistema bancario, emerso con Svb. Goldman prevede una considerevole incertezza per le prossime mosse della Fed dopo marzo. Lo riporta l’agenzia Bloomberg. In precedenza la banca d’affari aveva previsto un rialzo dei tassi dello 0,25% in marzo.
Binance, la maggiore piattaforma di scambio dei criptovalute, rassicura dopo il crollo di Silicon Valley Bank. «Alla luce dei recenti sviluppi nel sistema bancario americano, vogliamo dire alla nostra comunità che i fondi di tutti i consumatori sono al sicuro e accessibili. La nostra attività continua as usual», afferma Binance. Rimblaza Bitcoin, che rivede i 22mila dollari.
«Sono lieto che sia stata trovata una soluzione rapida che tutela i lavoratori americani e le piccole imprese, e mantiene al sicuro il nostro sistema finanziario. Una soluzione che assicura inoltre che i soldi dei contribuenti non siano messi a rischio». Lo afferma Joe Biden in una nota commentando l’azione delle autorità americane per Silicon Valley Bank
Il governo americano scende in campo e annuncia un piano per evitare che il fallimento di Silicon Valley Bank si tramuti in una nuova Lehman Brothers. Il Tesoro, la Fdic e la Fed annunciano - in una nota congiunta - che tutti i depositi presso Svb saranno disponibili da lunedì, quindi anche quelli sopra il 250.000 dollari assicurati dalla Federal Deposit Insurance Corp.
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