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Ucraina, ultime notizie. Mosca mette al bando il capo dei mercenari Wagner. Piano Cina, Biden: se piace a Putin non può essere buono

Guerra in Ucraina: i pretesti, l’aggressione, le conseguenze economiche di 12 mesi di conflitto

Russia e Cina hanno votato contro l’espressione sulla guerra in Ucraina nel comunicato al termine del G20 finanze di Bengaluru in India, bloccando la pubblicazione del comunicato congiunto ufficiale, di cui la presidenza di turno dell’India ha rilasciato una sintesi. Per Kiev, Mosca sta raddoppiando le sue navi nel Mar Nero, e prepara un attacco.

25 febbraio 2023
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Nuove sanzioni Ue contro mercenari Wagner in Sudan, Mali e Rep. Centro africana

Il Consiglio europeo ha emesso nuove sanzioni nei confronti del gruppo Wagner per ’’abusi dei diritti umani’’ in Sudan, nel Mali e nella Repubblica Centro africana. I mercenari Wagner sono anche accusati di minacciare la sicurezza e la stabilità di questi tre Paesi.

Poste ucraine emettono francobollo con un’opera di Banksy


Le poste ucraine hanno emesso un francobollo che riproduce un’opera dell’artista britannico Banksy, in cui un giovane judoka abbatte un uomo adulto, un’allegoria dell’Ucraina che sconfigge la Russia. Lo riporta Al Jazeera. L’opera dell’artista evoca l’esercito ucraino che abbatte il presidente russo Vladimir Putin, noto per essere cintura nera di judo. Era stata dipinta da Banksy su un muro distrutto nella città di Borodianka, a nord-ovest di Kiev.

Le operazioni anti-Mosca dell’Fbi in un anno di guerra

A un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’Fbi ha pubblicato un rapporto dettagliato su tutte le sue operazioni “per proteggere il popolo e le infrastrutture ucraine, i beni Usa e chiunque sia minacciato dal governo di Mosca”. Nel documento vengono elencate le operazioni realizzate dall’Agenzia in questi dodici mesi come il sequestro di oltre 500 milioni di dollari in beni appartenenti a oligarchi russi e altri individui che hanno sostenuto illegalmente il regime di Mosca. Tra questi, il super yacht da 90 milioni di dollari di proprietà di Viktor Vekselberg, che si trovava in Spagna e quello da 300 milioni di dollari di Suleiman Kerimov, recuperato alle Fiji; appartamenti e proprietà di lusso per 100 milioni di dollari tra Beverly Hills, New York e Washington; quattro aeroplani di cui due da oltre 400 milioni di dollari di proprietà di Roman Abramovich e un Airbus A319-100 da 90 milioni di dollari di proprietà dell’oligarca russo Andrei Skoch.

Paesi baltici e Polonia: vittoria Ucraina unica garanzia di pace


“La tirannia e il terrore devono cadere. La pace e la libertà devono prevalere. La vittoria dell’Ucraina è l’unica possibilità per riportare la pace in Europa. Sosteniamo l’Ucraina”. Lo hanno scritto in una dichiarazione congiunta, in occasione del primo anniversario della guerra in Ucraina, i presidenti dei parlamenti estone (Jüri Ratas), lettone (Edvards Smiltēns), lituano (Viktorija Čmilytė-Nielsen) e polacco (Elżbieta Witek).

Milano commemora un anno da inizio guerra, un migliaio a corteo

Da piazza Castello a piazza Duomo un corteo di bandiere gialle e blu ha invaso questo pomeriggio il centro di Milano, per commemorare il “primo, triste anniversario della guerra d’invasione su larga scala avviata dalla Federazione russa in Ucraina”. Alla manifestazione, convocata dall’associazione Uami, che da un anno ogni sera si ritrova in piazza del Duomo, hanno partecipato - riferiscono gli organizzatori - oltre mille persone.
Diverse le testimonianze di ucraini, tra cui quella di Sofia, figlia di un militare del battaglione Azov, ancora in carcere in Russia, senza che la famiglia abbia sue notizie da mesi.

Russia Today e suo direttore in nuovo pacchetto sanzioni Ue

C’è anche il gruppo mediatico “Russia Today” e il suo direttore esecutivo Kirill Vyshinsky nel nuovo pacchetto di sanzioni, il decimo, approvato dall’Unione europea nei confronti della Russia per l’invasione dell’Ucraina. Sanzionato anche il gruppo mediato Patriot, di cui fa parte Ria Fan. La Ue ha motivato la scelta dicendo che i media stanno “diffondendo disinformazione” su quella che Mosca definisce l’operazione militare speciale russa in Ucraina. “Non c’è niente di sorprendente. C’è una guerra ibrida in corso contro il nostro Paese, in questo caso contro i media che lavorano nell’interesse del nostro Paese e che, ovviamente, sono sotto attacco”, ha detto Alexander Yushchenko, primo vice capo del Comitato della Duma di Stato per la politica dell’Informazione, alla Ria Novosti.

Lituania: nuove sanzioni passo piccolo e ritardato

Le nuove sanzioni dell’Unione europea contro la Russia sono “passo piccolo e ritardato”, pur se nella giusta direzione. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis commentando il decimo pacchetto di sanzioni nei confronti della Federazione russa approvato dall’Unione europea. Il ministro si è in particolare rammaricato per la mancata inclusone nel nuovo pacchetto la società nucleare statale russa Rosatom. “Considero deplorevole”, ha affermato il ministro, “che in questa fase non sia stato possibile sanzionare Rosatom e che i nostri partner siano spesso più interessati a negoziare eccezioni e periodi transitori, piuttosto che a integrare e introdurre nuove sanzioni”.

Kiev: scoperta camera tortura nell’oblast di Zaporizhzhia

Nuovo orrore in Ucraina. Lo stato maggiore di Kiev ha denunciato che i russi hanno allestito una camera di tortura nella città di Vasylivka, nella regione occupata di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale. Lo riporta il Kiev Independent, precisando che i russi stanno facendo sempre più pressioni sui civili e fanno irruzione nelle loro case nelle parti occupate delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia. Il Kiev Independent ricorda che luoghi di tortura sono stati trovati in diverse aree precedentemente occupate dai russi dopo che sono state liberate dalle truppe ucraine, come la città di Kherson e l’oblast di Kharkiv.

In sanzioni Ue c’è gomma sintetica con deroga su quantità

Tra le sanzioni Ue alla Russia è previsto il divieto di importazione nell’Unione della gomma sintetica con una deroga quest’anno fino a 355mila tonnellate. E’ quanto si evince dalla Gazzetta ufficiale. La gomma sintetica è stata al centro della trattativa serrata tra i 27 con la Polonia che chiedeva il bando totale senza deroghe e l’Italia contraria. I divieti, si legge nella Gazzetta, “non si applicano all’importazione, all’acquisto o al trasporto, né alla relativa assistenza tecnica o finanziaria, necessari per l’importazione nell’Unione, fino al 31 dicembre 2023” per quantità di “355.106 tonnellate” per gomma sintetica e simili.

G20: Mosca accusa l’Occidente, ha destabilizzato il summit

La Russia ha accusato l’Occidente di aver “destabilizzato” il vertice finanziario del G20 in India cercando di far adottare con un “ricatto” una dichiarazione congiunta sull’Ucraina, cosa che invece non è avvenuta per divergenze. “Ci rammarichiamo che le attività del G20 continuino ad essere destabilizzate dall’Occidente e utilizzate in modo anti-russo e puramente conflittuale”, ha dichiarato il ministero degli Esteri russo in una nota.

Kiev: attacco missilistico russo su Kramatorsk, un ferito


Le truppe russe hanno lanciato un attacco missilistico sulla città di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, provocando un ferito. Lo ha riferito Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, in un post su Facebook riportato da Ukrinform. “Almeno una persona è rimasta ferita in un attacco missilistico su Kramatorsk da parte delle forze di occupazione russe. I russi hanno colpito un edificio residenziale con un missile. Hanno anche colpito e distrutto una clinica ambulatoriale locale”, ha detto Kyrylenko.

Zelensky: prima o poi Putin sarà eliminato dai suoi uomini

Prima o poi il presidente russo Vladmir Putin sarà eliminato dagli uomini a lui più vicini. E’ la convinzione espressa dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato dal giornalista Dmyrto Komarov per un documentario in occasione del primo anniversario della guerra. “Certamente ci sarà un momento in cui la fragilità del regime di Putin si avvertirà in Russia - dice - I carnivori mangiano i carnivori. E’ molto importante e non avranno bisogno di alcuna ragione per giustificarlo...Troveranno una ragione per uccidere il killer”.

Premio Pulitzer Hersch: generali Kiev vendevano armi sul mercato nero

In merito ai casi di corruzione all’interno del governo ucraino “Zelensky ne ha licenziati 15 dopo essere stato avvertito dal nostro governo, dai servizi di intelligence, che alcuni generali erano arrabbiati con lui. La corruzione è semplicemente scandalosa. Alcuni generali stavano rivendendo alcune delle nostre armi avanzate sul mercato nero a dei gruppi in Romania, in Ossezia e in quelle zone, dove ci sono persone specializzate nella compravendita di armi. E in questo modo potevamo avere armi in grado di abbattere un aereo di linea a 9km di quota nelle mani di persone che non vorremmo le avessero”. Lo ha detto Il giornalista premio Pulitzer Seymour Hersh ai microfoni di “Fuori dal coro”. “Ci sono molte preoccupazioni in America al riguardo, e la cosa non viene resa pubblica”.

Media: Prigozhin oscurato dai media ufficiali russi


Evgeny Prigozhin sparisce dai media ufficiali russi: il capo dei mercenari Wagner avrebbe pagato così il suo continuo dissenso nei confronti dei vertici militari di Mosca riguardo alla conduzione della guerra in Ucraina. Lo rivela il media indipendente russo Verstka, secondo cui diversi organi di stampa hanno ricevuto l’ordine di oscurare lo “chef di Putin”. Da tempo Prigozhin denuncia i fallimenti dell’invasione e ha ingaggiato un duello diretto con il ministro della Difesa Shoigu, accusandolo tra le altre cose di non fornire munizioni ai suoi miliziani impegnati in Donbass. Ed ora Verstka fa sapere che i media di Stato sono stati istruiti a non citare le sue dichiarazioni “su argomenti non neutrali”.
Secondo un’analisi del media indipendente le agenzie di stampa controllate dal Cremlino hanno effettivamente smesso di citare le dichiarazioni di Prigozhin nelle ultime settimane, ad eccezione di quelle direttamente correlate all’attività sul campo di battaglia della Wagner.

Flash mob a Roma dei giovani per la pace di Sant'Egidio


Si è svolto presso la Stazione Termini, a Roma, un flash-mob dei Giovani per la pace di Sant’Egidio: oltre 200 ragazzi hanno ballato sulle note di “Give peace a chance” di John Lennon, sotto la guida dei ballerini dell’Accademia di danza europea di Joseph Fontano. “Vogliamo che anche la pace abbia una possibilità, in questa guerra. Un anno di guerra è troppo, che vengano aperti negoziati; che questo messaggio di pace parta da Roma e raggiunga tante città d’Europa e del mondo”, hanno spiegato i Giovani per la pace.

Wagner: siamo a meno di 2 km dal centro di Bakhmut

Il gruppo Wagner ha annunciato di essere arrivato a meno di 2km dal centro di Bakhmut. Lo riporta Ria Novosti. “Siamo a 1.740 metri dalle posizioni avanzate - ha detto il capo di Wagner che comanda le truppe nell’assedio alla città - il nemico tiene la difesa, ma perde ancora lo spirito. Comincia a ritirarsi”.

A Bruxelles militari di Cina e Nato

La Nato, in una nota, ha chiarito che gli argomenti sollevati nell’incontro tra militari Nato e cinesi includevano “la situazione della sicurezza globale, con particolare enfasi sulla guerra illegale della Russia in Ucraina, la sicurezza marittima; il nuovo concetto strategico della Nato e la modernizzazione militare della Cina”. La delegazione cinese era guidata dal maggiore generale Yao Qin, vice capo dell’Ufficio di cooperazione militare internazionale della Commissione militare centrale. Tra i funzionari dell’Alleanza Atlantica, invece, c’erano il tenente generale Janusz Adamczak, direttore generale dello Stato maggiore militare internazionale della Nato (Ims), e il tenente generale Francesco Diella, direttore della divisione di sicurezza cooperativa dell’Ims. “La Nato è un’alleanza difensiva - ha detto Adamczak alla sua controparte cinese -. Il nostro nuovo concetto strategico chiarisce che le ambizioni dichiarate e le politiche coercitive della Cina sfidano i nostri interessi, la nostra sicurezza e i nostri valori, ma che rimaniamo aperti a un impegno costruttivo, anche per costruire la trasparenza reciproca, al fine di salvaguardare la maggiore sicurezza dell’alleanza”.

G20: finale senza comunicato, Cina e Russia contro firma su guerra in Ucraina


La riunione del G20 finanza, tenuta dai ministri delle principali principali economie del mondo, si è conclusa senza un consenso, con Russia e Cina che si sono opposte alla descrizione della guerra in Ucraina nel comunicato finale. L’incontro, ospitato dall’India, ha pubblicato il riassunto della presidenza del G20 e un documento finale in cui si afferma che non c’è stato accordo sulla descrizione della guerra in Ucraina. Il primo giorno dell’incontro si è svolto nel giorno dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il G7 ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia venerdì, proprio mentre i colloqui del G20 si concludevano in modo confuso nell’hub tecnologico indiano di Bengaluru.
Il segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen ha condannato la “guerra illegale e ingiustificata contro l’Ucraina” durante una sessione a cui hanno partecipato funzionari russi e ha ribadito l’invito ai Paesi del G20 a fare di più per sostenere l’Ucraina e ostacolare lo sforzo bellico di Mosca.
Nell’ultima riunione del G20, tenutasi a novembre a Bali, in Indonesia, i leader avevano condannato con forza la guerra, avvertendo che il conflitto stava intensificando le fragilità dell’economia mondiale. Il gruppo comprende la Russia e anche Paesi come la Cina e l’India che hanno scambi commerciali significativi con Mosca.
Il ministro delle Finanze indiano Nirmala Sitharaman ha dichiarato ai giornalisti che il comunicato preparato per l’incontro di Bengaluru riportava due paragrafi della dichiarazione di Bali, ma la Russia e la Cina hanno chiesto che venissero cancellati e hanno detto che questa volta non potevano far parte del documento finale.

Scholz: luci e ombre in piano cinese

Il position paper cinese per una soluzione della guerra in Ucraina contiene “luci e ombre”. E’ il commento arrivato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz nel corso della sua visita di due giorni a Nuova Delhi. Il capo del governo di Berlino ha accolto con favore “le linee rosse” descritte nel documento sull’uso di armi nucleari, ma ha criticato l’assenza della richiesta a Mosca di ritirarsi dai territori occupati in Ucraina. “Una pace dettata dalla Russia non è un’opzione”.

Incontro a Bruxelles tra militari di Cina e Nato

I militari di Cina e Nato si sono incontrati giovedì a Bruxelles riavviando “il dialogo e le consultazioni istituzionali” per la prima volta dallo scoppio della guerra in Ucraina e della pandemia del Covid. I colloqui, avvenuti un giorno prima che Pechino pubblicasse il piano in 12 punti per risolvere la crisi ucraina e tra gli avvertimenti alla Cina di Europa e Usa a non fornire armi alla Russia, “si sono concentrati sullo sviluppo di relazioni bilaterali, sullo scambio di commenti su questioni geopolitiche e di sicurezza di interesse reciproco e sul miglioramento di comprensione e fiducia reciproche”, secondo una nota di Pechino.

In 10mila in piazza a Berlino; sì alla diplomazia, no all’invio di armi

Migliaia di persone in piazza a Berlino per la pace in Ucraina, all’indomani dell’anniversario dell’inizio della guerra, all’insegna dello slogan ’Sì alla diplomazia, no all’invio di armi’. La manifestazione, alla porta di Brandeburgo, è stato organizzata da un’esponente politica del partito di sinistra “Die Linke”, Sahra Wagenknecht, e dall’attivista femminista, Alice Schwarzer , che due settimane fa avevano pubblicato un “Manifesto per la pace” nel quale chiedevano al cancelliere Olaf Scholz di “fermare l’escalation di forniture di armi”, il cessate il fuoco e l’avvio di negoziati con la Russia. Secondo la polizia, diecimila persone hanno preso parte alla manifestazione - secondo gli organizzatori 50mila - che è stata criticata, perché ha visto la partecipazione anche di esponenti dell’estrema destra tedesca. Il “Manifesto per la pace”, secondo Wagenknecht e Schwarzer, ha finora raccolto 645mila adesione online.

Ex comandante gruppo Wagner arrestato di nuovo in Norvegia


L’ex comandante del gruppo mercenario russo Wagner Andrey Medvedev, fuggito in Norvegia dove ha chiesto asilo, è stato arrestato dopo aver presumibilmente aggredito un agente di polizia fuori da un bar di Oslo, secondo i pubblici ministeri norvegesi. Lo riporta il Guardian. L’uomo è stato arrestato nelle prime ore di mercoledì dopo una rissa fuori da un bar della capitale norvegese. Le circostanze esatte della rissa non sono state specificate ma, secondo gli atti del tribunale, Medvedev, ubriaco, ha resistito all’arresto e poi ha aggredito fisicamente gli agenti di polizia una volta arrivato alla stazione. Il processo è stato fissato per il 25 aprile. Medvedev, 26 anni, ha attraversato il confine con la Norvegia il 13 gennaio, dove ha presentato domanda di asilo. Il militare del gruppo paramilitare russo ha detto che in Ucraina aveva assistito all’uccisione sommaria di combattenti Wagner accusati dai loro stessi comandanti di disobbedire agli ordini. Chiedendo l’asilo, si è detto pronto a raccontare tutto ciò che sapeva sul gruppo Wagner, le sue attività e sul suo leader, Yevgeny Prigozhin.

Mosca: dopo ok a sanzioni Svizzera non può essere mediatore

La Svizzera “non può più rivendicare il ruolo di mediatore nella crisi ucraina dopo aver aderito alle sanzioni anti-russe”. Lo ha detto sabato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Lo riporta la Tass.

Ungheria: non prima di un mese ok a ratifica ingresso Svezia e Finlandia nella Nato


Non arriverà prima di un mese l’ok del Parlamento di Budapest alla ratifica del trattato di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Lo ha ammesso il capo di gabinetto del premier ungherese Viktor Orban, Gergely Gulyas, secondo cui “il Parlamento metterà in agenda la ratifica lunedì e inizierà il dibattito la settimana prossima”. In base alla procedura ungherese, ha spiegato, “l’adozione della legislazione richiederà quattro settimane, ne consegue che il Parlamento potrà votare nella settimana dal 21 marzo”. L’Ungheria è l’ultimo Paese rimasto insieme alla Turchia a non aver ancora ratificato l’adesione di Svezia e Finlandia all’Alleanza atlantica, concordata al vertice di Madrid del giugno scorso.

Il clown premiato da Mattarella: porto un sorriso ai bimbi sotto le bombe in Ucraina

Dove cadono le bombe e scendono le lacrime, c’è un clown che strappa un sorriso ai più piccoli, provando a far dimenticare, per un attimo, gli orrori della guerra. Questa la missione di Marco Rodari, 47 anni, uno dei 30 eroi quotidiani premiati dal capo dello Stato Sergio Mattarella per il loro impegno civico. Presidente dell’associazione “Per far sorridere il cielo”, Rodari è stato insignito del titolo di cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana “per la sua costante attività di volontariato nelle zone di guerra volta ad offrire un sorriso ai più piccoli”. ”E’ un grande onore per me”, racconta Rodari, raggiunto telefonicamente dall’Adnkronos mentre si trova in Ucraina, nella regione di Kharkiv. “A marzo, subito dopo l’inizio del conflitto mi sono recato a Leopoli. Poi mi sono mosso tra Kharkiv e il Donbass al seguito di un gruppo di volontari che porta cibo e beni di prima necessità a chi ne ha bisogno. Nel Donbass si va di famiglia in famiglia per far sorridere i bimbi. Oggi ho fatto 4 spettacoli, in una situazione di discreta sicurezza”. Laureato in storia moderna, Rodari ha fatto volontariato anche in altri teatri di guerra come Iraq, Siria e Striscia di Gaza. “I nostri spettacoli sono accolti in modo straordinario dai più piccoli”, prosegue. “Questo naso rosso mi permette di abbattere tutte le barriere. L’obiettivo è portare un minimo di speranza in questi luoghi difficili”.

Zelensky: impediamo a Mosca di ridurre l’Europa in briciole


Il presidente Volodymyr Zelensky ha invitato i tedeschi a compiere ogni sforzo per impedire alla Russia di “trasformare” l’Ucraina e l’intera Europa in “briciole di cemento”. Lo ha detto in un discorso all’evento del Presidente federale tedesco per la solidarietà all’Ucraina, ha riferito il servizio stampa dell’Ufficio presidenziale ucraino citato da Unian. “Caro popolo tedesco, signor presidente, signor Cancelliere, Olaf, da un anno tutto è cambiato. Per l’Ucraina, per la Germania, per l’intera Europa e il mondo libero. Ciò a cui il mondo libero si è abituato in decenni di pace si è trasformato in qualcosa per cui dobbiamo combattere”, ha detto Zelensky. “Dobbiamo fare tutto il possibile e l’impossibile per impedire alla Russia di trasformare l’Ucraina, i nostri vicini e l’intera Europa in briciole di cemento”, ha sottolineato.

Kiev: distrutto deposito munizioni a Mariupol, 50 soldati russi morti o feriti

Un deposito russo di munizioni a Mariupol è stato distrutto e 50 soldati russi sono rimasti uccisi o gravemente feriti in un attacco delle forze ucraine. Lo ha riferito il consigliere del sindaco in esilio della città nel sud del Paese, Petro Andriushchenko, secondo cui nell’operazione della notte scorsa sarebbero stati anche distrutti alcuni veicoli blindati russi.

Kiev: due civili uccisi da una mina nell’oblast di Kherson


Due contadini sono rimasti uccisi in un’esplosione causata da una mina nmentre coltivavano un campo vicino al villaggio di Dobrianka nell’oblast di Kherson. Lo ha riferito l’amministrazione militare dell’oblast citata dal Kyiv Independent. Un altro civile è rimasto ferito nell’esplosione di un ordigno nei pressi del porto fluviale nella città di Kherson. L’uomo di 63 anni è stato ricoverato in ospedale.

Vasto incendio in una fabbrica di vernici a Kiev

Un vasto incendio è scoppiato nei magazzini di un’azienda di vernici nel distretto di Podil a Kiev. Lo ha riferito il sindaco della capitale ucraina, Vitaly Klitschko. “C’è un incendio in un’impresa nel distretto di Podil della capitale. Tutti i servizi sono già sul posto”, ha riferito su Telegram, secondo quanto riportato da Unian. “Un edificio con una superficie di 3.000 metri quadrati è in fiamme”, ha spiegato più tardi l’amministrazione militare della città, sottolineando che magazzini con materiali di pittura e vernice hanno preso fuoco. “Non ci sono informazioni su vittime. I dati sono in aggiornamento. Tutti i servizi competenti sono al lavoro per spegnere l’incendio. La situazione è sotto controllo”, ha aggiunto. (ANSA).

Icsa: proposta di pace cinese liquidata da comunità internazionale <br>

“E’ un po' irritante e frustrante la maniera sbrigativa con cui la comunità internazionale sembra aver liquidato la proposta di pace cinese senza neppure avvertire la necessità di un approfondimento e di un confronto allargato sul documento di 12 punti di Pechino sintetizzante l'idea cinese per porre fine al conflitto russo ucraino”. Lo dice all’Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica e attuale presidente della fondazione Icsa. “Viene saltato a piè pari, come se nulla fosse, il rispetto di due impegni non da poco come il principio della sovranità e dell'integrità territoriale e quello della sicurezza di una regione che non dovrebbe essere raggiunta rafforzando o espandendo i blocchi militari” spiega. “Molti poi hanno detto che nel documento non si parla di ritiro delle truppe russe senza chiedersi o chiedere se il concetto di ritiro non sia implicito in quello della sovranità e del diritto internazionale universalmente riconosciuto, compresi gli scopi e i principi delle Nazioni Unite fissati al primo punto della visione cinese come ineludibili. Insomma - prosegue il generale - la Cina lascerebbe intendere che l'integrità territoriale di un qualunque paese non si discute a condizione che ognuno si senta sicuro in casa propria, senza dover temere il continuo abbaiare alle proprie frontiere, come ebbe a dire tempo fa Papa Bergoglio con un'espressione particolarmente efficace”.
Una cosa però manca nella proposta cinese - conclude l’ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica - un silenzio certamente non casuale, laddove non si fa menzione alla protezione e alla tutela delle minoranze e delle etnie che, comunque vada, in Ucraina rimarrà sempre la questione più spinosa.

Zelensky: in casa ho solo una giacca scura, quella per la vittoria


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha mostrato per la prima volta il modesto appartamento dove vive dall’inizio dell’invasione russa. Luogo diverso dal suo bunker. Un documentario del giornalista Dmytro Komarov fa vedere il piccolo appartamento in via Bankova, il guardaroba militare del presidente, una foto con i figli e la moglie. “Ho quello che uso per andare al fronte, ho un piccolo guardaroba qui. Sono sempre gli stessi vestiti”, ha detto Zelensky, che nei primi giorni della guerra ha sostituito l’abito da presidente con pantaloni e felpa kaki. Il capo di Stato ha poi mostrato l’unica giacca scura del suo armadio: “Una giacca che attende la vittoria dell’Ucraina”.

Varsavia: stop Mosca a forniture di petrolio via oleodotto alla Polonia

La Russia ha tagliato tutte le forniture di petrolio alla Polonia. Lo ha denunciato la principale azienda petrolifera polacca, Pkn Orlen, che ha smesso di ricevere i flussi attraverso la pipeline Druzhba. Su twitter, l’amministratore delegato, Daniel Obajtek, ha scritto: “La Russia ha bloccato tutte le forniture”, circostanza per la quale “eravamo preparati”. Il Ceo di Pkn Orlen ha spiegato che le raffinerie verranno rifornite via mare e che non ci sarà alcuna conseguenze per i consumatori. L’oloedotto Druzhba, che rifornisce Polonia, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, era stato escluso dalle sanzioni europee, per venire incontro ai Paesi che hanno opzioni limitate per forniture alternative. Dopo la riduzione dei mesi scorsi, la Polonia dipendeva solo per il 10% dalle forniture di petrolio russo.

Bombardamenti russi su Kherson, tre feriti

Tre civili sono stati feriti dai bombardamenti dell’artiglieria russa nella regione meridionale ucraina di Kherson. Lo ha dichiarato il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak su Telegram. “Oggi, a causa dei bombardamenti di artiglieria sulla città di Kherson, tre residenti locali sono finiti in ospedale. I terroristi russi stanno combattendo contro la popolazione civile”, ha detto Yermak. Le truppe russe sulla riva orientale del Dnipro hanno aperto il fuoco sulla regione di Kherson 83 volte venerdì, colpendo un totale di 34 insediamenti, secondo Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale.

Biden: piano Cina? Se piace a Putin non può essere buono

“Se a Putin piace, come puo’ essere un buon piano?”. Così Joe Biden ha liquidato l’iniziativa per la pace in Ucraina proposta dalla Cina. “Ci sono vantaggi solo per la Russia in quel piano”, ha aggiunto il presidente americano in un’intervista a Abc news sottolineando che l’idea che la Cina “negozi l’esito di una guerra totalmente ingiusta per l’Ucraina non è razionale”.

G20, spaccatura su guerra, India pubblica sintesi comunicato non approvato <br>

Russia e Cina hanno votato contro l’espressione sulla guerra in Ucraina nel comunicato al termine del G20 finanze di Bengaluru in India, bloccando la pubblicazione del comunicato congiunto ufficiale, di cui la presidenza di turno dell’India ha rilasciato una sintesi. Lo riferisce Bloomberg, riportando che il testo ripete il linguaggio impiegato nel comunicato al termine del G20 di Bali dello scorso novembre. La presidenza indiana ha affermato che la “maggior parte dei paesi membri” condanna “fermamente la guerra”. La sintesi contiene inoltre un riferimento al “moderato miglioramento delle prospettive economiche globali” e sui rischi per l’economia “inferiori”, compresi quelli relativi all’inflazione.

Ecco cosa prevede il decimo pacchetto di sanzioni Ue


L’Ue ha adottato il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Gli Stati Ue hanno dato il via libera alle nuove misure integrando la proposta della Commissione annunciata il 15 febbraio scorso e superando le resistenze della Polonia, che voleva introdurre misure più stringenti sul divieto di import di gomma sintetica e sullo stop all’export di diamanti, e che probabilmente saranno oggetti di futuri pacchetti. Il decimo pacchetto contiene divieti di esportazione per un valore di oltre 11 miliardi di euro, privando l’economia russa di beni tecnologici e industriali critici, rafforza inoltre le misure esecutive e antielusione e introduce un nuovo obbligo di segnalazione delle attività della Banca centrale russa.
CONTROLLI E RESTRIZIONI SULL’IMPORT-EXPORT. Vengono introdotti ulteriori divieti di esportazione di tecnologia critica e beni industriali, come elettronica, veicoli specializzati, parti di macchine, pezzi di ricambio per camion e motori a reazione, nonché beni per il settore edile che possono essere destinati all’esercito russo, come antenne o gru. L’elenco degli articoli soggetti a restrizioni che potrebbero contribuire al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia includerà ora ulteriori nuovi componenti elettronici utilizzati nei sistemi d’arma russi recuperati sul campo di battaglia, tra cui droni, missili, elicotteri, oltre a specifici oggetti rari materiali terrestri, circuiti integrati elettronici e termocamere.
COLPITO L’EXPORT DI DRONI IRANIANI. L’Ue ha inserito nell’elenco delle entità che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella sua guerra di aggressione ulteriori 96 entità, imponendo loro restrizioni all’esportazione più severe e portando il totale degli utilizzatori finali militari sotto sanzioni a 506. Per la prima volta in assoluto, questo elenco includerà sette entità iraniane che producono veicoli aerei militari senza pilota (droni), che sono stati utilizzati dall’esercito russo nella sua guerra di aggressione, anche contro le infrastrutture civili. Colpite anche le entità russe associate all’organizzazione paramilitare Wagner vicina al Cremlino.
Ciò include anche, per la prima volta, sette entità iraniane che hanno utilizzato componenti dell’Ue e fornito alla Russia droni militari Shahed per attaccare le infrastrutture civili in Ucraina. L’Ue sta lavorando in stretto coordinamento con i partner e aggiungendo Australia, Canada, Nuova Zelanda e Norvegia all’elenco dei paesi partner.
DIVIETO IMPORT GOMMA E ASFALTO. Il Consiglio ha deciso di vietare il transito attraverso la Russia di beni e tecnologie a duplice uso esportati dall’Ue, al fine di evitare l’elusione delle sanzioni, e vengono imposte ulteriori restrizioni alle importazioni di merci che generano entrate significative per la Russia, come l’asfalto e la gomma sintetica. Questi nuovi divieti riguardano importazioni in Ue per un valore di quasi 1,3 miliardi di euro e si aggiungono ai 90 miliardi di euro già sanzionati, che rappresentano complessivamente il 58% delle importazioni dell’Ue nel 2021.
MISURE ANTIELUSIONE E SU BENI BANCA CENTRALE RUSSA. Il pacchetto impone nuovi obblighi di segnalazione sulle attività della Banca centrale russa. Ciò è particolarmente importante per quanto riguarda il possibile utilizzo di beni pubblici russi per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina dopo la guerra. Tre banche russe sono state aggiunte tra i soggetti al congelamento dei beni e al divieto di mettere a disposizione fondi e risorse economiche. Altre misure includono anche l’obbligo di segnalazione sui beni congelati (anche per le negoziazioni pre-quotazioni) e sui beni da congelare e il divieto di transito di merci a duplice uso e armi da fuoco attraverso il territorio della Russia verso paesi terzi. I voli privati tra l’Ue e la Russia, diretti o attraverso paesi terzi, dovrebbero infine essere notificati in anticipo. Gli operatori aerei dovranno notificare i voli non di linea alle autorità nazionali competenti, che poi informeranno gli altri Stati membri.
COLPO ALLA PROPAGANDA RUSSA. Al fine di affrontare la sistematica campagna internazionale di disinformazione e manipolazione delle informazioni da parte della Federazione russa volta a destabilizzare i paesi vicini, l’Ue e i suoi Stati membri, il Consiglio ha avviato il processo per sospendere le licenze di trasmissione di due ulteriori media: RT Arabic e Sputnik Arabic. Questi media, viene sottolineato, sono sotto il controllo permanente diretto o indiretto della leadership della Federazione russa e sono stati utilizzati da quest’ultima per le sue continue e concertate azioni di disinformazione e propaganda di guerra, che legittimano l’aggressione della Russia e minano il sostegno all’Ucraina. In linea con la Carta dei diritti fondamentali, queste misure non impediranno a tali media e al loro personale di svolgere attività nell’Ue diverse dalla radiodiffusione, ad esempio ricerche e interviste.
RUOLI IN INFRASTRUTTURE CRITICHE. Le nuove misure limitano la possibilità per i cittadini russi di ricoprire qualsiasi posizione negli organi direttivi delle infrastrutture e delle entità critiche dell’Ue, in quanto l’influenza della Russia in tali organismi potrebbe comprometterne il buon funzionamento e, in ultima analisi, costituire un pericolo per la fornitura di servizi essenziali ai cittadini europei.
ENERGIA. Il Consiglio ha introdotto il divieto di fornire capacità di stoccaggio del gas (con l’esclusione della parte degli impianti di Gnl) ai cittadini russi, al fine di tutelare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas nell’Ue, evitare che la Russia usi come arma l’approvvigionamento di gas e rischi di manipolazione del mercato

Morto ex militare Usa che combatteva con forze Kiev

Il dipartimento di Stato americano ha confermato la morte di un ex militare statunitense, Andrew Peters, che nei mesi scorsi si era unito alla Legione internazionale per la difesa dell’Ucraina. “Possiamo confermare la morte di un cittadino statunitense”, ha detto un portavoce del dipartimento. A dare notizie della morte di Peters, 28enne originario del Wisconsin, era stata la famiglia, secondo cui “Andrew aveva un forte senso del bene e del male: sentiva la necessità di impiegare le sue capacità militari per aiutare il popolo ucraino a combattere e liberare il loro Paese

Kiev: sono salite a 9 le navi russe nel Mar Nero

Secondo il servizio stampa della Marina ucraina Nataliya Gumenyuk “ieri sera i russi hanno aggiunto un vettore missilistico nel Mar Nero, una fregata equipaggiata con otto missili di tipo Kalibr, portando in tutto il numero di unità a nove”. Gumenyuk ha spiegato che negli ultimi 4 giorni non c’erano stati portamissili nel Mar Nero, riferisce l’Ukrainska Pravda.

G20 spaccato sulla guerra, non c’è comunicato ufficiale

Il G20 finanze di Bangalore si conclude senza un comunicato finale ufficiale, ma con una sintesi della presidenza di turno indiana che ribadisce la condanna della guerra lanciata dalla Russia in Ucraina espressa a novembre a Bali, appoggiata da “gran parte dei Paesi membri” ma senza l’appoggio di Russia e Cina. Lo scrive l’agenzia Bloomberg.

Palazzo Chigi non illuminato in anniversario invasione

“Palazzo Chigi aderisce all’iniziativa della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre volta a commemorare il primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa. Le luci della facciata di Palazzo Chigi resteranno spente dalle 20 della giornata odierna alle 1 di domani 26 febbraio p.v.”. Lo rende noto un comunicato.

Interrogazione Fratoianni su cronisti italiani bloccati

“Vogliamo sapere quali urgenti iniziative il governo italiano ha assunto nei confronti delle autorità ucraine, per comprendere, cosa sia effettivamente accaduto perché alcuni giornalisti italiani siano bloccati in quel Paese e non sia permesso loro di svolgere la propria professione. E vogliamo anche sapere quali iniziative siano state assunte a tutela dei nostri concittadini e a difesa della libertà di informazione, affinché tutti i giornalisti italiani in Ucraina attualmente impossibilitati a svolgere la loro professione possano tornare liberamente e in sicurezza al loro lavoro di cronisti”. È quanto chiede in un’interrogazione parlamentare alla presidente del Consiglio Meloni e al ministro degli esteri, presentata da Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra italiana.

Michel: Bene decimo pacchetto, ora sanzioni contro chi tenta di eluderle

Dopo il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, l’Ue “sta adottando misure contro coloro che tentano di eluderle”. Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, assicurando che “non ci stancheremo di sostenere l’Ucraina, paralizzando la macchina da guerra russa e prendendo di mira coloro che vi sono associati”.

Comandante esercito Kiev, a casa a Mariupol entro quest’anno

Il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhnyi ha promesso ai bambini di Mariupol che torneranno entro quest’anno nella loro città dell’Ucraina sud-orientale occupata dall’esercito russo. Zaluzhnyi ha salutato i bambini alla celebrazione per la festa di San Nicola: un ragazzino si è avvicinato e gli ha chiesto parlandogli all’orecchio quando sarebbe tornato a casa, a Mariupol: “Quest’anno”, ha risposto il generale.

Lukashenko, non credo che Kiev voglia aprire fronte Transnistria

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha affermato di ritenere che l’Ucraina non ricorrerà a un inasprimento della situazione in Transnistria. “Non ci credo. Non è vantaggioso per loro”, ha detto il leader, citato dall’agenzia di stampa statale BelTA. “L’Occidente vorrebbe risolvere il problema che coinvolge anche la Russia nella Transnistria con un solo colpo”, ma “gli ucraini non ne hanno bisogno. Non credo che gli ucraini impazziranno e apriranno un secondo fronte”, ha detto. In merito poi a quanto riportato dai media, secondo cui Mosca avrebbe elaborato un piano per “assorbire la Bielorussia entro il 2030”, Lukashenko ha detto che mira solamente a distruggere le relazioni tra Minsk e Mosca.

“Vogliono semplicemente dividerci, ancora una volta. Ecco perché è emersa questa questione. Non c’è niente di vivo in essa. Conoscete la mia posizione, non può cambiare, siamo uno stato sovrano indipendente”, ha detto Lukashenko. “Il presidente della Russia comprende tutte queste questioni allo stesso modo”, ha detto. “La Russia ha anche una sua strategia in relazione alla Bielorussia, di vivere come fratelli in pace e amicizia. Ne sono sicuro al cento per cento”, ha detto Lukashenko.

Zelensky, ”bene sanzioni Ue, ora misure contro Rosatom e nucleare”

“Il decimo pacchetto di sanzioni europee prende di mira l’industria militare russa, la propaganda e il sistema finanziario. La pressione sull’aggressore russo deve aumentare: ci aspettiamo passi decisivi contro Rosatom e l’industria nucleare russa, più pressione su militari e banche”. Lo scrive su twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Kiev, attacchi russi su Nikopol e Marhanets nella notte

Le forze russe hanno attaccato le città di Nikopol e Marhanets nella notte, ha riferito il governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk, Sergii Lyask, citato dal Kyiv Independent. Secondo Lyask, le truppe russe hanno bombardato nove volte il distretto Nikopolskyi di Dnipropetrovsk con artiglieria pesante, danneggiando la rete elettrica, imprese private, oltre 30 case, tre scuole e altre infrastrutture. Non sono state segnalate vittime. Ieri, Lyask ha riferito che le forze russe hanno bombardato le comunità di Dnipropetrovsk più di 100 volte, prendendo di mira Myrivske, Marhanets e Nikopol. Non sono state segnalate vittime.

Medvedev, ”aumentata produzione armi, ridicolo dire abbiamo esaurito missili”

La Russia ha aumentato la produzione di armi e ha introdotto i sistemi di ultima generazione che affina “letteralmente in tempo reale”. E’ ridicolo sostenere, come fa Kiev, che Mosca ha esaurito le sue scorte di missili, ha scritto il vice Segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Dmitry Medvedev, in un articolo pubblicato sulla rivista Difesa nazionale. “La realtà è opposta” a quella descritta dagli ucraini che, ha aggiunto l’ex Presidente russo, “non hanno ancora superato lo shock” dell’invasione. Mosca inoltre osserva con attenzione le armi usate dai nemici in Ucraina “le abbiamo disassemblate e abbiamo imparato molte cose utili, abbiamo usato l’esperienza del nemico a nostro vantaggio”, ha precisato Medevedev ribadendo che la Russia deve di nuovo confrontarsi con un impero di nemici diversi, l’Ucraina “e i neo nazisti europei”, gli Usa e la Gran Bretagna80 anni dopo la vittoria sulla Battaglia di Stalingrado.

Kiev, russi non fermano offensiva nel Lugansk ma falliscono

Le truppe russe non fermano la loro offensiva nelle direzioni di Svatove e Kreminna, nel Lugansk. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare di Lugansk Sergiy Gaidai citato di Rbc Ukraine. Allo stesso tempo, le azioni del nemico rimangono infruttuose, ha aggiunto. Secondo Gaidai, la situazione rimane “difficile” nell’oblast, ma controllata dalle forze di difesa ucraine. “L’offensiva dei russi non si ferma in nessuna direzione, né a Svatove, né a Kreminna. Tutti gli sforzi del nemico negli ultimi giorni non hanno avuto successo”, ha detto Gaidai.v

Capo 007, fallito attacco russo su sede intelligence a Kiev

L’esercito russo ha cercato di colpire con un missile da crociera russo l’edificio della Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa a Kiev . Lo ha rivelato il capo del dipartimento Kyrylo Budanov, ma senza indicare la data dell’attacco, commentando che gli dà “soddisfazione il fatto che i russi gli stiano dando la caccia”. Lo riporta Unian. “È un riconoscimento, dimostra che sto facendo bene il mio lavoro”, ha affermato Budanov, sottolineando che le minacce di Mosca e i tentativi di colpirlo non lo spaventano: “Sono una persona religiosa e ho solo paura della punizione di Dio. Non ho paura di nessuna Russia”, ha concluso Budanov.

Distrutto deposito di munizioni a Mariupol occupata

Secondo il consigliere del sindaco in esilio di Mariupol, Petro Andryushchenko, i difensori ucraini hanno “distrutto” un altro deposito di munizioni russe: è scoppiato un incendio nella zona di Novoselivka. Lo riporta Unian. L’Ucraina ha trovato un modo per contrattaccare i russi, ha detto Andryushchenko, e ha pubblicato un video che mostra l’esplosione del deposito ieri, 24 febbraio. Le forze armate ucraine negli ultimi giorni hanno rivendicato attacchi su Mariupol, precedentemente ritenuto al di fuori della portata effettiva dei missili ucraini.

Podolyak, piano di pace della Cina è irrealistico

“Se si afferma di essere un attore globale, non si offre un piano irrealistico. Non si scommette su un aggressore che ha infranto la legge internazionale e perderà la guerra. Non è lungimirante. Cina, la ’finestra di opportunità’ non è infinita”. Lo scrive su Twitter il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podolyak.

Media, esplosioni a Kherson, regione colpita 83 volte in 24 ore

I media locali riferiscono di esplosioni a Kherson, nell’Ucraina meridionale. Al momento non ci sono ulteriori informazioni sulla situazione in città. Nelle ultime 24 ore, le truppe russe hanno bombardato la regione di Kherson 83 volte. Ieri un asilo è stato colpito da un razzo nella città e successivamente è scoppiato un incendio.

Per approfondire: La sfida di Halyna Luhova, la sindaca di Kherson che pensa al futuro

Via a procedura scritta su sanzioni Ue, oggi attesa l’adozione

È cominciata alle 11.30 di oggi la procedura scritta che, nel giro di una manciata d’ore, dovrebbe portare all’adozione formale del decimo pacchetto di sanzioni europee. Ieri notte, al fotofinish, è stata infatti trovata l’intesa politica tra i 27 sulle misure, con la Polonia che ha tolto il veto in cambio di una serie di impegni allegati all’intesa in vista delle prossime sanzioni. Fonti diplomatiche di Varsavia spiegano che la Polonia ha dato il via libera al decimo pacchetto in cambio di “sei condizioni”. In particolare, aggiungono le stesse fonti, per i futuri pacchetti di misure restrittive l’Ue si è impegnata a includere nella lista nera “le persone responsabili di aver deportato bambini ucraini in Russia” e a “intensificare il lavoro sulle sanzioni contro Minsk”.

Gli impegni dei 27 includono anche la messa a punto di sanzioni nel settore dei diamanti e “un ulteriore, intenso, lavoro sulle misure concernenti il settore nucleare”, spiegano ancora le fonti diplomatiche polacche aggiungendo di aver proposto un elenco di 150 “propagandisti di Putin” da sanzionare nelle prossime settimane. Sul punto della gomma sintetica, sul quale Polonia e Italia si sono trovate su fronti opposti, l’impegno dei 27 include la messa a punto di un meccanismo di controllo sulle importazioni per valutare, ogni trimestre, il grado di diversificazione (rispetto alla gomma russa) apportato dai Stati membri. La Commissione Ue, spiegano ancora le fonti, nei prossimi giorni presenterà un paper a riguardo.

Kiev, Mosca raddoppia navi nel Mar Nero, prepara attacco

L’esercito ucraino ha affermato che ieri la Russia ha raddoppiato il numero di navi schierate attivamente nel Mar Nero e ha previsto che ciò potrebbe essere una preparazione per ulteriori attacchi missilistici. Lo riferisce il Guardian. “Nel Mar Nero, la flotta di navi da guerra è raddoppiata rispetto a giovedì: ora ci sono otto navi”, ha detto il comando militare nella regione meridionale in un aggiornamento su Facebook, “ciò potrebbe indicare che sono in preparazione attacchi missilistici e attacchi di droni”, ha affermato. Una delle navi è una fregata armata con otto missili Kalibr, ha spiegato il comando militare Sud.

Medvedev, Occidente sta prolungando l’agonia dell’Ucraina

“L’Occidente sta solo prolungando l’agonia dell’Ucraina nella speranza di indebolire la Russia e poi rottamarla” , ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in un articolo pubblicato su National Defence, citato da Ria Novosti. “L’agonia dell’Ucraina viene prolungata artificialmente dall’Occidente nella speranza che in questo modo possa logorare la Russia”. Secondo Medvedev gli Usa hanno speso 50 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina. “L’industria della difesa russa sta lavorando, nessuna fornitura di armi occidentali può dare un vantaggio a Kiev”, ha aggiunto.

Pasdaran, Iran ha sviluppato missile cruise a lungo raggio

L’Iran ha sviluppato un missile da crociera a lungo raggio, con un’autonomia di 1.650 km, secondo quanto afferma il Comando aerospaziale dei Guardiani della Rivoluzione. Il cui comandante, Amirali Hajizadeh, ha lanciato un avvertimento agli europei e agli americani, invitati a “non mettere alla prova l’Iran”. “Ora siamo in grado di colpire portaerei statunitensi anche a 2.000 chilometri di distanza”, ha minacciato Hajizadeh, citato dalla tv di stato iraniana.

G20: alta tensione sull’Ucraina, a rischio comunicato finale

Alta tensione fra i ministri delle Finanze e governatori del G20 al meeting di Bangalore: a dividere è la guerra in Ucraina, dove la riluttanza della presidenza indiana del G20 a inserire la parola “guerra” nel comunicato finale, assieme all’opposizione di Cina e della stessa Russia, potrebbero far scomparire dal documento la “ferma condanna” di Mosca che i membri occidentali e i loro alleati vorrebbero inserire. A rischio sarebbe persino la pubblicazione di un comunicato congiunto. La ministra delle Finanze spagnola Nadia Calvino ha detto che “non possiamo” annacquare la posizione concordata a Bali, da cui la Russia era uscita decisamente isolata.

Difesa Gb, “Mosca ha terminato scorte droni iraniani, cerca nuovi rifornimenti”

La Russia ha esaurito le sue scorte di droni iraniani e sta cercando nuovi rifornimenti, indica il ministero della Difesa britannico nel suo consueto aggiornamento quotidiano della situazione in Ucraina. Dal 15 del mese non ci sono notizie di attacchi con droni.

Scholz da Modi, sul tavolo guerra in Ucraina e cooperazione economica

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è arrivato oggi nella capitale indiana dove incontrerà il primo ministro indiano per discutere della guerra della Russia in Ucraina e dei modi per rafforzare la cooperazione economica bilaterale. “Discuteremo intensamente di tutti i temi rilevanti per lo sviluppo dei nostri Paesi, ma anche della pace nel mondo, che è importante”, ha detto Scholz ai giornalisti dopo essere stato ricevuto dal primo ministro indiano Narendra Modi nel palazzo del presidente.

Il viaggio è la prima visita ufficiale di Scholz in India, anche se è il suo quarto incontro con Modi da quando è entrato in carica nel 2021. Il cancelliere tedesco dovrebbe cercare il sostegno dell’India per la dura posizione assunta da Europa e Stati Uniti nei confronti della Russia sulla guerra in Ucraina.

Kuleba, non concordo con piano Pechino su fine sanzioni

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmitri Kuleba, ritiene che nel documento di presa di posizione sulla guerra in Ucraina presentato dalla Cina “ci sono vari elementi sui quali siamo d’accordo, ma almeno un elemento su cui non siamo d’accordo, ed è la richiesta della fine delle “sanzioni unilaterali”. “Riteniamo - dice Kuleba, citato da alcuni media, fra cui l’Ukrainska Pravda - che le sanzioni siano uno strumento importante”. Ma in generale, “questo documento (cinese) è importante. Lo stiamo studiando, dobbiamo farlo dall’inizio alla fine e trarne poi le nostre conclusioni”, ha detto Kuleba. “Dobbiamo affermarlo chiaramente: 141 Paesi hanno votato una risoluzione che definisce i principi e gli elementi chiave di come questa guerra dovrebbe finire. E tutto ciò che viene proposto al di fuori di questa risoluzione deve rispettare la risoluzione stessa”, ha sottolineato il capo della diplomazia di Kiev.

Media: altre conferme su disponibilità Pechino a inviare alla Russia munizioni

La Cina considera l’ipotesi di inviare alla Russia proiettili di artiglieria da 122 e 152 millimetri, hanno confermato fonti americane citate dal Washington Post, dopo le anticipazioni di ieri del Wall street Journal, denunciando che qualora questo dovesse avvenire, il piano di pace proposto da Xi Jinping sarebbe fortemente indebolito. Non ci sono elementi per poter dire che a ora siano già iniziati i rifornimenti. Ma la Cina “ha la capacità di svolgere un ruolo da game changer”, ha commentato una fonte americana.

Kiev, attacchi russi nel Donetsk feriscono 5 civili

Attacchi notturni dei russi contro la parte dell’oblast di Donetsk sotto il controllo ucraino hanno provocato almeno cinque feriti, fa sapere il Kyiv Independent, citando il governatore Pavlo Kyrylenko. Due i feriti a Chasiv Yar, due a Bakhmut, uno a Donetsk e uno a Kostiantynivka, ha detto il governatore della regione dove sono in corso i combattimenti più feroci. Le forze russe, e in particolare la milizia privata Gruppo Wagner, cercano di conquistarla completamente e da settimane puntano verso Bakhmut, incontrando una resistenza molto tenace.

Da Banca Mondiale nuovo pacchetto di 2,5 mld dollari di aiuti

La Banca mondiale ha annunciato un nuovo pacchetto di 2,5 miliardi di dollari per sostenere l’Ucraina e mantenere i servizi essenziali e le funzioni governative fondamentali nel primo anniversario dell’invasione russa del paese. La sovvenzione fornisce un sostegno diretto al bilancio dell’Ucraina nell’ambito del progetto di spesa pubblica della Banca mondiale per la resilienza della capacità amministrativa in Ucraina (Peace).

I fondi, forniti dall’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid), saranno trasferiti al governo dell’Ucraina dopo un’adeguata verifica da parte della Banca mondiale. Come riportato dalla Banca Mondiale in un comunicato, questo pacchetto di finanziamento aggiuntivo al progetto Peace sosterrà settori chiave, tra cui l’assistenza sanitaria, le scuole, i pagamenti delle pensioni, i pagamenti per gli sfollati interni, i programmi di assistenza sociale e gli stipendi dei lavoratori che forniscono servizi governativi di base. Il presidente della Banca Mondiale, David Malpass ha ricordato che la Banca mondiale ha mobilitato 20,6 miliardi per sostenere l’Ucraina dall’inizio della guerra. “Continueremo a sostenere il popolo ucraino attraverso progetti di riparazione urgenti e il coordinamento con il governo per gli sforzi di recupero e ricostruzione”, ha affermato.

Berlino invierà altri 4 Leopard, formato battaglion misto con Svezia e Portogallo

La Germania invierà altri quattro carri armati Leopard 2A6 all’Ucraina, ha reso noto il ministero della Difesa. Il numero complessivo di carri in arrivo dalla Germania sale quindi da 14 a 18. “Insieme ai nostri partner in Portogallo e Svezia, siamo in grado di fornire un battaglione misto”, si precisa a Berlino. Fanno parte di un battaglione di carri armati 31 mezzi. Il Portogallo fornirà 3 carri armati e la Svezia dieci.

Biden, non ci sono prove finora che Cina stia sostenendo Russia

Non ci sono prove “finora” che la Cina stia sostenendo militarmente la Russia in Ucraina. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, aggiungendo di aver parlato in estate con il leader cinese Xi Jinping della questione e delle conseguenze economiche: “Gli ho detto ’Guarda, non è una minaccia. È solo un dato fatto. 600 compagnie straniere hanno lasciato la Russia che hanno visto quello che era successo. Mi hai hai detto che il futuro della Cina si basa sugli investimenti del mondo occidentale: questo è importante’”.

Biden, l’Ucraina per ora non ha bisogno di F16

“L’Ucraina per ora non ha bisogno dei jet F16”. Lo ha detto Joe Biden in un’intervista esclusiva a Abc news. “Per il momento lo escludo”, ha detto Biden a proposito dell’ipotesi di inviare jet da combattimento a Kiev. Rispondendo ad una domanda se questo significhi “mai”, il presidente americano ha risposto che “non è possibile stabilire esattamente di che cosa avrà biosgno l’Ucraina per difendersi in futuro”. “Ma al momento, secondo le valutazioni del nostro esercito, non c’è nessuna ragione per inviare gli F16”.

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