La marcia Perugia-Assisi contro la guerra (Ansa)
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Alla luce delle fiaccole anziché quella del sole come accade di solito, è partita dai giardini del Frontone la speciale Marcia della pace Perugia-Assisi «contro tutte le guerre che continuano in Ucraina e in troppe altre parti del mondo». Ad aprire il corteo, dopo un incontro alla sala dei Notari, uno striscione con scritto «fermiamo le guerre». In marcia qualche centinaio di persone con le tradizionali bandiere caratterizzate dall’iride, il colore della pace, e la scritta «no war». Con loro anche tanti giovani. Camminando per tutta la notte i marciatori, scandendo «pace, pace» si sono mossi dal tradizionale punto di ritrovo dei giardini del Frontone a Perugia per raggiungere Assisi poco dopo l’alba di venerdì mattina.
Al termine di un cammino durato tutta la notte alla luce delle torce, i partecipanti alla marcia sono arrivati intorno alle 6 nella piazza antistante la Basilica Inferiore dedicata a San Francesco. Una edizione non prevista dell’appuntamento nata da un’idea di Aldo Capitini e organizzata appositamente «contro tutte le guerre che continuano in Ucraina e in troppe altre parti del mondo». E in occasione del primo anniversario dell’invasione russa. Tra i marciatori anche alcuni frati del Sacro Convento di Assisi. Con loro pacifisti storici, come l’organizzatore della marcia Flavio Lotti, molti giovani e il gonfalone della Regione Umbria.
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