di Redazione Finanza
(Reuters)
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Tanto tuonò che piovve. Dopo i segnali di distensione dei giorni scorsi, c’è aria di accordo in seno all’Opec+: l’organizzazione ha convocato una riunione per domenica 18 luglio, dopo i progressi significativi verso la soluzione dello stallo con gli Emirati Arabi Uniti che aveva bloccato un accordo per aumentare la produzione. La conferenza dei ministri online è prevista per le 12 ora di Vienna, anche se un delegato ha avvertito che non tutti i ministri hanno ancora confermato la presenza. I ministri dell’Arabia Saudita, del Kuwait, degli Emirati Arabi Uniti e dell’Oman si sono incontrati online oggi per discutere la questione, secondo quanto raccolto da Bloomberg.
L'uscita dall'impasse per la prima volta sembra comunque a portata di mano, dopo l'esito disastroso dell'ultimo vertice. La riunione era stata addirittura «cancellata» lunedì 7 luglio, dopo giorni di trattative in cui si era cercato invano di superare le divergenze, che opponevano soprattutto l'Arabia Saudita e gli Emirati: Paesi un tempo alleati di ferro, ma oggi sempre più spesso disallineati non solo su questioni petrolifere.
L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati sono stati costretti ad abbandonare un accordo provvisorio per aumentare la produzione di petrolio in rate mensili di 400.000 barili al giorno a causa delle obiezioni dell’ultimo minuto degli Emirati Arabi Uniti, che affermavano che il suo limite di produzione era ingiustamente basso.
Il crollo delle trattative ha portato brevemente il greggio a un massimo di sei anni a New York, anche se i prezzi sono scesi da allora intorno ai 73 dollari al barile per il Brent.
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