di Massimo Mambretti
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La Ioniq 6 è una filante berlina elettrica che comincia a strutturare lo schieramento dei modelli nativi elettrici della Hyundai, che non può prescindere dal declinarsi in molti modi come suggerisce la capostipite della stirpe, ovvero il crossover Ioniq 5, e come conferma l'annunciato suv di grossa taglia con abitacolo per sette persone Ioniq 7, che debutterà il prossimo anno. In seguito, la gamma crescerà piuttosto rapidamente con altri modelli di taglia, personalità e stile differenti.
Sotto a una linea originale sino al punto da suscitare pareri divisivi perché frutto dell'intreccio tra stilemi che si ispirano al passato e altri che arrivano dal mondo aeronautico con l'attenzione all'ennesima potenza posta nei confronti dell'aerodinamica che attesta il Cx a un valore di spicco (0,21), la Ioniq6 cela lo stato dell'arte delle tecnologie destinate alle vetture full-electric del gruppo Hundai-Kia. In particolare, la piattaforma modulare E-Gmp concepita per sostenere modelli di diverse tipologie e dimensioni, la rete elettrica a 800V che consente di ricaricare dal 10 all'80% batterie fino a 77,4 kWh in appena 18 minuti con una colonnina da 350 kW, in un'ora e dieci munuti da un impianto a 50 W e in poco più di sette ore da una centralina in corrente alternata da 11 kW. Inoltre, la Ioniq 6 offre anche la funzione Vehicle to Load, alias V2L, che permette alla vettura di erogare più di 3,5 kW di energia a device esterni. La gamma offre tre possibilità di scelta per quanto riguarda i powertrain e due opzioni di trazione. Alla base si pone la versione monomotore a trazione posteriore 53,3 kWh Rwd con 151 cavalli, passa poi alla variante 77,4 kWh sempre a trazione posteriore con 229 cavalli e culmina con la Ioniq 6 bimotore Awd a trazione integrale 77,4 kWh con 325 CV. Le denominazioni evidenziano le capacità delle batterie di ogni Ioniq 6 che abbinandosi alle potenze dei loro powertrain, conseguentemente, originano autonomie specifiche che spaziano nel ciclo misto dai 429 chilometri della versione meno potente sino ai 614 chilometri promessi dalla Ioniq 6 che si posiziona al centro dell'offerta, mentre nel caso della variante più potente la percorrenza arriva a 583 chilometri. Considerando solo l'uso nel ciclo urbano le autonomie spaziano da 586 a 777 chilometri. Per mantenere una buona quantità di elettroni nella batteria la Ionqi6 offre anche tre livelli di recupero di energia nei rallentamenti, il più incisivo dei quali e innesca la modalità one-pedal e diverse logiche di configurazione vettura: Eco, Comfort e Sport. La versione Awd permette anche di optare tra tre differenti impostazioni per il sistema di trazione: integrale permanente, integrale automatica che ripartisce la motricità sui due assali secondo le necessità e l'esclusione di quella anteriore. Ovviamente, trasforma questa Ioniq 6 in una trazione posteriore riducendo, di conseguenza, il consumo di elettricità. Infine, la Ioniq 6 è la prima Hyundai a offrire la funzione Plug & Charge presso le stazioni predisposte, che consente di collegare il proprio veicolo e ricaricarlo senza la necessità di una app o di una scheda di ricarica, risparmiando tempo. Per attivare il servizio, offerto da un provider terzo, occorre abilitare una specifica funzione sul proprio account Charge myHyundai.
Lunga 4,85 metri, larga 1,88 metri, alta 1,49 metri quasi come una tradizionale coupé e con un passo di 2,95 metri, la Ioniq 6 all'interno offre spazio e, quindi, anche confort in quantità a tutti i passeggeri. Lo stile moderno dell'arredamento ricalca quello della Ioniq 5 è esaltato dalle alette alle estremità della plancia che ospitano i display delle telecamere opzionali che sostituiscono i retrovisori esterni, ma con cui bisogna prendere confidenza poiché anche se i display sono ben posizionati l'abitudine spinge lo sguardo a cercare i tradizionali retrovisori fuori dal finestrino, e dai due schermi da 12,3” della strumentazione configurabile del sistema d'infotainment, dal quale si gestiscono dopo avere scorso molti sottomenù funzioni e servizi della Ioniq6. Il sistema è costantemente aggiornato co la tecnologia Ota e integra anche la navigazione con pianificazione del percorso in funzione dei punti di ricarica anche per preriscaldare opportunamente la batteria. Sulla Ioniq6 top di gamma il capitolo digitalizzazione è completato da un head up display di grafica chiara e ben leggibile in ogni condizione di luce. L'ergonomia non è al top perché molti interruttori sono sparpagliati sulla plancia e sulla consolle centrale, che ospita anche quelli degli alzacristalli. L'ambiente è rifinito con cura ma la presentazione risente dal risalto, quasi ostentato, dato alla realizzazione di parecchie componenti con materiali green poco gradevoli al tatto e alla vista che sono un po' sottotono per un'auto di questa categoria e può essere invaso da diverse tonalità “sintetiche” che accompagnano il funzionamento del powertrain. Fra queste ce ne è anche una che riproduce un sound simile a quello di una astronave. A livello di praticità la Ioniq6 non delude nell'abitacolo grazie alla presenza di tanti vani portaoggetti, mentre la capacità del bagagliaio di 401 litri non è adeguata a una vettura di simile taglia e che può ospitare tranquillamente cinque persone.
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Capace di spingere la Ioniq 6 Awd sino a 185 all'ora a fronte di un consumo medio di 16,9 kWh/100 km, il powertrain ha una potenza, 325 cavalli, e una coppia di 605 Nm che contrastano bene gli effetti della massa che supera i 2.100 kg e imprime alla vettura un temperamento piuttosto spigliato, ma che non cede alla tentazione di suscitare forti emozioni. In effetti, questa Ioniq 6 mira a offrire una guidabilità istintiva in ogni condizione di marcia, un confort davvero buono che decade un po' solo sulle asperità affrontate a bassa velocità più per i cerchi da 20” che per la taratura dell'assetto. Il set-up è, comunque, piuttosto rigido per contenere il rollio e assieme al passo lungo quanto quello di vetture di taglia ancora più grande ottimizza il dinamismo e l'affidabilità di marcia, ma non influisce più di tanto sull'agilità. Infatti, a dispetto della potenza e dell'equilibrio generale l'ammiraglia della gamma Ioniq non ha la pretesa di stupire per l'agilità tra le curve, ma quella di essere un'ottima compagna nei lunghi viaggi e nell'uso tranquillo quotidiano dove si può anche contare nel traffico sulla modalità one pedal per guidare per non affannarsi troppo tra acceleratore e freno e, nel contempo, ricaricare la batteria.
Nel complesso, la Ioniq 6 offre una guidabilità rassicurante e sensazioni che rispecchiano quelle tipiche del mondo Bev, frutto delle spinte pronte e lineari del powertrain a prescindere dal livello di potenza. per quanto riguarda il consumo alla fine del nostro test di 130 chilometri che si è snodato tra Madrid e i dintorni della città abbiamo registrato 18,7 kWh/100 km e un'autonomia passata dai 459 a 333 chilometri.
La Ioniq 6 meno potente è offerta solo nell'allestimento Progress e costa 48.000 euro, per la versione intermedia sono previsti l'Innovation e l'Evolution a prezzi, rispettivamente, di 55.000 e 59.000 euro mentre la top di gamma bimotore a trazione integrale è disponibile solo nell'Evolution a 62.000 euro. Tutte le Ioniq 6 adottano una ricca suite di Adas e offrono un sistema di guida semi-assistita di livello 2. La gamma si contrappone a quella della Tesla Model3, della Bmw i4 in particolare con la versione eDrive 35 e con le Kia Ev6 meno potenti.
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