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Le recenti fiammate dell’inflazione livellano il carovita tra le regioni italiane con il Sud che, dalle ultime rilevazioni Istat, guidava i rincari di dicembre. Così spesso i prezzi di beni e servizi coincidono nelle diverse aree del Paese o sono addirittura più bassi al Sud. Questo mentre non si arresta la polemica sulla proposta del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, di adattare i salari dei professori al costo della vita nelle diverse regioni italiane.
Ma a ben guardare le tabelle elaborate dal Codacons (che già si è dichiarato contrario all’ipotesi, ndr) le differenze su alcuni beni e servizi sono davvero minime tra le tre principali città prese in esame (Milano, Roma e Palermo). Anzi in alcuni casi i prezzi dei singoli beni sono più alti nel Mezzogiorno.
Unica, ma non ultima, voce che però impatta in modo rilevante sui bilanci familiari è quella degli affitti. In questo caso Milano si piazza saldamente al top del podio a tre con Roma (seconda) e Palermo (ultima).
Rispetto alle differenze sul carovita tra le Regioni va considerato che la Sicilia ha avuto a dicembre il tasso di inflazione più alto tra le regioni italiane con il 14,2% con Palermo ben sopra la media al 14,6%. Molto più basso, ma sempre a due cifre, il livello a Roma (10,3%) e a Milano (12%). La media nazionale è stata dell’11,6%.
Ecco di seguito una tabella con i prezzi forniti dal Codacons (prezzi al kg o al litro) rielaborando i dati dell’osservatorio prezzi del Mimit e dei motori di ricerca sugli affitti.
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