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Chi è Albino Ruberti, il «focoso» dem soprannominato Rocky

Roma: video shock Ruberti, capo Gabinetto nella bufera

Figura di peso della politica romana, nel 2020 venne multato per un pranzo probito in pieno lockdown quando era capo di gabinetto di Zingaretti

19 agosto 2022
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2' di lettura

Non è la prima volta che Albino Ruberti, il capo di gabinetto del sindaco di Roma dimessosi dopo un video con frasi choc, finisce nella bufera politica. Era già successo a maggio 2020, quando in pieno lockdown l’allora braccio destro di Nicola Zingaretti alla Regione Lazio, era stato multato con 400 euro per aver preso parte a un pranzo “proibito” in una casa privata.

Figura di peso della politica romana

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Romano, 54 anni, Ruberti è figlio d’arte: suo padre Antonio, scomparso nel 2000, è stato rettore dell’università La Sapienza e in seguito ministro dell’Università e della Ricerca scientifica (1989-1992). Ruberti junior ha costruito la sua carriera guidando per quasi venti anni Zètema, la società partecipata al 100% da Roma Capitale che opera nel settore cultura e turismo. Nel 2017 viene nominato presidente Laziocrea (società della Regione Lazio): da sempre figura di peso della politica romana nel 2018 arriva la chiamata da parte del rieletto presidente della Regione Nicola Zingaretti che lo vuole nel delicato ruolo di capo di gabinetto. Temperamento focoso che gli ha fatto conquistare il soprannome di “Rocky”, di lui si parla quando un video riprende uno scontro fisico con degli animalisti che avevano tentato un blitz durante un evento politico di Zingaretti. «C’è stato uno scontro per bloccare gente che irrompeva sul palco» spiegò lui. Una ricostruzione contestata dagli animalisti: «I nostri volontari - denunciarono - si trovavano a protestare in maniera pacifica con dei cartelli in mano e sono stati aggrediti verbalmente e fisicamente senza alcun rispetto e dignità».

La multa ai figli

A febbraio 2022 erano stati protagonisti delle cronache anche i figli di Ruberti, di 19 e 17 anni. Fermati dai Carabinieri per un controllo mentre erano a bordo di un’auto intestata al padre, si erano rivolti ai militari con la frase: «Avete preso le persone sbagliate, non sapete chi siamo». «Li ho rimproverti» disse il padre. Un episodio simile era accaduto qualche mese prima quando in figlio maggiore si era rivolto con la solita frase ai Carabinieri che lo avevano fermato insieme a un gruppo di amici perché si rifiutavano di indossare la mascherina.

Il pranzo proibito in lockdown

Ma Ruberti era finito nella bufera nell’aprile del 2020 quando venne multato dalla polizia perché trovato in un appartamento (che non era la sua residenza) a pranzo con altre persone in pieno lockdown. Lui spiegò che si trattava di un appuntamento di lavoro e venne multato. «Una leggerezza» disse ma il centrodestra presentò sull’episodio due interrogazioni parlamentari al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

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