Qatargate, Europarlamento destituisce Eva Kaili
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Ammonta a oltre un milione e mezzo di euro il totale delle banconote trovate dalla polizia belga nelle perquisizioni alle abitazioni di Antonio Panzeri e di Eva Kaili nell’ambito dell’indagine sulle tangenti dal Qatar all’Ue. In giornata si è tenuta l’udienza preliminare per due imputati, Francesco Giorgi e Niccolò Figà-Talamanca. A Kaili è stata tolta la carica di vicepresidente del Parlamento Ue.
Il Qatargate continua a fornire dettagli allarmanti sulle sospette tangenti arrivate da Doha. E rischia di allargarsi, dato che una delle ipotesi su cui stanno lavorando i magistrati belgi è che ci possano essere degli europarlamentari “a libro paga” per favorire l’emirato.
A quanto si è appreso, Panzeri e Giorgi resteranno in carcere almeno per un altro mese. Lo hanno deciso i giudici della camera di Consiglio del Tribunale di Bruxelles al termine della prima udienza sul Qatargate. Per il quarto fermato, Figà-Talamanca è stato invece disposto il regime di sorveglianza elettronica che gli permette di uscire dal carcere.
Giorgi ha parlato a lungo con gli inquirenti. Secondo fonti ben informate avrebbe fatto dei nomi. Come quello dell’eurodeputato belga Marc Tarabella. Parallelamente, c’è un fronte politico che si è aperto con il Qatargate: il tenore dei rapporti con Doha. E non è un caso che della vicenda se ne parlerà anche al vertice dei leader europei di giovedì. L’inchiesta belga, nelle ultime ore, ha prodotto nuove perquisizioni. Per esempio nell’ufficio di Michelle Rieu, capo unità dell’Eurocamera la cui attività è legata alla sottocommissione dei Diritti Umani. Sigilli sono stati posti anche all’ufficio di Davide Zoggia, ex parlamentare italiano e assistente dell’eurodeputato Pietro Bartolo. La lunga chiacchierata tra Giorgi e gli inquirenti lascia in sospeso una domanda: quanto può allargarsi l’inchiesta? Il rischio c’è.
Fight Impunity, l’Ong fondata da Panzeri, per alcuni avrebbe agito da volano delle attività illecite ma attorno alle relazioni con il Qatar e al tema dei diritti giravano diversi attori della comunità europea brussellese. Nomi di nuovi indagati al momento non sono stati diffusi. Anche perché c’è il tema dell’immunità parlamentare, che in Ue decade solo in flagranza di reato. Un’immunità che, finora, potrebbe aver evitato a Tarabella di finire tra gli indagati. L’eurodeputato è stato comunque sospeso dal partito socialista belga. Kaili, Giorgi, Panzeri e Niccolò Figà-Talamanca comunque si presenteranno in tribunale per l’udienza preliminare.
La polizia federale ha diffuso la prima foto dei contanti trovati all’ellenica, a suo padre e a casa di Panzeri: molte le banconote di piccolo taglio, anche da dieci e venti euro. A parlare in via ufficiale con la stampa, finora, è stato solo il legale dell’eurodeputata di Salonicco. «La sua posizione è di innocenza. Non ha nulla a che fare con le tangenti del Qatar», ha dichiarato l’avvocato Michalis Dimitrakopoulos. A Strasburgo non sembrano pensarla così. La votazione sulla destituzione di Kaili da vicepresidente è stata rapida e sorretta da una maggioranza bulgara. Hanno votato a favore in 625 (superando il quorum richiesto dei due terzi), e un unico contrario, il croato Mislav Kolakusic, che milita nel Misto. Dorien Rookmaker (olandese dell’Ecr) e Joachim Kuhs (tedesco dell’Id) hanno invece deciso di astenersi.
Il Parlamento europeo chiede di «sospendere tutti i lavori sui fascicoli legislativi relativi al Qatar, in particolare per quanto riguarda la liberalizzazione dei visti e tutte le visite programmate, fino a quando le accuse non saranno state confermate o respinte». È quanto si legge in uno dei punti della risoluzione unitaria dell’Eurocamera dopo lo scoppio del Qatargate. Il testo, redatto dai principali gruppi politici dell’Eurocamera, andrà al voto domani alla Plenaria di Strasburgo.
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