di Federico Cociancich
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Lo scriviamo da tempo: il futuro delle auto sarà elettrico, connesso e a guida autonoma, e oggi, tantopiù con il recente accordo del Parlamento Europeo, figlio del pacchetto Fit for 55, questo scenario futuro inizia a prendere forma. Qualcuno cercherà di ostacolare questo percorso, per ragioni più o meno valide, mentre altri coglieranno l'occasione, organizzandosi, per avere un ruolo da protagonisti del mercato automotive del prossimo futuro. Tra questi c'è Jaguar Land Rover (controllate di Tata Motors dal 2008) che ha annunciato oggi a Milano il nuovo Engineering Hub italiano dedicato allo sviluppo dei sistemi di assistenza alla guida e alle tecnologie di guida autonoma di prossima generazione, nel campo dell'Intelligenza Artificiale. Il Gruppo ha infatti scelto il nostro Paese come base per uno dei tre nuovi centri di ricerca, assieme a Spagna e Germania, che vedranno impiegati in totale oltre 150 ingeneri. I nuovi centri di progettazione faranno parte della partnership strategica con Nvidia, famosa per la produzione di schede grafiche avanzatissime e sistemi di virtualizzazione all'avanguardia, e andranno a integrarsi all'attuale network di divisioni progettuali di Jaguar Land Rover nel Regno Unito, nella Repubblica d’Irlanda, in Ungheria, in Cina e in Nord America.
Il nuovo Engineering Hub in Italia fa parte della strategia “Reimagine” di Jaguar Land Rover, che ha l'obiettivo di reinventare il futuro della mobilità allo scopo di sviluppare veicoli sempre più avanzati. A partire dal 2025, infatti, tutti i nuovi modelli Jaguar e Land Rover saranno elettrici e basati su una piattaforma software-defined che offrirà un’ampia gamma di sistemi automatizzati per la sicurezza attiva, la guida, il parcheggio e l‘assistenza alla guida. Le vetture offriranno funzionalità di Intelligenza Artificiale, tra cui il monitoraggio del conducente e degli occupanti, oltre a funzioni avanzate di visualizzazione dell’ambiente attorno al veicolo.
A questi nuovi Hub, quindi, il compito di sviluppare i software di gestione, e i sistemi avanzati che traghetteranno le auto Jaguar e Land Rover nel futuro del mercato automotive. Nonostante una sede fisica a Bologna, i 50 ingegneri che lavoreranno nel nuovo hub saranno distribuiti su tutto il territorio nazionale, con grande ricorso all'utilizzo di strumenti evoluti, basati su una piattaforma fornita da Nvidia, che consentono l'immediata condivisione delle informazioni: sarà addirittura possibile lavorare sui dati ricavati da test di validazione fisicamente effettuati in remoto. La grande forza di questa iniziativa a livello globale, è infatti quella che vedrà i vari team di specialisti collaborare tra loro in un modello di lavoro fortemente basato sul remote working da diverse sedi in tutto il mondo.
Al momento il progetto è nella fase di recruiting: tramite Linkedin e il proprio sito internazionale, il Gruppo è alla ricerca di esperti in sviluppo funzionale, ingegneria dei sistemi, software vision e AI/Machine Learning, oltre che in ingegneria hardware e di Verifica&Validazione. Altre figure professionali emergeranno da uno stretto contatto con il mondo universitario, ad esempio con il Politecnico di Torino. Progetti come questo limitano la cosiddetta “fuga di cervelli” ed evitano che brillanti menti italiane siano costrette a guardare all'estero per veder valorizzate le proprie professionalità.
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