di Davide Madeddu
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L’obiettivo è la raffineria a emissioni zero. Punto di partenza un progetto che prevede la cattura e stoccaggio della CO2 in sottosuolo e un accordo tra due grossi gruppi: Saras e Air Liquide. Alla raffineria Saras di Sarroch, a una ventina di chilometri da Cagliari, si guarda alla decarbonizzazione e a nuove soluzioni per procedere con l’abbattimento delle emissioni.
Proprio in quest’ottica l’azienda petrolifera (fondato da Angelo Moratti nel 1962 e considerata uno dei principali operatori europei nel settore dell’energia e raffinazione del petrolio) ha siglato con la Air Liquid (presente in 78 paesi con circa 64.500 collaboratori, oltre 3,8 milioni di clienti e di pazienti e operativa nell’ambito dei gas, delle tecnologie e dei servizi per l’Industria e la Sanità,) un Memorandum of Understanding (MoU) finalizzato a «esplorare le opportunità per ridurre l’impronta di carbonio della raffineria di Sarroch». Partendo dall’accordo le due aziende valuteranno la fattibilità economica e tecnica per la cattura e lo stoccaggio delle emissioni di CO2 legate ai processi della raffineria di Sarroch. «Sostenere la decarbonizzazione dell’industria è uno dei pilastri strategici del Gruppo Air Liquide, che è impegnato ad affrontare l’urgenza del cambiamento climatico e la sfida della transizione energetica mirando a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050».
Il Memorandum prevede, in una prima fase, «uno studio volto a considerare diverse soluzioni di cattura del carbonio, tra cui la soluzione ideata e brevettata da Air Liquide CryocapTM, e la loro applicabilità». In una seconda fase, i due partner prevedono «di effettuare uno studio di fattibilità più approfondito che includerà anche soluzioni di trasporto e stoccaggio della CO2». Soluzioni che, a sentire gli addetti ai lavori, consentirebbero una «riduzione dell’impronta di carbonio della raffineria e delle forniture di energia elettrica alla comunità circostante». A vantaggio del programma poi la presenza, nel sito industriale sardo di un impianto Igcc (Integrated Gasification Combined Cycle), una centrale integrata a ciclo combinato che utilizza prodotti pesanti della raffineria per produrre energia elettrica destinata a rifornire, in Sardegna, industrie e abitazioni.
Per Dario Scaffardi, Ceo di Saras (l'azienda conta 1.690 dipendenti e presenta ricavi pari a circa 5,3 miliardi di Euro al 31 dicembre 2020), si tratta di un «passo importante nell’impegno di Saras per affrontare la sfida della transizione energetica garantendo la sostenibilità del nostro sito produttivo nel medio-lungo periodo».
«La cattura e lo stoccaggio della CO2 è una tecnologia d'avanguardia con potenzialità rilevanti ed è riconosciuta come una tecnologia fondamentale per conseguire l’obiettivo di neutralità climatica – aggiunge il Ceo –. Air Liquide è da decenni uno dei principali fornitori di Saras. Siamo lieti ed orgogliosi di sviluppare questo studio con un partner d'eccellenza, con ampia e riconosciuta esperienza, e che ha già sviluppato importanti progetti analoghi, nella certezza che questa collaborazione contribuirà a definire soluzioni per affrontare efficacemente le sfide per lo sviluppo sostenibile del nostro Gruppo».
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